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28 ottobre 2009

Diritti e libertà sindacali: Venerdì 30 ottobre ore 21,00 sede del Comitato Inquilini a Sesto San Giovanni

Invito alla serata di confronto su:

Diritti e libertà sindacali?

interverranno: avv. Lorenzo Franceschinis e rappresentanti dei sindacati di base del privato e del pubblico

Venerdì 30 ottobre dalle ore 21,00
presso la sede del Comitato Inquilini
a Sesto San Giovanni in via Carlo Marx 495
in fianco alla farmacia comunale
(BUS linea 53 che parte da MM1 Sesto Marelli
o da MM2 Lambrate fermata davanti alla farmacia)

- La firma dei contratti separati (vedi metalmeccanici) da parte di sindacati che non verificano il mandato a trattare e rappresentano una minoranza dei lavoratori;
- un delegato su tre espropriato ai lavoratori da parte dei “firmatari di contratto”;
- la difficoltà di convocare le assemblee retribuite e impossibilità di essere presenti durante la campagna elettorale;
- leggi che si possono applicare a tutti (cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, licenziamenti, esternalizzazioni, ecc.) ma che prevedono diritti di informazione e di confronto diversi tra loro e limitati ai soli sindacati firmatari, ai sindacati delle RSU, ai sindacati maggiormente rappresentativi, a quelli comparativamente rappresentativi;
- limiti al diritto di sciopero;
- possibilità di derogare in peggio il contratto nazionale.
- decreto Brunetta che accorpando i dodici settori-contratti in 4 grandi comparti nel pubblico impiego rende più difficile il superamento della soglia del 5% (mix tra iscritti e voti) e quindi punta alla cancellazione dei diritti acquisiti ai sindacati di base.
- nuovi e pesanti limiti ai contratti aziendali che prevedono solo premi variabili e una super commissione di controllo che interviene per bloccare le richieste di miglioramento.

A 40 anni dall'autunno caldo, dal superamento delle commissioni interne con la nascita dei Consigli di Fabbrica e dei delegati eletti su scheda bianca e revocabili dobbiamo fare i conti con arretramenti pesanti e dobbiamo ragionare sulla ripresa di iniziativa per una legge democratica e proporzionale che metta al centro libertà sindacali e diritti.

Il patto di base propone: pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori, rappresentanza elettiva democratica sui posti di lavoro e a livello regionale e nazionale.

Il referendum a contratto firmato, a frittata già fatta che chiede la Fiom è sufficiente?
Ci troviamo per discutere a che punto siamo e quali iniziative unitarie siano necessarie e possibili perché ci siano libertà sindacali e diritti per tutti/e .

Lì, 21 ottobre 2009
promossa da CUBMilanoest: infosindacale@gmail.com

20 ottobre 2008

giovedì 30 ottobre 2008 ore 20,30 presso la sede CUB Lombardia in via Mossotti 1 (Mi)

17 ottobre 2008: dallo sciopero generale del sindacato di base unito… quali prospettive? A quando una seconda assemblea nazionale dei/lle delegati/e e attivisti/e?? Quali altre iniziative di lotta??
Da un volantino “ In questi giorni i rappresentanti di CUB, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale hanno condiviso e sottoscritto un Patto di Consultazione Permanente nazionale, allo scopo di coordinare l'azione e le iniziative sindacali delle tre organizzazioni di base, questo va nella direzione auspicata e rappresenta un importante passo che rafforza gli operai aderenti al sindacato di base. Gli operai hanno necessariamente bisogno di un grande sindacato di base che sappia realmente rivendicare gli interessi degli operai. Perché queste parole non restino…. parole vuote o solo auspici.

Ci vediamo per discuterne giovedì 30 ottobre 2008 dalle ore 20,30 presso la sede CUB Lombardia in via Mossotti 1 (Mi)

Con la assemblea del 18 maggio e lo sciopero del 17 ottobre si è riavviato un percorso unitario: sui contenuti tra i sindacati di base non ci sono differenze significative sul piano generale.
Come si può andare avanti verso la unificazione??
Il Patto di Consultazione Permanente è sufficiente??
Il confronto tra i sindacati di base deve continuare solo tra i vertici o si deve allargare a tutti i livelli anche costruendo iniziative di confronto e di lotta locali…??
Ad esempio le lotte per la difesa della scuola, della sanità potranno essere un terreno utile di iniziative unitarie sui territori??
Cos’altro è possibile pensare di fare insieme per dare un punto di riferimento a lavoratori e lavoratrici e costruire una alternativa a Cgil, Cisl e Uil?
Come evitare che il primo passo, il Patto di Consultazione Permanente venga affossato dai guastatori che prendono a pretesto azioni e idee differenti in situazioni aziendali o locali?
L’unico modo che conosciamo (e forse non basta) è quello che se ne discuta nelle organizzazioni e pubblicamente perché non è in gioco solo la linea di questa o quella organizzazione e men che meno di questo o di quel leader ma le condizioni dei lavoratori.
I firmatari di questo proposta di discussione pubblica pensano che dopo oltre 20 anni dai primi Cobas e quasi 18 anni dalla nascita della CUB siamo ancora lontani dalla unità ma non sarà possibile senza un’azione cosciente e costante che va cercata ogni volta con tutti, a partire dai sindacati di base.
Pensiamo di debbano costruire le condizioni di unificazione nella CUB e preparare il congresso del privato delle cosiddette “U” e in primavera 2009 è prevista una scadenza della CUB (quindi compreso RdB-CUB e le altre categorie) affinché si costruiscano condizioni per fare passi significativi in tale direzione.
Si dice che: “Il modo è belle perché è vario” ma è evidente che lavoratrici e lavoratori si sono trovati propaganda e iniziative diverse (Roma manifestazione unitaria e Milano dove una parte della CUB ha indetto manifestazioni sia a Milano che a Roma).
Nessuno può scrivere a tavolino il percorso della unità sindacale… e quindi senza “regolamenti di conti” ma con la chiarezza che serve … per il futuro sarà bene costruire tutte le iniziative anche con una discussione allargata.
Dalla assemblea di maggio ad oggi c’era tutto il tempo per scegliere democraticamente e per fare iniziative a Milano e in altre città… d’altronde la lotta non finisce oggi e dovremo, anche tenendo conto che la crisi rischia di peggiorare le condizioni dei poveri e dei lavoratori al più presto trovare il modo di confrontarci e promuovere altre iniziative.

Chi non potrà partecipare fisicamente alla riunione del 30 ottobre a Milano, se vuole, potrà collegarsi via Skype (serve un pc e una linea telefonica) o potrà avere info, contribuire con le sue opinioni e/o avere la registrazione audio chiedendola al cell. 338 9862276 o via mail: cub.milanoest@tiscali.it

06 ottobre 2008

Assemblea pubblica Auditorium del Centro Polifunzionale di Gorgonzola

Mercoledì 8 ottobre 2008 dalle 20,30

La sanità in Martesana
l’Oncologia di Gorgonzola, i poliambulatori di Vimodrone, Cassina De’ Pecchi e Segrate sono a rischio chiusura mentre i privati sono pronti a intascare il bottino.
La realtà della sanità e dei servizi alla persona in Martesana, in Lombardia e
anche in Europa.

si confronteranno:

  • Rappresentanti sindacali dell’Ospedale, San Raffaele ASP, Golgi-Redaelli Ospedali di Cassano, Melzo e Cernusco S/N, Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio
  • Carla Zappaterreni - Comitato art. 32 Gorgonzola
  • Fulvio Aurora - Medicina Democratica.

Verrà proiettato in anteprima il video-documentario:
“Viaggio nella sanità della Martesana” a cura di Silvia Tagliabue

Lo sapevi che...
...i continui aumenti dei costi in sanità vengono intascati dai
privati che si scelgono le prestazioni più redditizie?
...le liste di attesa nella sanità pubblica sono dovute ai tetti di
prestazioni massime previsti per legge?
...il blocco delle assunzioni e il ritardo dei contratti, rinnovati
al continuo ribasso, sono la causa di serie disfunzioni a cui
si fa fronte malamente con personale precario, mal-pagato e
senza diritti?
...gli investimenti per l’edilizia sanitaria succhiano milioni di
euro senza migliorare la qualità dell’assistenza?

organizzano delegati e delegate sindacali della sanità - zona Martesana dei sindacati di base SdL Intercategoriale, Cub, Confederazione Cobas

20 gennaio 2008

Rete Europea per i servizi pubblici: confronto sulla privatizzazione delle Poste

confronto sulla privatizzazione delle Poste in corso e sulle resistenze dei lavoratori e dei cittadini e sull’utilità del servizio pubblico.
Il mercato dei beni e dei servizi pubblici e l’aumento delle spese per la guerra:
un altro mondo è possibile??

Assemblea pubblica
22 gennaio 2008
dalle 20,30
presso la sede di Punto Rosso
via G. Pepe 14 (MM2 Garibaldi)
MILANO

Abbiamo deciso di proporre un momento di confronto e di conoscenza in preparazione delle prossime scadenze nazionali ed europee in occasione della settimana mondiale di mobilitazione indetta dal Social Forum Mondiale che avrà il suo culmine il giorno 26 con le mobilitazioni contro la Guerra.

Dal Social Forum Europeo di Firenze in poi si sono andate costituendo varie reti e tra le realtà delle Poste il lavoro è in corso ed è utile confrontarsi .

I potenti della terra con le riunioni del G8, Davos in questi giorni a venire e banchieri e commissioni Europee senza legittimità democratica decidono dei destini delle popolazioni e dei lavoratori e impongono privatizzazioni, precarietà e guerre.

Sei Invitato/a a partecipare per conoscere e contribuire a rilanciare un processo di resistenza e di lotta per altro mondo possibile.

Info e adesioni:
Ufficio Sindacale Cobas pt-CUB

09 gennaio 2008

La CUB regione lombardia organizza una assemblea pubblica e confronto

Centinaia di denuncie penali e decine di processi sono in corso contro attivisti di varie realtà.
Un tentativo di contenere le lotte sociali??
Un uso e/o un abuso di gravi imputazioni come sovversione, devastazione e saccheggio, violenza privata e concorso morale… o depenalizzazione dei reati sociali???

La CUB regione lombardia
organizza per il giorno
Martedì 15 Gennaio 2008 una
Assemblea pubblica e confronto
Inizio alle ore 20,30 circa
Presso la sede regionale
In via Mossoti 1 Milano

Interverranno: gli avvocati Laura Tartarini di Genova e Mirco Mazzali di Milano
e testimoni e coinvolti nei processi e inchieste in corso.


Il 7 gennaio si è concluso il processo penale a 32 imputati per fatti avvenuti il 1° maggio durante la MAYDAY 2004 e sono state comminate 10 condanne (da 6 mesi a 1 anno e 2 mesi) e 22 sono stati assolti.
Oltre 10 anni di galera per fatti che non hanno niente a che fare con le imputazione né con la guerriglia di cui parla De Corato sono comunque pene pesanti e gravi.
Dal G8 di genova 2001 c’è stato un salto di qualità nell’utilizzo di imputazioni d’altri tempi contro chi protesta e lotta??
Le condanne ai 25 imputati di Genova, le gravi imputazioni a Cosenza come la condanna per rapina a Napoli durante una protesta contro il carovita e molti altri procedimenti in corso.
A Spoleto in carcere per scritte sui muri.
La recente condanna a Torino contro un gruppo di attivisti antifascisti. (il 19 gennaio pomeriggio a Torino si terrà una manifestazione di protesta) che segue quella molto pesante inflitta a Milano .
Il target dei processi: 20-30 attivisti di 3-4 o più gruppi politici e anarchici, sindacati di base e non solo, centri sociali, di 4-5 diverse città ai quali vengono rivolte accuse sproporzionate e abnormi e riesumate dai codici precedenti alla costituzione per fatti di rilevanza sociale come la lotta contro la precarietà, l’antifascismo mentre si lascia spazio allo squadrismo fascista in barba alla Costituzione, ecc.
In questo quadro la Fiat a Melfi non si smentisce e sfrutta l’occasione per licenziare delegati e attivisti CUB e Fiom-Cgil e altri attivisti sindacali e politici sono colpiti dalla inchiesta in altre città. Contro il diritto alla casa fioccano denuncie e sgomberi sempre più duri.
A Firenze ci sarà uno dei tanti processi a chi ha protestato contro la guerra.
Denuncie hanno colpito il movimento No Tav e No dal Molin, ecc.
La durata dei processi, l’eventuale accumulo di più imputazioni costituiscono per centinaia di attivisti colpiti e per le organizzazioni di cui fanno parte un monito anche se non fermeranno le lotte per il cambiamento.
Lo stato e la magistratura dovrebbero occuparsi dei veri delinquenti, di chi compie omicidi e stragi quotidiani sul lavoro… mentre su questo ci sono state depenalizzazioni e i tempi lunghi consentono generalmente la prescrizioni.. quando non arrivano scandalose sentenze di assoluzione per gravi reati ambientali e decine di morti operaie (esempio Petrolchimico di Manfredonia e a Rosignano Solvay per amianto).

La CUB Milano est propone e invita tutte/i a un momento di riflessione e di confronto per capire, solidarizzare e costruire una capacità di evitare l’isolamento in cui si svolgono inchieste e processi e capacità di rispondere collettivamente con la lotta per l’affermazione dei diritti.

Info e adesioni: cub.milanoest@tiscali.it
Milano, 09-01-08