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18 giugno 2009

TFR: un nuovo semestre di silenzio assenso

I soldi del Tfr versati dai lavoratori che hanno aderito ai fondi pensione sono carta straccia, Sacconi e Cigl Cisl Uil continuano ad inventare nuovi modi per mettere le mani in tasca ai lavoratori italiani”.
“La proposta di dar vita ad un nuovo semestre di silenzio assenso è paradossale – prosegue Leonardi - Non basta a rendere la pillola più digeribile l’ipotesi di rendere reversibile, a loro piacimento, la scelta di adesione ai fondi, fatto che in un paese democratico dovrebbe essere automatico. Nemmeno i crolli di borsa, che hanno aperto la più grave crisi economica degli ultimi cento anni e che hanno travolto anche i rendimenti dei fondi pensione, sono stati sufficienti a far recedere il governo e i sindacati di stato dal dirottare i risparmi dei lavoratori verso la speculazione finanziaria.
Si proceda immediatamente a rendere reversibile l’adesione ai fondi pensione, si estendano al Tfr tutti i benefici fiscali previsti per i fondi pensione: sono queste le uniche cose sagge che governo e sindacati dovrebbero mettere in campo per salvare il risparmio dei lavoratori. E’ comunque ovvio che, laddove l’intento speculativo di Sacconi diventasse realtà, rimetteremmo in moto quella macchina di libera informazione tra i lavoratori che ha fatto fallire clamorosamente l’adesione ai fondi pensione nel semestre di silenzio assenso”, conclude il Coordinatore CUB.

14 marzo 2009

Pagamento del TFS o TFR a seguito decesso titolare – Obbligo presentazione della successione

Il trattamento di fine rapporto o di fine servizio è costituito da accantonamenti annuali di quote della retribuzione percepita dal lavoratore dipendente in costanza del rapporto lavorativo.
Al termine del rapporto di lavoro, qualunque sia la causa di cessazione dello stesso, l’ente previdenziale presso il quale il lavoratore risulta iscritto provvede alla erogazione delle relative somme.
Ai sensi dell’articolo 5, comma 1, D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1032 e dell’articolo 2122 del codice civile -in deroga ai principi generali della successione mortis causa- nel caso di morte del dipendente in attività di servizio, il trattamento di fine rapporto o di fine servizio compete ai soggetti espressamente indicati nelle suddette norme, rispetto ai quali tali indennità, pur avendo natura di retribuzione differita, assolvono ad una funzione previdenziale.
Tali soggetti acquistano le indennità iure proprio, in forza di un diritto loro attribuito dalla legge.

21 dicembre 2008

erogazione diretta del TFR a carico del Fondo di Tesoreria

Con la circolare n. 70 del 3 aprile 2007 sono state illustrate le novità legislative introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 in materia di istituzione del “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei TFR di cui all’art. 2120 c.c.”.
La circolare al punto 7.3 – Incapienza dei contributi dovuti agli Enti previdenziali – indica che “qualora l’importo totale delle prestazioni di competenza del Fondo che l’azienda è tenuta ad erogare nel mese – siano esse a titolo di prestazione finale, ovvero di anticipazione – ecceda
l’ammontare di contributi complessivamente dovuti al Fondo e agli Enti previdenziali con la denuncia del mese di erogazione, il Fondo stesso è tenuto a pagare l’intera quota a suo carico delle prestazioni richieste.
In quest’ultimo caso, il datore di lavoro è tenuto a comunicare immediatamente al Fondo l’incapienza prodottasi e il Fondo medesimo provvederà, entro trenta giorni, ad erogare direttamente al lavoratore l’importo della prestazione per la quota di propria spettanza”.

26 ottobre 2008

TFR addio

Chi ha tenuto il suo TFR in azienda ha avuto un rendimento del 3,5%. Chi, seguendo il consiglio dei sindacati, dei partiti e dei promotori finanziari, lo ha investito nei fondi pensione ha perso circa il 20%. Ed è solo l'inizio. Con la Borsa in picchiata, per i futuri pensionati la liquidazione servirà per il cappuccino e il becchime per i piccioni. Sindacati, Confindustria, Partiti e Banche si sono inghiottiti un altro tesoretto. Non rimane più quasi nulla da spolpare al cittadino. Possono solo taglare i servizi, la Scuola, la Polizia, la Sanità fino all'epilogo delle pentole argentine.

"...Per altro la faccia tosta dei sindacati non ha limiti. Non contenti delle figuracce collezionate col fondo per la scuola (Espero), pochi giorni fa Cgil, Cisl, Uil ecc. si sono incontrati per farne partire due per coprire tutto il settore pubblico (Sirio e Perseo). Sembra una barzelletta." Beppe Scienza

17 settembre 2008

Hanno mai spiegato FIM-FIOM e UILM il perchè del loro interesse per i fondi pensione privati ai lavoratori e cosa potrebbe accadergli?

E il fondo pensione delle tute blu inciampa nel crac
Le «locuste» di Wall Street insidiano anche le pensioni complementari dei metalmeccanici italiani.
il Fondo Cometa, la più antica e grande istituzione di previdenza complementare, alla quale sono iscritti 500 mila lavoratori metalmeccanici, è inciampato nel crac di Lehman Brotbeys.
La notizia si è diffusa ieri creando una certa preoccupazione tra i lavoratori che alimentano il fondo con il proprio Tfr ma le dimensioni della "perdita", anche se di una cena consistenza, sono tali da non destare allarme. il Fondo Cometa infatti ha in portafo glio titoli Lehman Brother per un valore pari allo 0,1 per cento del patrimonio, circa 3,5 milioni di euro su un rotale di circa 4 miliardi investiti.
«Il sistema deliaprevidenza complementare ha retto», ha dichiarato il presidente del Fondo Cometa Fabio Ortolani che ieri ha scritto al ministro del Welfare Maurizio Sacconi segnalandogli comunque la «preoccupazione» del mondo dei Fondi pensione per la crisi in atto.
Ortolani chiede anche al ministro Sacconi che «la politica intervenga tempestivamente per contenere i possibili danni derivati dalle crisi finanziarie che hanno aggredito ilavoratori>.
Sul piano più generale Ortolani, che è stato com missario della Covip, l'autorità divigilanza sui fondi previdenziali dei lavoratori, invoca nuove regole e un monitoraggi più attento.
«Ci vogliono spiega - più efficaci presidi di controllo del sistema per poter monitorare attentamente situazioni di rischio quali quelle che attualmente attraversa il mercato».
Non tutto è perduto tuttavia per l'investhnento con Lehman Erothers (uno sui 1.500 in portafoglio di Cometa): è possibile che dalle procedure del Chapter 11, la procedura fallimentare Usa, emerga la possibilità di riallocare il titolo al prezzo di venerdì scorso senza perdite sensibili rispetto ai 3,5 milioni del prezzo dicarico.

da Repubblica, pag.4 del 17/09/08

21 luglio 2008

TFR: Intervento del Fondo di garanzia in caso di insolvenza del datore di lavoro

Con direttiva 987/80 del 20.10.1980 il Consiglio della CEE ha voluto garantire ai lavoratori subordinati una tutela minima in caso di insolvenza del datore di lavoro. A tale scopo la direttiva ha delineato un meccanismo di tutela basato sulla creazione di specifici organismi di garanzia, che si sostituiscono al datore di lavoro per il pagamento di taluni crediti dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza di quest’ultimo.

11 maggio 2008

Riduzione del prelievo fiscale sul trattamento di fine rapporto,

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 20 marzo 2008
Riduzione del prelievo fiscale sul trattamento di fine rapporto, sulle indennita' equipollenti e sulle altre indennita' e somme connesse alla cessazione del rapporto di lavoro, di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), del Tuir.

20 aprile 2008

28 agosto 2007

Tfr: una travata a chi puntava allo smantellamento della previdenza pubblica attraverso l’adesione ai fondi pensione.

Ai fondi negoziali hanno aderito circa 400.000 lavoratori su un totale di 12,2 milioni di dipendenti del settore privato. Una vittoria della Cub e di tutti quelli che si sono opposti allo scippo del tfr.

Ora siamo più forti nel continuare la lotta per il rilancio della previdenza pubblica a partire dal calcolo, per i giovani e per chi ha iniziato a lavorare negli ultimi 10 anni, della pensione al 2% annuo sulle ultime retribuzioni, come avviene già oggi per tutti gli altri lavoratori.

Cominciano ad essere noti i dati sulle adesioni alla previdenza complementare dopo la conclusione della prima fase della campagna, partita in gennaio e conclusa al 30 giugno.
Ai fondi negoziali hanno aderito circa 400.000 lavoratori su un totale di 12,2 milioni di dipendenti del settore privato.

Tenendo conto anche dei vecchi iscritti ai fondi , si arriva ad un totale di 1,5 milioni, corrispondente ad un 12,5% di adesioni; l’obbiettivo del 40% ipotizzato dal Governo è lontanissimo.

Non è ancora noto il numero dei lavoratori truffati con il silenzio assenso, così come le adesioni ai fondi aperti ed alle polizze vita previdenziali, ma il dato politico è gia chiaro cosi come è chiaro chi a perso e chi ha vinto in questa campagna.

I numeri sono inoppugnabili e difficilmente riconfezionabili con trucchi interpretativi; essi segnano la sconfitta del disegno liberista di ridimensionare la previdenza pubblica e sostituirla con quella privata, scippando il tfr ai lavoratori.

Allorché saranno note l’età degli aderenti, il progetto di previdenza complementare risulterà ancor più affossato in quanto alla Cub risulta che le adesioni sono venute non dai giovani ma prevalentemente dai lavoratori più anziani,.

L’esito della campagna contro il trasferimento del Tfr ai fondi pensione, è una vittoria per la Cub e di tutti quelli che si sono opposti allo scippo del tfr.

La Cub, conclusa questa prima fase, si pone l’obbiettivo di far annullare lo scippo del tfr attuato nei confronti di chi è stato in silenzio, di consentire a chi ha aderito ai fondi di poterne uscire e magari riportare il tfr in azienda, di informare i nuovi assunti che hanno la trappola dello scippo del tfr con il silenzio se non esprimono per iscritto la loro decisione di mantenere il tfr in azienda entro 6 mesi dall’assunzione.
La Cub è convinta che oggi siamo più forti, come ha anche dimostrato la partecipazione allo sciopero del 13 luglio, nel continuare la lotta per il rilancio della previdenza pubblica a partire dal calcolo, per i giovani e per chi ha iniziato a lavorare negli ultimi 10 anni, della pensione al 2% annuo sulle ultime retribuzioni, come avviene già oggi per tutti gli altri lavoratori.

14 giugno 2007

07 giugno 2007










15 dicembre 2006