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27 dicembre 2009

Proroga per la cassa integrazione a Malpensa

L’origine della crisi è da ricercare nel dehubbing di Alitalia: quando infatti la compagnia di bandiera ad inizio 2008 decise il radicale ridimensionamento dei voli, si è manifestata la necessità di sostenere la crisi occupazionale che avrebbe colpito il sistema economico legato allo scalo della brughiera. L’aeroporto è in parte riuscito a recuperare una buona quota del traffico passeggeri e merci ricevendo l’interesse di numerose compagnie.
Il limite temporale fissato per l’utilizzo delle risorse, utilizzate nel 2008 e 2009 solo in parte, era il 31 dicembre 2009. L’assessore della Provincia di Varese Alessandro Fagioli, il collega di Milano Del Nero e l’assessore regionale Rossoni hanno ottenuto dal Ministero del Lavoro l’autorizzazione a continuare ad utilizzare le risorse disponibili per gli ammortizzatori sociali anche nel 2010.

08 luglio 2009

Malpensa: contro gli orari “anormali” consegnate 160 firme

Dopo il presidio al terminal 2, che ha visto la presenza di decine di lavoratori e lavoratrici dell’area 1 di Sea handling di Malpensa, ieri sono state trasmesse alla direzione aziendale ben 160 firme che chiedono: ritorno alle precedenti presenze della turnazione notturna consistente aumento incentivo economico regolarizzazione del volontariato e delle strisce settimanali ritiro dei provvedimenti disciplinari. Considerato che ben oltre la metà dell’organico del check-in di Malpensa ha firmato, la stragrande maggioranza delle lavoratrici e lavoratori, non sono più disponibili a sopportare i turni con inizio 4, 4-30 e 5.

I ripetuti comunicati sindacali che in questi giorni si sono succeduti, stanno a dimostrare la fondatezza delle rivendicazioni dei lavoratori.

28 giugno 2009

Estensione del trattamento di cassa integrazione straordinaria e di mobilità alle imprese del sistema aeroportuale

Estensione del trattamento di cassa integrazione straordinaria e di mobilità alle imprese del sistema aeroportuale e imposizione della corrispondente contribuzione (art. 2, co. 37, legge n. 203 del 22 dicembre 2008 - finanziaria per 2009). Modifica del trattamento di cigs e mobilità per il personale dipendente da vettori aerei e da società derivate (art. 1 bis, d.l. 249/2004, conv, con modd. da l. 291/2004 e modificato dall’art. 2, co. 1, del d.l. n. 134 del 28 agosto 2008, conv. in l. 166 del 27 ottobre 2008).

SOMMARIO:
Si forniscono chiarimenti e istruzioni operative riguardanti l’estensione del trattamento di cassa integrazione straordinaria e di mobilità alle imprese del sistema aeroportuale e l’imposizione della corrispondente contribuzione

11 giugno 2009

Malpensa: Cub e SdL in sciopero, "I turni vanno rivisti, così non si può lavorare"

Presidio al terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa dei lavoratori di Sdl e Cub. La protesta dei dipendenti di Sea dell’area 1 (addetti al check-in) è scaturita contro la decisione della società di gestione aeroportuale di modificare i turni: «I lavoratori hanno deciso in assemblea di protestare – spiega Luca Pistoia, segretario regionale di SdL -. La società ha cambiato i turni senza concordarli: cominciare il turno alle 4, 4.30 o alle 5 vuol dire costringere lavoratori e lavoratrici ad alzarsi alle 2 ed obbligarli a lavorare fino alle 8 o alle 10. Tutto per non far lavorare di notte perché costa di più all’azienda. I problemi sono molti, in tutti i reparti: se dobbiamo ammettere che il presidente Bonomi tiene al futuro dell’aeroporto e fa di tutto per rilanciarlo, per il resto ci sono problemi e disorganizzazione nel resto della società. Il personale è carente, i carichi di lavoro sono esagerati. Noi abbiamo chiesto a tutti di aderire allo sciopero e al presidio per manifestare un disagio crescente».

20 maggio 2009

AVIAPARTNER MALPENSA: CONDANNATA PER ATTIVITA’ ANTISINDACALE

QUESTA MATTINA IL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO, DOTT.SSA LA RUSSA, HA DEPOSITATO IL DECRETO, NELLA CAUSA PROMOSSA DALLA CUB TRASPORTI (art.28 statuto dei lavoratori) CONTRO AVIAPARTNER, PERCHÉ QUESTA NON HA COLLABORATO CON LA COMMISSIONE ELETTORALE PER CONSENTIRE ALL’ELEZIONE DELLE RSU.
IL GIUDICE HA ORDINATO AD AVIAPARTNER LA CONSEGNA DEI TABULATI DEI DIPENDENTI E DI COLLABORARE CON LA COMMISSIONE ELETTORALE.

ORA FINALMENTE ANCHE I LAVORATORI AVIAPARTNER DI MALPENSA, POTRANNO ELEGGERSI I PROPRI RAPPRESENTANTI.

SEMPRE CON AVIAPARTNER, IERI PRESSO L’UFFICIO PROVINCIALE DI VARESE TRE LAVORATORI PRECARI, HANNO CONCILIATO OTTENENDO, DUE L’ASSUNZIONE DEFINITIVA ED UNO UN RISARCIMENTO DANNI PER LA RINUNCIA AL POSTO DI LAVORO.
PROSEGUE QUINDI, LA LOTTA AL LAVORO PRECARIO IN AVIAPARTNER CON DECINE DI LAVORATORI CHE SI SONO RIVOLTI ALLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE, PER OTTENERE, COME AVVENUTO PER ALTRE REALTÀ DI MALPENSA, LA REGOLARIZZARE DI TUTTI I PRECARI.

INOLTRE QUESTA MATTINA ABBIAMO APERTO LA PROCEDURA PER LE ELEZIONI DELLE RSU IN “AIR PULLMAN NOLEGGI”, ALTRA SOCIETÀ OPERANTE A MALPENSA, IN CUI I LAVORATORI NON HANNO MAI POTUTO ELEGGERE I PROPRI RAPPRESENTANTI.


GALLARATE 20/5/2009

16 aprile 2009

I ventitré lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest accolti dal Prefetto di Varese

Affiancati dai rappresentanti sindacali di Sdl, Cobas e Cub, i dipendenti che lavoravano nel settore lavaggio e pulizia in appalto per la Lsg SkyChefs, società leader nel comparto catering, si sono ritrovati davanti a Villa Recalcati e sono stati accolti dal Prefetto di Varese Simonetta Vaccari, alla quale hanno esposto i passaggi della loro via crucis. La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” al consorzio ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà (anche se il responsabile legale è diverso), che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e tfr (trattamento di fine rapporto di lavoro).

Il Tar della Lombardia ha sancito con una sentenza del 20 marzo scorso l’illegittimità di quei licenziamenti poiché non sono state attivate le necessarie procedure sindacali in caso di licenziamento collettivo, condannando così la cooperativa Archimede a reintegrare tutti i lavoratori ricorrenti e a risarcire loro il danno nella misura prevista dall’art. 18. A perdere il posto e a protestare sono rimasti in 23 dei 50 licenziati dalla cooperativa: gli altri sono stati reintegrati dal nuovo consorzio subentrato, mentre quelli licenziati sono stati sostituiti nei numeri e nei compiti da altri nuovi dipendenti

15 aprile 2009

presidio davanti alla prefettura di Varese

Giovedì 16 aprile
dalle 9.30
PRESIDIO CON CONFERENZA STAMPA
davanti alla
PREFETTURA DI VARESE
PIAZZA LIBETA'
organizzato con le lavoratrici ed i lavoratori
licenziati dall'appalto lavaggio e pulizie
interno alla LSG SKY Chefs di malpensa.

07 aprile 2009

CRISI MALPENSA: SACRIFICI E ALTRA CASSA OLTRE IL 2010 PER I LAVORATORI STIPENDI E PROFITTI D’ORO PER I SOLITI (ig)NOTI

È passato ormai un anno dagli accordi che hanno introdotto la cigs in deroga e la mobilità per i lavoratori di Malpensa. Da quel momento abbiamo assistito all’attacco alle condizioni di vita e lavorative.

SEA:
Accordo dopo accordo i lavoratori Sea hanno visto, in questi mesi, aumentare la cassa e i carichi di lavoro.

L’accordo del 13-6-08, che tra le altre cose prevedeva l’eliminazione di tre riposi all’anno, sta dispiegando mese dopo mese i suoi effetti. Il 12 marzo si è giunti ad un‘altro capitolo all’attacco ai diritti acquisiti dei lavoratori, con la presentazione da parte di SEA delle tabelle turni e riposi e come ci si aspettava, non solo tutti i dipendenti SEA spa e SEA h. si troveranno 3 riposi in meno ma due di questi verranno fatti di domenica. Non solo: cambiando le tabelle riposi e quindi il posizionamento delle settimane da 5, (prendiamo come esempio la tabella CIL BHS) si dovrà lavorare due sabati e due lunedì in più rispetto alla vecchia tabella aumentando i riposi del giovedì e venerdì.

I vertici aziendali, con la complicità dei sindacati confederali, stanno introducendo la figura del “team leader”. Singolare è la posizione aziendale che a fronte di personale esentato e di lavoratrici, che non sono in condizioni di eseguire tutte le operazioni del team leader, pensano bene di obbligare tutti alla nuova figura professionale, scaricando sugli altri lavoratori, eventuali ridotte capacità lavorative di alcuni.
Mancati riposi, cassa integrazione discriminante tra lavoratori, sostituzione delle ferie con la cassa, trasferimenti tra Malpensa e Linate, ecc. ecc. sono tutti i sistemi buoni per aggirare le norme che prevedono che la cassa sia fatta a rotazione e che non si debba fare nessuno straordinario. Spesso tutto ciò avviene con il consenso di Cgil-Cisl-Uil e Flai.

Ora Sea, dopo aver ottenuto per due anni tutto quanto è possibile dalla collettività e dai lavoratori, con flessibilità e aumento dei carichi di lavoro, pensa di poter continuare a “mungere” lo Stato con altra cassa e nuova mobilità.

Ed infatti, dopo aver trionfalisticamente sbandierato la conclusione di accordi con la nuova Alitalia e Lufthansa, anziché comunicare la diminuzione della cassa, Bonomi e soci si apprestano a richiedere un altro anno di crisi, motivata ora non più dalla situazione Alitalia, ma dalla crisi internazionale, con l’obiettivo di continuare le sospensioni in cassa dei lavoratori Sea fissi e di mantenere un altro anno di contratto a termine, con i relativi ricatti, al personale “ex precario” da stabilizzare. Inoltre, dopo aver aperto la procedura la mobilità nel marzo scorso dicendo di dover licenziare i dirigenti e quadri che nonostante l’età non volevano lasciare l’azienda, ora Sea si appresta ad un’altra mobilità, questa volta, però, per gli operai, magari con un po’ di soldi di incentivo.

A Bonomi superstipendio garantito. Con un’abile mossa, il Carroccio ha aggirato la legge sui manager pubblici, che fissa uno stipendio massimo di 250 mila euro, e a garantire al suo uomo, Giuseppe Bonomi, presidente ed ex ad di Sea, la partecipata che gestisce Linate e Malpensa, uno stipendio più che doppio. Con la nuova legge i due incarichi diventano incompatibili e allora cosa s’inventa la Lega? Un’assunzione a tempo indeterminato come direttore generale di Sea, garantendo uno stipendio di 550mila euro. Oltre ai compensi per il raggiungimento degli obiettivi. Il giornale 16-1-09

SIAMO QUINDI AL PARADOSSO: SOLDI PER I VERTICI SEA E PER CHI ACCETTA IL LICENZIAMENTO, MENTRE PER CHI RESTA AL LAVORO C’è SOLO LA CRISI.

Da parte nostra quindi non è più pensabile continuare oltre il marzo 2010, con altra cassa e mobilità!

QUEI SINDACATI CHE ANDRANNO ANCORA UNA VOLTA A SIGLARE ACCORDI IN QUESTO SENSO, SANNO CHE NON CI SONO MOTIVI PER AUTORIZZARE ALTRA CASSA PER LA SEA.

Scaricati sull’INPS tre giornate per ogni lavoratore Sea

Con l’accordo firmato il 13-6-08, da tutti i sindacati confederali, si prevedono da quest’anno tre riposi in meno. La Sea da un lato chiede soldi per lasciare a casa i lavoratori pagati dall’INPS, mentre dall’altro aumenta l’orario di lavoro. Con questo meccanismo le tre giornate di lavoro in più per ogni lavoratore, saranno trasformate in giornate di cig e pagate dall’INPS.

AVIAPARTNER:
Dopo avere aperto vertenze sindacali
e legali in materia di condizioni di lavoro e di orari, igienico-sanitarie, sicurezza sul lavoro, contrattazione aziendale e lavoro precario, nelle scorse settimane abbiamo indetto le elezioni delle RSU, per poter avere una rappresentanza dei lavoratori eletta. Ma come al solito, nessun’altra organizzazione sindacale ha presentato i propri candidati, con il risultato che Aviapartner sta ora di fatto ostacolando le elezioni. Come in SEA, per votare ,abbiamo dovuto ricorrere al giudice per condotta antisindacale. Questa è la dimostrazione che a Malpensa la democrazia sindacale, non esiste.

È di queste settimane la vicenda del personale della coop. GS, che effettuava la pulizia aerei per Aviapartner. Prima licenziati dalla GS per cessione di appalto ed assunti come lavoratori interinali presso la stessa Aviapartner, sempre a fare pulizia aerei, ed ora di nuovo licenziati perché l’appalto è stato dato alla NAS, in palese violazione delle norme sui cambi di appalto, che prevede, nei passaggi di appalto, l’assunzione, da parte di chi subentra, di tutto il personale. Anche questa manovra di Aviapartner è stata gestita con la complicità dei sindacati confederali, ed ha portato come risultato la perdita del posto di lavoro da parte di molti operai.

COOPERATIVE FASULLE. LSG Sky Chefs, da diversi anni cede in appalto a varie cooperative il servizio pulizie e lavaggio legato al servizio catering. Le cooperative che si sono alternate (ultima la coop. Archimede) hanno sempre dimostrato tutta la loro arroganza, non riconoscendo la retribuzione prevista dal contratto nazionale e i diritti sindacali. Il 1° dicembre 2008 si è consumata l’ennesima beffa ai danni dei lavoratori; per motivazioni ancora poco chiare, si è deciso di sospendere l’appalto alla coop. Archimede logistica, passandolo alla coop. ServiGest.
Ma, mentre le lettere di licenziamento sono state indirizzate a tutti i lavoratori di Archimede senza peraltro prevedere il pagamento delle mensilità arretrate e del TFR e senza la restituzione della quota associativa trattenuta ogni mese in busta paga, le proposte di assunzione della nuova cooperativa sono state dirette solo ad alcuni. Inoltre i lavoratori licenziati, a causa del mancato pagamento della contribu-zione prevista da parte della cooperativa, non hanno neppure la possibilità di richiedere la disoccupazione.
Altra cooperativa, la Solution Team, addetta ad avvolgere i bagagli per conto della Securbag, presente in numerosi scali a livello mondiale, non solo risulta aver fatto firmare ai lavoratori, al momento dell’assunzione, dichiarazioni di dimissioni in bianco, ma utilizza un CCNL (unci) che non risponde ai requisiti di trattamenti minimi previsti dalla legge e trova pretesti disciplinari per sbarazzarsi dei lavoratori scomodi in dispregio dello Statuto dei lavoratori.

Riz service, coop. che opera presso Alha al carico e scarico merci. Dopo aver tenuto numerosi soci lavoratori senza lavoro e senza stipendio, nell’ottobre scorso ha siglato un accordo, con la sola Uil, con cui veniva concessa la cassa non a rotazione e senza l’anticipo dei soldi da parte della coop. Con questo “bellissimo” accordo, mai portato a conoscenza dei lavoratori, ora decine di operai sono da sei mesi senza stipendio e senza integrazione salariale. Il ritardo del pagamento della cassa integrazione, è dovuto in parte alle carenze dell’INPS ma soprattutto alla procedura sbagliata fatta dalla cooperativa, che con il ritardo dei pagamenti degli stipendi di cassa, ottiene il risultato che numerosi lavoratori in difficoltà economica, alla fine cercano un altro lavoro.

Quasi tutte le cooperative operanti a malpensa, non pagano i contributi di disoccupazione, con il risultato che i lavoratori una volta licenziati non possono avere la disoccupazione speciale prevista per tutti i lavoratori italiani.

Può bastare tutto questo per convincersi di non restare più spettatori passivi delle sorti della propria vita lavorativa?

E di non lasciarlo nelle mani dei sindacati confederali “firmaioli” per avere annualmente il loro bottino di migliaia di ore di permessi sindacali?

ORGANIZZIAMOCI E LOTTIAMO!

Nei prossimi giorni la CUB Trasporti organizzerà assemblee dei lavoratori SEA e delle aziende e coop. operanti sullo scalo di Malpensa per decidere insieme le azioni di lotta da mettere in campo e organizzarsi per arrivare ad uno SCIOPERO che coinvolga TUTTI i lavoratori degli scali milanesi. Oggi più che mai serve una scelta netta dei lavoratori per il sindacalismo di base sia in consensi sia di coscienza e soprattutto di PARTECIPAZIONE per contrastare questo attacco inaudito ai diritti dei lavoratori mentre i soliti (ig)noti vogliono scaricare sui lavoratori la loro crisi.

Aprile 2009 CUB TRASPORTI

21 marzo 2009

Lsg SkyChefs Malpensa: Nuova protesta dei lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest

La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” alla ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà, che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e Tfr. Un problema vecchio e mai risolto a Malpensa, quello del ricorso all’affidamento in appalto a cooperative di servizi che si muovono in maniera più che disinvolta tra le pieghe delle normative che regolano i rapporti di lavoro.

01 marzo 2009

Mercoledì 4 Marzo 2009 assemblea generale di tutti i settori e di tutte le realtà del nostro territorio PRESSO IL CRAL DI MALPENSA 10.30/14.00

Il giorno mercoledì 4 Marzo 2009 dalle 10.00 alle 14.00
ci sarà un assemblea generale di tutti i settori e di tutte le realtà del nostro territorio: Trasporto, Privato, Scuola, ecc.
promossa DAL SINDACALISMO DI BASE
SdL Intercategoriale - CUB - Confederazione COBAS
aperta a tutti i sindacati di base e a tutti i lavoratori
PRESSO IL CRAL DI MALPENSA
dalle 10.30/11.00 alle 14.00.

E' un'occasione importante per mettere a fuoco la situazione sul nostro territorio e confrontarsi con i lavoratori delle altre aziende operanti a malpensa ma non solo.

18 febbraio 2009

Malpensa: Licenziati dalla cooperativa, lavoratori sul piede di guerra

A Malpensa una ventina di lavoratori iscritti a Sdl, Cobas e Cub hanno manifestato e organizzato un presidio davanti alla sede della società di catering Lsg SkyChefs.
Dallo scorso 30 novembre la cooperativa ServiGest (che lavora in appalto per la suddetta Lsg SkyChefs) ha comunicato loro il licenziamento in tronco dopo il passaggio (subentro) dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” appunto alla ServiGest.
In 23 sono stati lasciati a casa, ad altri è stata proposta una nuova assunzione (circa 40 persone): chi è stato licenziato, come spesso accade nel grigio mondo delle cooperative di servizi che operano nello scalo varesino, era assunto come “socio lavoratore”.
Sullo sfondo c’è un problema antico a Malpensa, quello del ricorso all’affidamento in appalto a cooperative di servizi che si muovono in maniera più che disinvolta tra le pieghe delle normative che regolano i rapporti di lavoro.
Nella vicenda in questione ci sono stati addirittura tre passaggi, che però da quello che spiegano i lavoratori e i sindacati, sono stati solo nominali: prima c’era la Cis, poi l’Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà, che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e Tfr.
Tra i lavoratori che hanno protestato con megafoni, bandiere e striscioni anche una giovane in maternità, padri di famiglia e altri senza speranze: «Siamo qui da sei anni – spiegano Evan e Mohamad -, ora ci ritroviamo senza soldi, senza lavoro e senza la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno.
Il lavoro c’era e c’è, anche se sappiamo bene che è diminuito: lavoravamo dieci e anche dodici ore al giorno.

17 febbraio 2009

MERCOLEDI 18 FEBBRAIO 2009
DALLE ORE 09.30
IL SINDACALISMO DI BASE UNITO DI VARESE E PROVINCIA
ORGANIZZA UN PRESIDIO CON CONFERENZA STAMPA
DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI
LICENZIATI DALL'APPALTO LAVAGGIO E PULIZIE
INTERNO ALLA LSG SKY CHEFS.

INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE


COME SI TRATTANO LAVORATRICI/ORI NEI SUBENTRI DI APPALTO ALL’INTERNO DELLA COMPAGNIA LSG SKY CHEFS DI MALPENSA ?

COME SI TRATTANO LAVORATRICI/ORI NEI SUBENTRI DI APPALTO ALL’INTERNO DELLA COMPAGNIA LSG SKY CHEFS DI MALPENSA ?
SEI IMMIGRATO, POVERO, RICATTABILE, ACCONDISCENDENTE ALLE PEGGIORI CONDIZIONI DI LAVORO, NON PRETENDI UN SALARIO DIGNITOSO, NON ADERISCI AL SINDACATO? SI?

BENE ALLORA SEI UN OTTIMO ASPIRANTE "SOCIO-LAVORATORE" PER GLI APPALTI SKY CHEFS, VERRAI CONTATTATO DALLA COOPERATIVA DI TURNO CHE PER LAVORARE A CONDIZIONI DI SFRUTTAMENTO TI CHIEDE ANCHE DI PAGARE LA QUOTA AI TUOI PADRONI !

IN CASO CONTRARIO SEI FUORI DAL TUO POSTO DI LAVORO !

è così che si sono ritrovati senza lavoro e senza neppure le loro spettanze da TFR 23 tra lavoratrici e lavoratori immigrati nonostante avessero sempre fatto il loro dovere "senza dare fastidi" e pagati molto meno dei loro colleghi diretti dipendenti della ditta committente.
In breve è la condizione sine qua non per essere accettato come "socio-lavoratore" presso queste cooperative di servizi a basso costo, a cui le compagnie come la LSG Sky Chefs affidano i lavori più pesanti, senza curarsi delle condizioni disumane applicate ai lavoratori e su cui si scaricano i costi.

Lavoratrici e Lavoratori usa e getta

La LSG SKY CHEFS spa che ostenta d’essere tra le prime aziende nella distribuzione di pasti sui voli aerei, si dimostra del tutto disinteressata nei confronti di coloro che creano con il proprio lavoro ciò di cui l’azienda si vanta.
Il servizio pulizie e lavaggio legato al servizio catering è stato ceduto per appalto a varie cooperative ormai da tempo, ma fin dall’inizio le cooperative che si sono alternate (C.I.S., Archimede) hanno sempre dimostrato tutta la loro arroganza ed allergia alle regole sancite, misconoscendo semplici diritti come la retribuzione prevista da ccnl o il semplice riconoscimento dei diritti sindacali.
Il 1° dicembre 2008 si è consumata l’ennesima beffa a danno delle lavoratrici e lavoratori impegnati nel lavaggio e pulizia all’interno della LSG Sky Chefs, per motivazioni ancora poco chiare si è deciso di sospendere l’appalto alla cooperativa Archimede Logistica & packaging passandolo alla cooperativa Servi Gest, di conseguenza sono fioccate le lettere di licenziamento per tutti e le proposte di assunzione solo per una parte e senza il pagamento di quanto gli era dovuto, compreso il TFR, o la restituzione della quota associativa trattenuta ogni mese in busta paga.
Inoltre i 23 licenziati, lavoratrici e lavoratori immigrati da ogni angolo del pianeta, hanno scoperto che a causa del mancato pagamento della contribuzione prevista da parte della cooperativa, non gli spetta neppure l’assegno di disoccupazione, senza considerare che con il licenziamento subito si ritrovano anche la scadenza del proprio permesso di soggiorno.

Come risparmiare peggiorando le condizioni di lavoro

Esternalizzare i servizi di pulizia o lavaggio è uno dei meccanismi che le aziende utilizzano per risparmiare, non certo a causa della crisi, visto che la moda delle esternalizzazioni è ormai più che decennale e legata a periodi non sospetti riguardo a quanto sta accadendo oggi.

Il problema è che il risparmio lo si attua sulle spalle di chi lavora, il gioco e sempre uguale:
  • l’azienda committente decide che parte delle mansioni svolte all’interno della propria linea produttiva possono essere svolte da altre ditte appaltanti;
  • quindi decide di commissionare il servizio in appalto cedendolo a chi si offre al minor costo;
  • ovviamente il minor costo spesso si lega a cambi di regole normative e retributive nei confronti dei lavoratori oggetti dell’esternalizzazione;
  • il gioco è fatto, l’appalto lo si cede ad una cooperativa o consorzio di cooperative che al posto di trattare lavoratrici e lavoratori come dipendenti, li integra come "soci-lavoratori", facendogli pagare una quota societaria trattenuta direttamente dal salario ed applicandogli statuti ed atti costitutivi peggiorativi del CCNL di settore sia nella paga che nelle tutele;
  • come se non bastasse anche i contributi individuali dei lavoratori diminuiscono, oltre ad abbassare la già vaga possibilità di un futuro pensionistico, spesso ci si ritrova licenziati senza neppure aver diritto all’assegno di disoccupazione, grazie al fatto che la cooperativa per cui si è lavorato non ha versato la prevista contribuzione minima.

Vogliamo il Pane e anche le Rose

Come nel celebre film di Ken Loach, oggi la lotta è rappresentata da lavoratrici e lavoratori immigrati, costretti alle peggiori condizioni lavorative, ricattati dalle leggi che incatenano la propria vita precaria al permesso di soggiorno legato al rapporto di lavoro, una forma di ricatto che peggiora ulteriormente le proprie condizioni lavorative e sociali in cambio di "un pezzo di pane".

La lotta di chi oggi rappresenta l’avanguardia del precariato ha un valore generale per tutti coloro che subiscono i peggioramenti normativi ed economici del mondo del lavoro, le norme applicate agli stranieri non sono altro che le future condizioni di lavoro che vengono/verranno applicate in modo generalizzato a tutta la classe lavoratrice sull’onda della crisi economica attuale.

Il rischio certo è che se non si attua una vera azione solidale tra i lavoratori, la crisi continueremo a pagarla noi tutti, a prescindere dalla nazionalità di origine ed i meccanismi reazionari messi in campo dalle leggi dei vari governi italiani,danno costantemente l’indicazione di "dividi et impera".
Pacchetti sicurezza ad hoc su onde securitarie dettate da cronache nere, centri di "accoglienza" sempre più vicini a lager, leggi raziali come quella di chiedere ai medici di denunciare gli immigrati senza documenti che dovessero aver bisogno di cure mediche, veri e propri uffici di delazione in cui i cittadini si possono recare per denunciare gli immigrati con la sola colpa di non avere permesso di soggiorno; tutto ciò da una chiara idea della decadenza sociale e culturale di questo paese senza memoria che dimentica ciò che ha già subito in epoche non lontane.

Il tutto si dimostra perfettamente utile al dilagante sfruttamento degli immigrati da parte delle cooperative di servizi come quelle citate, ma ancor più dal lavoro nero che rappresenta l’azienda con il maggiore fatturato in Italia, da una parte si rendono invisibili e ricattabili i lavoratori e dall’altra li si sfrutta come animali da soma.
È per tutto ciò che oggi la lotta di questi uomini e donne non è soltanto per permettersi il Pane, ma per rivendicare anche le Rose, condizioni lavorative umane che li rendano liberi dal ricatto permanente e che possano dare una reale prospettiva di miglioramento sociale.

Rivendichiamo il diritto al lavoro sia nei confronti del committente dell’appalto LSG Sky Chefs che nei confronti della cooperativa Servi Gest appaltante del servizio:

• tutti i dipendenti licenziati siano reintegrati sul posto di lavoro
• il pagamento delle mensilità arretrate
• il pagamento del TFR
• il diritto riconosciuto di organizzarsi con il sindacato

Sindacato di Base Unito di Varese e Provincia per il Patto di Base

27 gennaio 2009

Indette elezioni ad Aviapartner di Malpensa

Sono passati più di due anni dall’entrata di Aviapartner sullo scalo di Malpensa e dopo una fase di start-up dove l’azienda, con l’avvallo di Cgil-Cisl-Uil, ha gestito il personale con una flessibilità esasperata (vedi part-time e precari), ad oggi nulla è cambiato.

Anzi le minori garanzie occupazionali, ed la continua violazione delle norme contrattuali e di legge presenti in Aviapartner, vengono usati come ricatto, contro tutti i lavoratori di Malpensa.

Ed in particolare:

Condizioni di lavoro e di orari non rispettose delle norme vigenti.

Condizioni igienico-sanitarie quasi inesistenti: assenza di spogliatoi per molti lavoratori (gli addetti ck-in, dotati anche di due divise, sono costretti a cambiarsi nelle biglietterie! )

Sicurezza sul lavoro nei reparti smistamento bagagli e rampa diversi lavoratori vengono immessi al lavoro senza gli adeguati dispositivi di protezione individuale e senza una formazione adeguata mettendo a rischio gli stessi lavoratori e i passeggeri. I carichi di lavoro in questi reparti sono al limite della sopportazione!

Dopo aver richiesto delle ispezioni
da parte di Enac per quanto riguarda i mezzi operanti sul piazzale (cobus, pneumatici mezzi ect.,), lo stesso Ente ha proceduto alla verifica, Aviapartner lancia allo sbaraglio i lavoratori, senza le adeguate patenti e l’addestramento su i diversi mezzi operanti in aeroporto. È mai possibile che la guida dei push-back possa essere fatta con la patente B?!

Infortunio sul lavoro. In questi giorni la Direzione di Aviapartner ha esposto un comunicato che annunciava che ogni lavoratore che incorreva in un infortunio sul lavoro l’azienda non avrebbe pagato l’anticipo che spetta al lavoratore ma doveva aspettare la liquidazione fatta dall’Inail che di regola arriva dopo qualche mese! Oltre a essere infortunati, quasi sempre per i livelli di sicurezza da terzo mondo di questa azienda, il lavoratore subisce anche una decurtazione dello stipendio…oltre il danno la beffa!

Contrattazione aziendale su mansioni, qualifiche, indennità e assunzioni non ci sono regole. La contrattazione è prettamente individuale con qualche “accordicchio” firmato da Cgil-Cisl-Uil per sistemare o promuovere “gli amici degli amici”.

Lavoro precario in sfregio alla legge, Aviapartner ha stipulato contratti stagionali illegali ! Diversi lavoratori hanno impugnato, tramite la nostra organizzazione, i contratti e già da febbraio ci saranno le prime cause.

I lavoratori di Aviapartner non sono lavoratori di serie B!
Per questo, oggi dopo aver raccolto oltre il 25% di firme dei lavoratori di Aviapartner, abbiamo aperto la procedura per le elezioni delle RSU e RLS.
Tutte le organizzazioni sindacali entro il 19 febbraio devono presentare la lista dei rispettivi candidati.

19 aprile 2008

MALPENSA: 100 LAVORATORI IN CAUSA PER RIENTRARE

MALPENSA,100 LAVORATORI IN CAUSA PER RIENTRARE.
MA SEA PREFERISCE CONTINUARE CON DISSERVIZI PER I PASSEGGERI, ORE DI STRAORDINARI CASSA INTEGRAZIONE E SALTO DEI RIPOSI PER IL PERSONALE

Dal 30 marzo, giorno del loro allontanamento dal lavoro, ben 100 lavoratori interinali e stagionali, si sono rivolti alla nostra organizzazione ed ai nostri legali, per avviare la procedura per la causa contro Sea per ottenere la riammissione al lavoro a Malpensa.
Nonostante le belle parole, spese da tutti in campagna elettorale, contro il lavoro precario, questi lavoratori che da anni operano a Malpensa, sono a casa senza lavoro.
Nonostante i disservizi
dovuti allo scarso personale presente a Malpensa, che è pesato su lavoratori e passeggeri, Sea continua a negare la necessità di riammettere al lavoro questi lavoratori.

Le code agli imbarchi sono incredibili nonostante il traffico sia diminuito drasticamente.
Qualche passeggero arrivato in aeroporto per tempo, ha poi perso il proprio volo perché rimasto in coda agli imbarchi.
Con guardie in cigs e trasferite da Malpensa a Linate, spesso viene a mancare anche il giusto numero di guardie giurate che per legge corrisponde a 4 per filtro.

Il personale è insufficiente, soprattutto dove operavano lavoratori interinali e stagionali, ai quali dal 30 marzo non è stato rinnovato il contratto.
Nell’area 1, dove ci sono continui problemi per la mancanza di personale e al terminal 2 nella gestione dei voli easy jet.
Con la situazione delle quattro lavoratrici che pur avendo vinto la causa per essere riammesse al proprio posto, da un mese sono pagate da Sea per restare a casa.
Al carico/scarico e allo smistamento bagagli non si riesce a coprire i voli, e di conseguenza si creano disagi per i passeggeri che debbono attendere per poter partire o ritirare i bagagli.

Non potendo sopperire al lavoro con il personale presente, nonostante la cigs, massiccio è il ricorso allo straordinario, in modo illegale.
Come illegale è il continuo aumento dei carichi di lavoro, e l’introduzione dei turni 4-12, 4.30-12.30 e 5-13, che la Sea ha introdotto senza nessun accordo con le OOSS.

Non contenti di questa situazione i vertici di Sea, pensano addirittura di licenziare altri 300 lavoratori con la mobilità, senza nessuna sostituzione di personale.


17-4-2008
Cub-Trasporti

20 gennaio 2008

MAlpensa: Basta con il lavoro precario e sottopagato

Con la scusa della crisi Alitalia, la Sea cerca di liberarsi dei lavoratori precari e di far accettare a tutti i lavoratori Sea una modifica degli orari e dei carichi lavorativi.
I lavoratori stagionali e interinali, per anni sono stati utilizzati in modo illegale, come le numerose sentenze della magistratura hanno dimostrato.

Per anni tutti i sindacati non hanno mai affrontato questo problema, anzi Cgil-Cisl-Uil e Ugl hanno spesso firmato accordi che consentiva a Sea di aggirare le norme di legge e contrattuali.
Per anni questi lavoratori hanno lavorato senza diritti e con un salario inferiore agli altri lavoratori.
Per anni Sea ha fatto utili anche sulle spalle del lavoro di interinali e stagionali. È giunto il momento di dire basta a questo stato di cose.
Oggi Cgil-Cisl-Uil, senza dire nulla alle altre organizzazioni sindacali, indicono assemblee retribuite solo dei lavoratori stagionali. Su questo noi ribadiamo:
· Finalmente anche i sindacati confederali hanno capito che esistono questi lavoratori. Non possiamo quindi che accogliere positivamente questa decisione.
· Si continua però con il vecchio metodo. Vengono interessati solo i lavoratori stagionali e non gli interinali e come al solito anziché coinvolgere tutti i sindacati si cerca di tagliare fuori chi in questi anni ha fatto sia le cause che le iniziative di lotta contro il precariato.
· Non vorremmo che dietro questa iniziativa dei sindacati confederali, si nasconda il trucco; quello dell’ennesimo accordo sindacale con una proroga dei contratti, magari con una decurtazione salariale o normativa di questi lavoratori. Non è umanamente pensabile chiedere a questi lavoratori dopo 6 anni di precariato ulteriori sacrifici, hanno già dato,per questo vanno stabilizzati con gli stessi diritti dei lavoratori Sea
· Non vorremmo inoltre, che tutti restano precari, con la grande vittoria che anche a questi lavoratori verranno concessi solo gli ammortizzatori sociali, con il ricatto che per ottenere questo devono rinunciare alle cause e ai loro diritti.
Nonostante questo metodo settario, noi proponiamo a tutti i lavoratori interessati:
1. va costruito un coordinamento di tutti i lavoratori interessati e con tutti i sindacati in difesa dei lavoratori precari.
2. se il 1° febbraio 2008, alcuni lavoratori non saranno assunti, va organizzata una manifestazione al comune di Milano, per chiedere alla proprietà la loro assunzione.
3. la costituzione di un collegio legale unitario di tutti, per impugnare con le cause i contratti interinali e stagionali.
Invitiamo tutti i lavoratori alla mobilitazione, al fine di arrivare all’assunzione di tutti i lavoratori stagionali e interinali. Invitiamo tutti i lavoratori interessati, a non farsi ricattare e a non firmare nulla che comprometta la loro situazione.
Il 31 gennaio dalle 15 presso la sede di via Pasubio 8 a Gallarate (0331/076413) saranno presenti i nostri legali.
Cub Trasporti

17 gennaio 2008

A Malpensa scattano i primi licenziamenti?

Al 31 gennaio, a quasi 200 lavoratori di Sea scadranno i contratti a termine.
A marzo ne seguiranno altri centinaia.
Questi lavoratori da anni lavorano a Malpensa come lavoratori di serie b, con meno diritti e con molti più doveri.
Come tutti gli altri lavoratori di Sea, hanno contribuito ai bilanci in attivo.
Da anni questi lavoratori non sono difesi e tutelati da nessuno.
Ora con la scusa della crisi Alitalia, la proprietà (comune di Milano), si sta preparando al loro licenziamento.
All’incontro di ieri sul cosiddetto tavolo Milano, tra il Governo e gli amministratori locali, tra le altre cose è stato chiesto l’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche per Sea.
Nessuno però precisa alcune cose:

1) Con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, immediatamente sia gli interinali che gli stagionali vengono licenziati. La legge infatti prevede che a fronte dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, non possono essere utilizzati i contratti interinali e stagionali.
Quindi questi lavoratori vanno assunti.

2) Per ammortizzatori sociali si intendono sia quelli che prevedono i licenziamenti sia quelli che prevedono il mantenimento di tutti i lavoratori in Sea.
Su questo la Sea tace.

3) L’accordo del 26-3-2002 che prevedeva alcune minime garanzie sociali, non essendo prorogato dalla proprietà, dopo 5 anni è scaduto.
Su questo il sindaco di Milano e la direzione Sea tacciono.
COSTRUIRE UN FRONTE UNITARIO IN DIFESA DEI LAVORATORI

Da anni, anche spesso da soli, ci stiamo battendo contro il lavoro precario. Decine di cause per imporre l’assunzione a tempo indeterminato in Sea, presidi, manifestazioni e da ultima la richiesta formale di informazioni da Sea (vedi lettera sotto). Tutto questo per porre migliori garanzie e tutele a favore di tutti i lavoratori degli aeroporti di Milano. Ora di fronte alla minaccia di centinaia di licenziamenti, invitiamo tutti i lavoratori precari a ribellarsi e a diffidare da chi per anni ha avallato il lavoro precario, ed ora cerca di raccogliere adesioni e consensi.

Sezione 1.01 Formigoni: "Peggio del fallimento Alfa Romeo"
15-1-2008, “il giornale”- Formigoni: da Padoa Schioppa chiusura totale Questo significa oltre settemila persone senza lavoro. La crisi precedente paragonabile a questa, ma non di queste dimensioni, era quella per il fallimento di Alfa Romeo che butto sulla strada molti meno lavoratori di questa". Formigoni si dimentica però di dire che la Regione, con firma Formigoni e Cattaneo, ha siglato accordi con i sindacati per la creazione ad Arese del polo della mobilità sostenibile. Auto ecologica, a idrogeno, polo della ricerca con enea e ispra, occupazione sostitutiva dell’occupazione Fiat. Accordi che a distanza di anni la Regione non ha rispettato con il risultato di zero posti di lavoro.


Spett. Sea spa Dir.Personale Dott.Crespi
Oggetto: contratti di somministrazione lavoro
In riferimento all’art 24, comma 4, L.276/03, “legge Biagi”, a tutt’oggi , pur essendo in carica dallo scorso marzo, non avendo ricevuto nessuna vostra comunicazione, siamo a richiedervi formalmente:
a) il numero e i motivi del ricorso alla somministrazione di lavoro prima della stipula del contratto di somministrazione; ove ricorrano motivate ragioni di urgenza e necessità di stipulare il contratto, l'utilizzatore fornisce le predette comunicazioni entro i cinque giorni successivi;
b) ogni dodici mesi, anche per il tramite della associazione dei datori di lavoro alla quale aderisce o conferisce mandato, il numero e i motivi dei contratti di somministrazione di lavoro conclusi, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati.
Oggetto: informazioni previste dal ccnl su contratti a termine
In riferimento al ccnl, vi chiediamo “il numero ed i motivi dei contratti a tempo determinato da voi stipulati, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati”.
Distinti saluti,
Gallarate 14/12/2007 RSU CUB Trasporti Malpensa

16/1/2008 CUB-Trasporti