COMPASS-PALMAR AGUSTA: CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO CON I LAVORATORI
I lavoratori chiedono solo di essere rispettati
I lavoratori chiedono solo di essere rispettati
Prosegue ormai da diversi mesi il braccio di ferro tra i lavoratori addetti alla movimentazione all'interno dello stabilimento Agusta di Cascina Costa e l'azienda Compass (ex Palmar).
I lavoratori, tramite le loro rappresentanze (RSU), hanno da mesi chiesto un incontro con l'azienda ma quest'ultima non ne vuol sapere di intraprendere contrattazioni di alcun genere: «Nonostante siano passati 5 mesi, l'azienda, con il solo scopo di innervosire i lavoratori e creare spaccature tra loro, continua a tergiversare.
I numerosi provvedimenti disciplinari per futili motivi arrivati alla RSU/RLS sono un chiaro segnale sulla indisponibilità ad un qualsiasi approccio negoziale da parte di Compass, ma i lavoratori non ci stanno. Dal 6 ottobre si è alzato il livello dello scontro e, dopo che l'azienda ha disatteso le due date di incontro proposte dalle RSU, i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione con l'immediato blocco dello straordinario e 10 ore di sciopero fatte fino ad oggi.
Sia Compass che Agusta cercano di recuperare i ritardi dovuti allo stato di agitazione utilizzando, fino allo sfinimento, i soliti quattro crumiri. I lavoratori chiedono solo il rispetto della legge in materia di prevenzione infortuni e di poter contrattare, con i loro rappresentanti sindacali (RSU), ogni richiesta di variazione di orario, notturno, straordinario o altro senza che vi siano imposizioni unilaterali da parte aziendale.
Chiedono, inoltre, un riconoscimento economico per i lavori disagiati e pesanti come quello dei mulettisti, degli operatori del magazzino barre ecc., oltre a un incremento economico per tutti