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09 marzo 2010

COLLEGATO LAVORO, LA LEGGE PER AGGIRARE L’ART. 18: VENERDI’ 12 MARZO 2010 SCIOPERO GENERALE PER VARESE E PROVINCIA


Approvato il D.Ls 1167 “Collegato Lavoro”, la legge per aggirare l’art. 18 dello statuto dei lavoratori sul licenziamento senza giusta causa, si smantellano le fondamentali tutele dei lavoratori.

La Legge “Collegato Lavoro” garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti.
Particolarmente garantite le aziende che fanno ricorso massiccio allo sfruttamento del lavoro precario.
Diventa legge la possibilità di derogare ai CCNL, “certificando”, tramite commissioni, i contratti individuali contenenti clausole peggiorative: viene limitata la giurisdizione del giudice e si incentiva il ricorso all’arbitrato.

La trappola del dl. 1167. Esso prevede (art. 33, comma 9) che al momento di sottoscrivere un contratto di lavoro davanti a una delle tante commissioni locali cui è attribuito il compito di certificare se il contratto stesso definisce un'occupazione alle dipendenze oppure un lavoro autonomo (tipo collaboratore a progetto), di durata determinata oppure indeterminata e altre condizioni, il lavoratore deve compiere una scelta drastica:

il lavoratore deve aderire, o rifiutare, un compromesso con il quale s' impegna, nel caso sorgano future controversie di lavoro, a rinunciare al ricorso al giudice a favore di una procedura di arbitrato o di conciliazione, dei quali, stante lo squilibrio socio-economico che sussiste tra le due parti, si può agevolmente prevedere l'esito tanto che la Corte costituzionale si è più volte pronunciata contro il ricorso all'arbitrato nelle controversie di lavoro.


Stante questo dispositivo introdotto dal dl. 1167, il ricorso alla giustizia del lavoro diventerà un lussuoso rischio che pochi lavoratori potranno permettersi. In ogni caso il lavoratore che volesse correre il rischio, troverà un giudice con le mani legate. Questo perché, al potenziamento dell'arbitrato fa riscontro il depotenziamento del giudice. Difatti l'art. 32 (commi 1 e 2) del disegno stesso statuisce che il giudice, a fronte di una controversia di lavoro, deve limitarsi unicamente a stabilire se il contratto tra il datore di lavoro e il lavoratore sia stato stipulato in forma legittima o no. La nuova legge gli vieta espressamente di intervenire in merito a valutazioni tecniche, organizzative e produttive. In tal modo la possibilità per il giudice di esercitare giustizia, e per il lavoratore di ottenerla, è definitivamente ostacolata.

  • Contro questo ulteriore attacco ai lavoratori
  • Per difendere l’art. 18 dello statuto dei lavoratori
  • Per la libertà sindacale

VENERDI’ 12 MARZO 2010
VARESE E PROVINCIA
SCIOPERO GENERALE
DI 4 ORE AL MATTINO
(ULTIME 4 ORE PER I TURNISTI)
INDUSTRIA – COMMERCIO - SERVIZI
CON PRESIDIO ALLA PREFETTURA
DI VARESE ALLE ORE 9,00

14 dicembre 2009

Noi non pagheremo la vostra crisi!

queste le proposte tese a sostenere i lavoratori ,i precari,i ceti popolari in generale di fronte al perdurare della crisi economica,condivise anche da numerose realtà sociali e politiche del territorio stralcio della mozione dell’assemblea tenutasi presso il CS vittoria il 29 novembre 2009

- blocco di tutti i licenziamenti, stabilizzazione delle varie tipologie di contratti precari, proroga della CIG ed estensione degli ammortizzatori sociali per la categorie non coperte;
- previsione di meccanismi penalizzanti in ipotesi di delocalizzazione;
- difesa del salario diretto e indiretto (ovvero blocco della privatizzazione di tutte le forme di prestazioni sociali) anche attraverso nuovi strumenti di reale adeguamento delle retribuzioni al costo della vita e di garanzia della sua continuità in caso di disoccupazione, nonché piena disponibilità del proprio TFR (compreso quello ceduto ai fondi “chiusi”);
- blocco dei canoni degli affitti e delle utenze (in particolare, elettricità e gas) per tutti i lavoratori e i precari che hanno perso il posto di lavoro e/o in cassa integrazione;
- istituzione di un’addizionale regionale per i redditi più alti e di una contribuzione straordinaria da parte delle imprese;
- inasprimento delle sanzioni per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e per lavoro “nero”;
- diritto al permesso di soggiorno per i migranti, anche in caso di licenziamento, sino al reperimento di nuova occupazione.


16 dicembre 2009 dalle ore 14
in concomitanza con la riunione del Consiglio Regionale
presidio davanti alle Regione Lombardia
via Filzi Milano
contro la crisi
unire le lotte generalizzare il conflitto

05 luglio 2009

7 LUGLIO SCIOPERO GENERALE DEI TRASPORTI

A fronte dei gravissimi fatti accaduti a Viareggio, che hanno comportato un numero rilevantissimo di vittime e feriti, CUB, Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale indicono per martedì 7 luglio uno sciopero generale dei Trasporti.

L'azione di sciopero è indetta a difesa della sicurezza e dell'incolumità dei lavoratori e dei cittadini utenti dei trasporti, che non possono rischiare o perdere la vita per motivazioni che hanno a che vedere con la mancanza o la carenza di controlli e di misure atte a rendere massima la tutela della sicurezza.
Lo sciopero avrà la seguente articolazione:

Settore Ferroviario -
4 ore di sciopero dalle ore 10.00 alle ore 14.00;
Settore Trasporto pubblico locale e trasporto merci e logistica -
4 ore nel rispetto delle fasce protette localmente definite, che saranno comunicate singolarmente;
Settore Trasporto Aereo -
1 ora di sciopero dalle ore 10.00 alle ore 11.00;
Settore Trasporto Marittimo -
1 ora di sciopero all'inizio di ogni partenza.

16 aprile 2009

I ventitré lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest accolti dal Prefetto di Varese

Affiancati dai rappresentanti sindacali di Sdl, Cobas e Cub, i dipendenti che lavoravano nel settore lavaggio e pulizia in appalto per la Lsg SkyChefs, società leader nel comparto catering, si sono ritrovati davanti a Villa Recalcati e sono stati accolti dal Prefetto di Varese Simonetta Vaccari, alla quale hanno esposto i passaggi della loro via crucis. La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” al consorzio ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà (anche se il responsabile legale è diverso), che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e tfr (trattamento di fine rapporto di lavoro).

Il Tar della Lombardia ha sancito con una sentenza del 20 marzo scorso l’illegittimità di quei licenziamenti poiché non sono state attivate le necessarie procedure sindacali in caso di licenziamento collettivo, condannando così la cooperativa Archimede a reintegrare tutti i lavoratori ricorrenti e a risarcire loro il danno nella misura prevista dall’art. 18. A perdere il posto e a protestare sono rimasti in 23 dei 50 licenziati dalla cooperativa: gli altri sono stati reintegrati dal nuovo consorzio subentrato, mentre quelli licenziati sono stati sostituiti nei numeri e nei compiti da altri nuovi dipendenti

15 aprile 2009

presidio davanti alla prefettura di Varese

Giovedì 16 aprile
dalle 9.30
PRESIDIO CON CONFERENZA STAMPA
davanti alla
PREFETTURA DI VARESE
PIAZZA LIBETA'
organizzato con le lavoratrici ed i lavoratori
licenziati dall'appalto lavaggio e pulizie
interno alla LSG SKY Chefs di malpensa.

23 marzo 2009

24 MARZO 2009 - PRESIDIO ALLA SEDE REGIONALE LOMBARDIA

Il Titanic dell'economia affonda ogni giorno, i governi varano manovre di salvataggio per mettere al sicuro le banche e i finanzieri che con le loro manovre speculative sono all'origine della crisi.Questo mentre i ceti popolari, pensionati e lavoratori fanno sempre più fatica a sopravvivere in modo dignitoso ed a resistere alla disoccupazione, ai bassi salari, alla precarietà dilagante, alla insicurezza del lavoro che causa sempre più morti.In Lombardia nel primo bimestre 2009 il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 243% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (17,584 milioni di ore contro 5,134 milioni di ore) e migliaia di lavoratori a tempo determinato e parasubordinati hanno perso il loro precario lavoro. Di fronte alla vastità di lavoratori coinvolti è criminale lasciare che ognuno affronti da se la crisi; è necessario invece che si adottino anche a livello regionale misure anticrisi a favore di cassintegrati, precari e pensionati.
PRESIDIO ALLA SEDE REGIONALE LOMBARDIA
Via F. Filzi
Martedì 24 MARZO 2009
ore 10,00

21 marzo 2009


Lsg SkyChefs Malpensa: Nuova protesta dei lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest

La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” alla ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà, che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e Tfr. Un problema vecchio e mai risolto a Malpensa, quello del ricorso all’affidamento in appalto a cooperative di servizi che si muovono in maniera più che disinvolta tra le pieghe delle normative che regolano i rapporti di lavoro.

18 marzo 2009

VENERDÌ 20 MARZO PRESIDIO davanti agli uffici della LSG Sky Chefs al TERMINAL 2 di MALPENSA

Le norme peggiorative delle condizioni di vita e di lavoro per gli immigrati non sono altro che le future condizioni di vita e di lavoro che saranno applicate in modo generalizzato a tutta la classe lavoratrice sull’onda della crisi economica attuale.
Per questo la nostra lotta di oggi riguarda tutti i lavoratori.
Le nostre rivendicazioni sia nei confronti della LSG Sky Chefs che nei confronti della cooperativa Servi Gest appaltante del servizio sono:
• che tutti noi licenziati dobbiamo essere reintegrati sul posto di lavoro
• che ci devono essere pagate le mensilità arretrate e il TFR
• che deve essere riconosciuto il nostro diritto a organizzarci. Chiediamo a tutti di sostenere la nostra lotta partecipando
VENERDÌ 20 MARZO 2009
dalle 10 alle 18
PRESIDIO davanti agli uffici della
LSG Sky Chefs
TERMINAL 2 di MALPENSA
LE 23 LAVORATRICI E LAVORATORI LICENZIATI A MALPENSA

03 marzo 2009

L'attacco al diritto di sciopero è un attacco alla democrazia

Contro questo ennesimo tentativo di eliminare il diritto di sciopero rispondiamo con la mobilitazione immediata contro governo e padroni, cisl, uil e ugl e finalizzando a questo obbiettivo gli scioperi già programmati a partire da quello per il trasporto aereo del 4 marzo.

In Lombardia: Assemblee e presidi in tutte le province 6 e 7 marzo

A Milano: Venerdì 6/3/09

Assemblea presso la Casa della Cultura
Via Borgogna 3
dalle 9.30 alle 12.00

Presidio in Prefettura, C.so Monforte
dalle 12.00 alle 14.00

01 marzo 2009

Mercoledì 4 Marzo 2009 assemblea generale di tutti i settori e di tutte le realtà del nostro territorio PRESSO IL CRAL DI MALPENSA 10.30/14.00

Il giorno mercoledì 4 Marzo 2009 dalle 10.00 alle 14.00
ci sarà un assemblea generale di tutti i settori e di tutte le realtà del nostro territorio: Trasporto, Privato, Scuola, ecc.
promossa DAL SINDACALISMO DI BASE
SdL Intercategoriale - CUB - Confederazione COBAS
aperta a tutti i sindacati di base e a tutti i lavoratori
PRESSO IL CRAL DI MALPENSA
dalle 10.30/11.00 alle 14.00.

E' un'occasione importante per mettere a fuoco la situazione sul nostro territorio e confrontarsi con i lavoratori delle altre aziende operanti a malpensa ma non solo.

27 febbraio 2009

L'attacco al diritto di sciopero è un attacco alla democrazia

Con le nuove norme previste dal Governo sul diritto di sciopero si sta andando rapidamente verso un nuovo e pericolosissimo capitolo del più vasto tema della limitazione delle libertà sindacali e costituzionali, della democrazia nel mondo del lavoro e nella società.
Dietro un linguaggio formalmente tecnicistico, presentato come un intervento per il solo settore trasporti, il governo predispone la legislazione per gestire la fase attuale e futura di grave crisi economica e le conseguenti risposte dei lavoratori al tentativo di farne pagare a loro il costo. Ciò è confermato dal fatto che il governo ha annunciato norme che dovrebbero impedire di bloccare strade, aeroporti e ferrovie, forme di lotta utilizzate da tutti i lavoratori in casi particolarmente drammatici.
L'attacco al contratto nazionale, le nuove norme che si intendono introdurre sulla rappresentatività sindacale, la nuova concertazione tra governo, confindustria e sindacati confederali che si è trasformata in una vera e propria alleanza neocorporativa, sono elementi finalizzati ad impedire le rivendicazioni e la difesa dei diritti dei lavoratori. Ciò avviene proprio quando più grave è la crisi economica, più pesanti le conseguenze per i lavoratori e maggiore la necessità di risposte determinate.

Lo scopo del governo è quello di imporre per legge la pace sociale, vietando e criminalizzando il diritto di sciopero. Di ridurre al silenzio i lavoratori mentre si celebrano i misfatti nel settore dei trasporti - Fs , Tirrenia, Alitalia - con migliaia di esuberi, di messa in mobilità, di licenziamenti e il relativo aggravio sulla qualità del servizio e dei costi

UN COLPO DI MANO CHE VA SVENTATO SUL NASCERE , INSIEME A TUTTI I TENTATIVI PROTESI A METTERE AL BANDO LA COSTITUZIONE E I DIRITTI FONDAMENTALI.

Illegittima e autoritaria l'ipotesi di consegnare lo sciopero, che è un diritto individuale sancito dalla Costituzione, alla disponibilità gestionale di sindacati che rappresentino il 50% dei lavoratori; assurdo perché in molte aziende la sindacalizzazione non arriva neanche al 50%. Nonché il referendum preventivo che tende a dilazionare e snaturare l'azione di sciopero, già oggi estremamente contrastata dalle limitazioni della Commissione di Garanzia e dai ripetuti divieti del governo. Altrettanto improponibile è l'adesione preventiva allo sciopero, un non senso giuridico che prevederebbe l'impossibilità del singolo di poter mutare il proprio atteggiamento rispetto ad un'azione sindacale indetta. Inaccettabile infine la forma di lotta virtuale che di fatto elimina il diritto di sciopero ed assegna alle parti la capacità/volontà di individuare la “penale” per l'azienda in caso di “sciopero lavorato”, mentre ai lavoratori si ritira l'intera giornata di lavoro: quindi la perdita secca della giornata per il lavoratore ed una impercettibile riduzione dei profitti per l'azienda.

Contro questo ennesimo tentativo di eliminare il diritto di sciopero rispondiamo con la mobilitazione immediata contro governo e padroni, cisl, uil e ugl e finalizzando a questo obbiettivo gli scioperi già programmati a partire da quello per il trasporto aereo del 4 marzo.

Il sindacalismo di base ha indetto una manifestazione nazionale a Roma il 28 marzo e uno sciopero generale per il 23 aprile anche per difendere il diritto di sciopero e la democrazia sindacale

11 dicembre 2008

12 dicembre 2008 Sciopero generale








Dopo il grande successo dello sciopero generale e l'enorme numero di manifestanti in piazza il 17 ottobre scorso (500 mila alla manifestazione nazionale di Roma, più altrettanti distribuiti in altre 35 manifestazioni territoriali), CUB, Cobas e SdL intercategoriale, le organizzazioni di base che hanno stipulato il Patto di Consultazione Permanente, hanno indetto lo Sciopero generale di tutte le categorie per l'intera giornata del 12 dicembre, per esprimere la più ampia protesta di lavoratrici e lavoratori contro la Finanziaria e l'intera politica economica e sociale del governo Berlusconi.

La data de 12/12 risponde positivamente alla corale richiesta proveniente dall'intero popolo della scuola pubblica (studenti, docenti, Ata, ricercatori, genitori e cittadini in difesa della scuola) per uno sciopero generale che sappia raccogliere la spinta del possente movimento in difesa della Scuola ed Università pubbliche incessantemente mobilitato.
Non pagheremo la vostra crisi!
Mentre ingrassano i pescecani della finanza, tagliano salari, pensioni, scuola, sanità e servizi sociali! Padroni e potere finanziario, hanno da anni scatenato una guerra contro lavoratori e ceti popolari imponendo, complici governo e cgil-cisl-uil, bassi salari, precarietà, meno diritti.
  • contro la Finanziaria, i tagli e la privatizzazione di scuola e Università,
  • per la cancellazione della legge 133 e della 169 (ex-decreto Gelmini),
  • per usare il denaro pubblico per forti aumenti salariali e pensionistici,
  • per scuola, sanità e servizi sociali e non per salvare banche fraudolente e speculatori,
  • contro la precarietà e per l'abolizione delle leggi Treu e 30,
  • per la sicurezza nei posti di lavoro,
  • per la difesa del diritto di sciopero e il recupero dei diritti sindacali sequestrati dai sindacati concertativi.

Uniti nella Lotta per Vincere

La giornata del 12 dicembre si manifesterà a livello regionale e provinciale, uniti con le mobilitazioni degli studenti e del popolo della scuola pubblica che sarà in piazza in tutta Italia.

MANIFESTAZIONE A MILANO
L.GO CAIROLI (MM1) - ORE 9.30

27 novembre 2008

08 novembre 2008

ALITALIA, IL 25 NOVEMBRE SCIOPERO FRONTE DEL NO E CUB

ROMA - Anche Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl aderiscono allo sciopero di 24 ore del 25 novembre prossimo proclamato dalla Cub. Lo hanno reso noto le cinque sigle del 'fronte del no' alle intese del 31 ottobre scorso con Cai sui contratti e i criteri di selezione del personale, sottoscritte da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti.

Alitalia: un banco di prova per tutti i lavoratori

Il Patto di Consultazione SdL intercategoriale, Cub e Confederazione Cobas sulla vertenza Alitalia.
SdL intercategoriale, CUB e Confederazione Cobas esprimono la massima preoccupazione per come si sta sviluppando la vertenza Alitalia/Cai e per le ripercussioni che essa avrà sui lavoratori interessati e sull'intero mondo del lavoro......