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17 dicembre 2009

COMPASS-PALMAR AGUSTA: LICENZIATO 4° LAVORATORE

Operatore Bertello non “malleabile”


Ancora una volta, davanti alla lotta compatta dei lavoratori della movimentazione in Agusta sede di C. Costa, non potendo fare altro, il capo-cantiere della Compass si vendica sui precari e sui neo assunti. Si potrebbe definire un dirigente con poco carattere visto che non riesce a fare di meglio che prendersela con gli indifesi e, mancando donne e bambini, non gli restano che i più giovani ed i meno esperti nel lavoro e nella vita. BRAVO!! e COMPLIMENTI!!. Ovviamente il lavoratore, insieme agli altri 3 colleghi precedentemente licenziati, attraverso le strutture della CUB, ha immediatamente avviato la procedura legale per chiedere la riassunzione in Compass .


Per solidarietà al lavoratore licenziato
Contro l’arroganza del responsabile Compass

E’ INDETTO UNO SCIOPERO
Lavoratori COMPASS

PER VENERDI 18 DICEMBRE 2009

ULTIME DUE ORE DI LAVORO
PER I LAVORATORI
- A GIORNATA - DEL PRIMO TURNO – DEL SECONDO TURNO -

Per l’ennesima volta, siamo costretti a segnalare il comportamento poco corretto da parte del solito delegato della FIOM, sempre lo stesso, che non perde l’occasione di farsi notare e se in precedenza aveva informato l’azienda su chi fra i lavoratori aveva fatto richiesta per un intervento dell’ASL, ora, senza pudore, strappa i comunicati degli scioperi dei lavoratori Compass dalle bacheche aziendali, e poi, sempre senza pudore, parla di DEMOCRAZIA e accusa gli altri di non applicarla. Una volta si chiamavano sindacati “gialli” noi possiamo definirlo un delegato che difende molto bene gli interessi di Agusta e probabilmente anche i suoi. I lavoratori Compass lo ringraziano.

12 novembre 2009

AGUSTA: presidio dei lavoratori Compass

COMPASS-PALMAR AGUSTA: CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO CON I LAVORATORI
I lavoratori chiedono solo di essere rispettati
Prosegue ormai da diversi mesi il braccio di ferro tra i lavoratori addetti alla movimentazione all'interno dello stabilimento Agusta di Cascina Costa e l'azienda Compass (ex Palmar).
I lavoratori, tramite le loro rappresentanze (RSU), hanno da mesi chiesto un incontro con l'azienda ma quest'ultima non ne vuol sapere di intraprendere contrattazioni di alcun genere: «Nonostante siano passati 5 mesi, l'azienda, con il solo scopo di innervosire i lavoratori e creare spaccature tra loro, continua a tergiversare.
I numerosi provvedimenti disciplinari per futili motivi arrivati alla RSU/RLS sono un chiaro segnale sulla indisponibilità ad un qualsiasi approccio negoziale da parte di Compass, ma i lavoratori non ci stanno. Dal 6 ottobre si è alzato il livello dello scontro e, dopo che l'azienda ha disatteso le due date di incontro proposte dalle RSU, i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione con l'immediato blocco dello straordinario e 10 ore di sciopero fatte fino ad oggi.
Sia Compass che Agusta cercano di recuperare i ritardi dovuti allo stato di agitazione utilizzando, fino allo sfinimento, i soliti quattro crumiri. I lavoratori chiedono solo il rispetto della legge in materia di prevenzione infortuni e di poter contrattare, con i loro rappresentanti sindacali (RSU), ogni richiesta di variazione di orario, notturno, straordinario o altro senza che vi siano imposizioni unilaterali da parte aziendale.
Chiedono, inoltre, un riconoscimento economico per i lavori disagiati e pesanti come quello dei mulettisti, degli operatori del magazzino barre ecc., oltre a un incremento economico per tutti

11 novembre 2009

AGUSTA: ASSEMBLEA RETRIBUITA PER TUTTI I LAVORATORI COMPASS (ex PALMAR)

LA RSU COMPASS (EX PALMAR)

INDICE UNA
ASSEMBLEA RETRIBUITA

PER TUTTI I LAVORATORI COMPASS (ex PALMAR)
E INTERINALI

IL GIORNO

GIOVEDI 12 NOVEMBRE 2009

DALLE 12.45 ALLE 13.45

LAVORATORI PRIMO TURNO E GIORNATA

DALLE 14,00 ALLE 15,00

LAVORATORI SECONDO TURNO

CON PRESIDIO AI CANCELLI
DI AGUSTA C. COSTA
LATO SUD E LATO NORD



ORDINE DEL GIORNO:

- mancata risposta dell’azienda alla richiesta di incontro

15 ottobre 2009

COMPASS - EX PALMAR - AGUSTA: SCIOPERO DEI LAVORATORI

Visto la mancata convocazione da parte dell’azienda per l’avvio della trattativa sulle richieste di aumenti salariali, sulle condizioni di lavoro, sulla gestione dei turni, sui rapporti con i responsabili Agusta e con le RSU, sull’attività del RLS, richieste emerse dalle assemblee con i lavoratori,

E’ INDETTO UNO

SCIOPERO

DEI LAVORATORI COMPASS – EX PALMAR
PER IL GIORNO


VENERDI 16 OTTOBRE 2009

DALLE 15,00

ALLE 17,00

PER I TURNISTI: LE ULTIME DUE ORE

CONTINUA IL BLOCCO DELLO STRAORDINARIO

07 ottobre 2009

COMPASS - EX PALMAR -AGUSTA - I LAVORATORI CHIEDONO L’INCONTRO

L’assemblea dei lavoratori Compass group ex Palmar addetti alla logistica nello stabilimento di AGUSTA C. Costa, prende atto della completa chiusura ad ogni trattativa da parte dell’azienda, e delle azioni disciplinari.


Pertanto la FLAICA - CUB

congiuntamente con la RSU PALMAR

DICHIARANO

Lo stato di agitazione
con blocco immediato di qualsiasi
prestazione straordinaria
dei lavoratori COMPASS (PALMAR)

a partire dal 6 ottobre 2009

10 aprile 2009

AGUSTA-INCREDIBILE: LA FIOM PROTEGGE I PADRONI ED ESPONE GLI OPERAI ALLA RITORSIONE AZIENDALE

Giustifica le carenze ambientali e dice chi ha avuto il coraggio di chiamare l’ASL. Neanche l’ASL aveva osato farlo


Non è nostra abitudine rispondere ai farneticanti comunicati che leggiamo ogni tanto alle bacheche ma questa volta stanno mettendo in pericolo lo stipendio di parecchi operai, dipendenti della Palmar, che operano all’interno di Agusta e svolgono l’attività di movimentazione.

Quanto esposto alle bacheche da parte della RSU FIOM Agusta ci lascia completamente allibiti, un comunicato fitto di rabbia e di incapacità di ragionamento, un comportamento totalmente irresponsabile che espone in maniera ingiustificata i lavoratori alla ritorsione aziendale:


1- comunicano a tutti chi ha chiesto all’ASL di fare i controlli.

2- giustificano l’azienda anche davanti alle evidenti carenze ambientali


La Palmar ha già dimostrato di non avere scrupoli nel vendicarsi sui lavoratori. I precedenti comunicati sui licenziamenti per futili motivi non lasciano dubbi sul modo di operare da parte della dirigenza aziendale, non c’era proprio bisogno di agevolare l’azienda dichiarando apertamente chi ha avuto il coraggio di chiamare l’ASL per eseguire i controlli ambientali all’interno dei vari reparti ………. Eppure lo hanno fatto.

Invitiamo i vertici della FIOM nazionale a prendere seri provvedimenti nei confronti di questi delegati che, oltre a non essere in grado di fare il loro mestiere, espongono in maniera pericolosa i lavoratori, facendo perdere la faccia a tutta la FIOM.

Per dovere di cronaca: il RLS Palmar è stato regolarmente eletto dai lavoratori in modo democratico (leggere il significato sul vocabolario) nel 2008. Inoltre, gli interventi sull’impianto di riscaldamento e sui portoni di accesso, per evitare le correnti d’aria all’interno del magazzino spedizioni, Agusta li ha fatti solo dopo le numerose richieste da parte dei lavoratori e non perché la RSU FIOM si è incatenata al cancello per tutelare gli operai!!!!!!! Cosa di cui si è persa la memoria.

23 marzo 2009

AGUSTA PROTEGGE IL CAPO “LICENZIA-PRECARI”

Fa licenziare il terzo operaio Palmar in due mesi
Ti ricordiamo che i lavori più pesanti, più umili e più pericolosi vengono svolti da aziende esterne; Le pulizie, il facchinaggio, la verniciatura , i compositi, i tubi, le lamiere ecc. gli operai di queste aziende lavorano consapevoli di quello che rischiano perché non hanno il posto di lavoro garantito, hanno paura persino di rivendicare i diritti minimi, come quello della salute, per non perdere il lavoro.. Grazie al loro sacrificio Agusta può vantare di avere ridotto al minimo gli infortuni sul lavoro, ma se gli chiedi di intervenire per tutelare gli operai esterni, allarga le braccia e ti risponde “non possiamo intervenire perchè non sono nostri dipendenti”. E tu hai il coraggio di farli licenziare? E si che sei stato anche tu un operaio, sai cosa vuol dire rompersi la schiena per nove ore al giorno per portare a casa 800 euro al mese. Se sei prossimo alla pensione perché devi accanirti in questo modo con i lavoratori? Che cosa devi dimostrare ancora?
Vai in pensione tranquillo e finiscila di comportarti così.


I lavoratori Palmar sono dipendenti Palmar e, pertanto, devono essere i responsabili Palmar a dare loro le disposizioni lavorative. Se il “capo-cantiere” non è in grado di far fronte alle esigenze organizzative, allora Palmar deve aumentare il numero dei responsabili. In caso contrario, i preposti Agusta si sentono autorizzati a comandare direttamente gli operai Palmar.

Circa un anno fa, i delegati Palmar, hanno inviato un comunicato sia a Palmar che ad Agusta chiedendo di modificare i rapporti tra responsabili Agusta e operai Palmar. Qualche mese dopo la situazione ha richiesto un incontro chiarificatore con le due aziende, le quali si rendono disponibili per risolvere il problema ma non intervengono. Dopo l’ennesima segnalazione da parte delle RSU, solo in alcuni reparti il problema viene risolto ma non al “bertello”, dove il responsabile Agusta inoltra numerosi reclami alla direzione Palmar che manda a casa gli operai uno dopo l’altro.

- Il primo operaio è stato licenziato al rientro di un infortunio sul lavoro, infortunio causato dall’olio utilizzato per proteggere i pezzi metallici dall’ossidazione. I guanti che avevano dato all’operaio si sono impregnati di olio causando una forte irritazione della pelle. Al rientro dall’infortunio gli è stato comunicato che non era idoneo alla mansione e per questo motivo non gli veniva rinnovato il contratto
- Il secondo operaio veniva ripetutamente rimproverato perché era troppo lento e, passando dalle parole ai fatti, Agusta invitava la direzione Palmar a non rinnovare il contratto al lavoratore. Palmar esegue alla lettera.
- Il terzo lavoratore saluta i colleghi venerdì 13 marzo: il suo destino era segnato da quando, qualche giorno prima, aveva avuto una discussione con l’ormai famoso CAPO Agusta.


Tutte le giustificazioni basate su picchi di lavoro, su crisi aziendali, su riduzione del personale precario sono campate per aria dato che i tre operai sono stati immediatamente rimpiazzati con altrettanti lavoratori precari. Palmar è colpevole di aver lasciato il cantiere in mano ad un solo “capo-cantiere” che non ce la fa ad assolvere al suo compito e lascia i lavoratori in balia di questi capetti; Agusta, dal canto suo, si circonda di questi nostalgici degli anni 40 che si accaniscono contro gli esterni solo perché devono subire in silenzio.

10 marzo 2009

AGUSTA LICENZIA I LAVORATORI PALMAR

Non confermati due contratti a termine

Ennesima dimostrazione di forza da parte dei dirigenti Agusta che se la prendono con gli esterni della Palmar.
Sono diversi mesi che i lavoratori della Palmar informano i delegati dei modi poco civili che hanno i capetti Agusta nei loro confronti. La RSU Palmar è già intervenuta diverse volte chiedendo sia a Palmar che ad Agusta di modificare gli atteggiamenti arroganti e maleducati dei vari responsabili ma i comportamenti continuano a perdurare. Per questi motivi hanno perso lo stipendio due lavoratori Palmar assunti a tempo determinato a cui non è stato confermato il contratto proprio grazie ai reclami ingiustificati dei preposti Agusta. Le motivazioni delle Aziende sono del tutto fuori luogo: Palmar dichiara che hanno degli esuberi e che grazie ad un accordo con CGIL CISL e UIL, non confermano i contratti a termine, mentre Agusta scarica la responsabilità della decisione alla Palmar, lavandosene le mani. Il vero motivo è che ci sono alcuni responsabili poco propensi al dialogo e irascibili che sono pecore con i superiori ma con gli esterni diventano dei leoni. Ci sarà un motivo per cui quando si nominano certi preposti alla dirigenza aziendali le risposte sono “ancora lui” oppure “non sappiamo più cosa fare” ecc.? la situazione è diventata insostenibile, non è possibile schiavizzare i lavoratori esterni con l’arma di ricatto del licenziamento. Ora i lavoratori pretendono il rispetto loro dovuto. Ora basta.

Per solidarietà ai lavoratori licenziati
Per solidarietà a tutti i lavoratori spinti a licenziarsi
Contro l’arroganza dei responsabili Agusta


E’ INDETTO UNO SCIOPERO

Lavoratori PALMAR

PER GIOVEDI’ 12 MARZO 2009

DALLE ORE 9,00 ALLE ORE 10,00

CON ASSEMBLEA IN MAGAZZINO RICEZIONE/SPEDIZIONE


ULTIMA ORA PER IL SECONDO ED IL TERZO TURNO

Agusta C.Costa 9 marzo 2009

28 ottobre 2006

R.S.U. PALMAR: Siglato il primo accordo interno

130 euro di aumento al mese

Il giorno 20 luglio 2006 presso la sede della Palmar a Lainate, società che si occupa di pulizie e movimentazione parti, si sono incontrati le R.S.U. CUB ed i rappresentanti della Palmar per sottoscrivere il primo accordo di aumenti salariali che riguarda i lavoratori della movimentazione dislocati all’interno della società Agusta di C.Costa.
L’intesa sul contenuto arriva dopo un lungo “braccio di ferro” con i lavoratori della movimentazione che hanno ottenuto, con pieno diritto, un recupero economico che da il via alla prima vertenza aziendale.

L’accordo prevede:

- il riconoscimento di un buono pasto giornaliero di 5 euro
- un buono presenza per la giornata del sabato di 5 euro
- il riconoscimento di un buono pasto per il sabato di 2,58 euro
- il riconoscimento di 6 nuovi livelli di inquadramento

Il totale del riconoscimento economico supera i 130 euro mensili


La trattativa non è ancora conclusa perché sono previsti altri incontri per definire un ulteriore aumento di salario che l’azienda è disposta a trattare, entro la fine dell’anno si pensa di chiudere definitivamente la vertenza.


La Confederazione Unitaria di Base esprime enorme soddisfazione per la ratifica dell’accordo e ringrazia i lavoratori che hanno dimostrato unità e condivisione degli obiettivi, questo accordo lo si deve solo ai lavoratori che hanno lottato in 9 contro tutti per ottenere questo risultato.I lavoratori hanno dimostrato che è possibile vincere lottando uniti.


C.Costa ottobre 2006



PALMAR 9 CONTRO TUTTI

Dal licenziamento ai 130 euro di aumento mensile

A Somma Lombardo la Palmar, perdendo l’appalto della movimentazione parti, scaricava i lavoratori sotto la nuova ditta, la cooperativa New-Ardo. A quel tempo CGIL CISL e UIL avevano scarabocchiato un accordo che consentiva agli ex lavoratori Palmar di approdare sotto la nuova ditta come SOCI COOPERATORI. Qualche mese più tardi i lavoratori, pomposamente definiti “soci”, non erano affatto contenti. Venivano al lavoro anche con la febbre, non potevano fermarsi nemmeno per bere un caffè, non avevano l’applicazione dello statuto dei lavoratori e nemmeno il famoso art. 18 (tutela nel caso di licenziamento senza giustificato motivo).


A Cascina Costa l’Agusta, con la complicità di CGIL CISL e UIL, tenta di ripetere l’azione svolta a Somma Lombardo: toglie l’appalto alla Palmar per poi passarlo alla New-Ardo, ma gli eventi furono ben altri.

I fatti accaduti da quel momento sono stati decisivi per l’esito della vicenda, i 9 dipendenti Palmar coinvolti sono stati costretti a lottare per rivendicare i diritti che dovevano esser loro garantiti fin dall’inizio ovvero:
un posto di lavoro con le stesse caratteristiche di quello ricoperto in Palmar.
Si sono iscritti alla CUB e, nonostante i tentativi da parte della CGIL e della CISL di impedirlo, hanno eletto i loro rappresentanti sindacali, costituendo la RSU.
La RSU ha poi chiesto un incontro con le aziende interessate per definire le regole del passaggio, ottenendo un netto rifiuto: o accettavano le condizioni o erano licenziati.
I lavoratori non avevano scelta e dichiararono lo sciopero ad oltranza che portò al blocco dei cancelli di Agusta a C. Costa.
Dopo 3 mesi di scioperi, blocco degli straordinari, assemblee retribuite, volantinaggi e presidi ai cancelli, le aziende coinvolte nella vicenda convocano la RSU e la CUB provinciale, e con loro stipulano un accordo che concede quanto richiesto dai lavoratori: assunzione a tempo indeterminato con lo stesso trattamento economico che avevano in Palmar e l’applicazione dell’art. 18.

Il passaggio dei lavoratori dalla Palmar alla New-Ardo a queste condizioni è troppo oneroso e costringe la cooperativa ad alzare il costo dell’appalto. La determinazione nelle lotte dei 9 lavoratori e il nuovo rilancio sul prezzo da parte della New-Ardo convincono Agusta che è meglio ripensarci, così Agusta torna sui suoi passi, offrendo l’appalto nuovamente alla Palmar.

Il resto è storia recente, i lavoratori dimostrano di sapere lavorare bene ed Agusta chiede a Palmar di svolgere altre mansioni. Palmar assume tre lavoratori dalla New-Ardo e apre le trattative con i lavoratori per soddisfare la richiesta di un aumento di stipendio.

Il 20 luglio 2006 la Palmar firma il primo accordo per un aumento complessivo di oltre 130 euro al mese, entro dicembre si concluderà la trattativa con eventuali nuovi aumenti di salario.

C. Costa Ottobre 2006