I soldi del Tfr versati dai lavoratori che hanno aderito ai fondi pensione sono carta straccia, Sacconi e Cigl Cisl Uil continuano ad inventare nuovi modi per mettere le mani in tasca ai lavoratori italiani”.
“La proposta di dar vita ad un nuovo semestre di silenzio assenso è paradossale – prosegue Leonardi - Non basta a rendere la pillola più digeribile l’ipotesi di rendere reversibile, a loro piacimento, la scelta di adesione ai fondi, fatto che in un paese democratico dovrebbe essere automatico. Nemmeno i crolli di borsa, che hanno aperto la più grave crisi economica degli ultimi cento anni e che hanno travolto anche i rendimenti dei fondi pensione, sono stati sufficienti a far recedere il governo e i sindacati di stato dal dirottare i risparmi dei lavoratori verso la speculazione finanziaria.
Si proceda immediatamente a rendere reversibile l’adesione ai fondi pensione, si estendano al Tfr tutti i benefici fiscali previsti per i fondi pensione: sono queste le uniche cose sagge che governo e sindacati dovrebbero mettere in campo per salvare il risparmio dei lavoratori. E’ comunque ovvio che, laddove l’intento speculativo di Sacconi diventasse realtà, rimetteremmo in moto quella macchina di libera informazione tra i lavoratori che ha fatto fallire clamorosamente l’adesione ai fondi pensione nel semestre di silenzio assenso”, conclude il Coordinatore CUB.