Visualizzazione post con etichetta NOKIA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta NOKIA. Mostra tutti i post

07 maggio 2009

Nokia Siemens Networks Italia (NSNI): un’ora di sciopero con ampia adesione e cortei a Cassina de’ Pecchi e Cinisello Balsamo

Lo sciopero oggi 7 maggio ’09 di un‘ora dalle 10,30 alle 11,30 del gruppo Nokia ha visto una partecipazione eccezionale e circa trecento lavoratori e lavoratrici hanno percorso in corteo la strada padana fino al comune di Cassina de’ Pecchi e MM2.

Al corteo hanno partecipato sindaci e rappresentanti dei comuni di Cassina de’ Pecchi, Cernusco Sul Naviglio, Carugate e Trezzo sull’Adda.
E in contemporanea dalla sede di Cinisello Balsamo il corteo con altri 300 lavoratori si muoveva fino all’incrocio con l’ospedale Bassini.
Lo sciopero dei lavoratori Nokia punta a respingere il piano della casa madre che smantella la ricerca e lo sviluppo degli apparati per telefonini GSM di nuova generazione e vuole svuotare pian piano il settore della ricerca Ponti Radio (Cassina de Pecchi).
La Nokia si vuole tenere il mercato Italiano, i finanziamenti e i profitti derivanti dallo sviluppo della banda larga ma distrugge il patrimonio professionale e tecnologico anche quando è tra i più avanzati del mondo. Sono a rischio l’occupazione di Cinisello B. oltre 600 ricercatori dipendenti e circa 250 consulenti.
A Cassina de’ Pecchi la produzione è finita nella mani di Jabil ed ora sono in cassa integrazione (per il magazzino in mano a Ceva Logistics ferie… fino a quando visto che non hanno i tradizionali ammortizzatori come la cassa integrazione ordinaria??).
Il sito di Cassina de’ Pecchi continua a subire svuotamenti e recentemente sono presenti lavoratori del Vietnam per assorbire competenze… che poi renderanno il doppione italiano più costoso. Le multinazionali continuano una politica di licenziamento e di smantellamento con il trasferimento all’estero della produzione verso i paesi a basso costo di manodopera mentre la casa madre si prende i progetti e la ricerca più avanzata.
La presenza di Nokia ha ridotto la occupazione dai 3.000 dipendenti agli attuali 1.700 (con i licenziamenti volontari ma sempre licenziamenti sono).
I posti persi non potranno essere rioccupati dai giovani che vengono privati del futuro per colpa di una politica scellerata della Nokia e si perdono nel paese competenze e capacità tecnologiche che non sarà facile ricostruire.
Al governo chiediamo di riprendere il tavolo del confronto per imporre il rispetto degli impegni e il mantenimento della occupazione in caso contrario venga chiesto a Nokia di restituire i finanziamenti che hanno ottenuto loro e chi prima di loro (Siemens) si sono intascati.
Per contrastare questo disegno di Nokia crediamo sia utile tentare il coinvolgimento non solo delle istituzioni ma cercare nella società, all’università, tra i giovani e a tutti i livelli la possibilità di costruire una campagna che faccia vedere la vera faccia della Nokia.
Si tratta di continuare la lotta e di definire una vertenza vera e propria contro il piano di Nokia.
Invitiamo ad utilizzare tutti i momenti che la direzione convocherà per dimostrare la contrarietà dei lavoratori e delle lavoratrici.

04 ottobre 2008

Nokia Siemens Network Cassina de’ Pecchi: Dalle esternalizzazioni ad ogni rinnovo di appalto le multinazionali risparmiano sulla pelle dei lavoratori.

Posti di lavoro in periocolo e licenziamenti negli appalti di Nokia Siemens Network a Cassina de’ Pecchi.
Dalle esternalizzazioni ad ogni rinnovo di appalto le multinazionali risparmiano sulla pelle dei lavoratori.
Come spiegare altrimenti i fatti??

A fine settembre sono scaduti i contratti di appalto:
- nel contratto di pulizia la nuova azienda dimentica alcuni lavoratori e propone un taglio di ore e di salario. Lunedì incontro per tentare di risolvere e definire lettere di assunzioni a pari condizioni;
- con la manutenzione a gestione H.R. Servizi Integrati (cooperativa del consorzio Viesse con sede a Velate – Mi) i dieci lavoratori vengono coinvolti con altri 25 in una procedura di licenziamenti collettivi (35 totale).
- per la parte di manovalanza anche qui ad alcuni dipendenti viene impedito l’ingresso e perdono il posto.

I lavoratori del gruppo Viesse cooperativa H. R. sono messi male anche perché sono senza lavoro davanti ai cancelli da mercoledì primo ottobre.
La Siemens prima e ora Nokia Siemens Network sono corresponsabili, così dice la legge sugli appalti, in solido del rispetto dei diritti: la ditta H.R. dal 29 settembre è in liquidazione e si dice che non abbia pagato i contributi pensionistici….
Non penseranno mica di farla franca con un fallimento e scaricare il TFR dei lavoratori sul fondo di garanzia presso l’Inps??

Siemens ha dato via i lavoratori con la dote del TFR e nella via Crucis dalla Policarbo alla Cofatech e alla cooperativa H. R. del gruppo Viesse non si può essere volatilizzato.. ed in ogni caso chi doveva chiedere e controllare il versamento dei contributi erano prima Siemens e ora Nokia Siemens Networks quindi loro devono garantire il corrispettivo.

E’ ora di finirla che ad ogni fine appalto chi della casa madre tratta i rinnovi li tratti al ribasso perché così si rende corresponsabile del taglio di organico e/o di licenziamenti.
La Flmuniti-Cub sostiene le ragioni dei lavoratori, chiede ai vertici di Nokia di ripristinare posti di lavoro a parità di condizioni di salario e di orario per chi era nel sito di Cassina de’ Pecchi e di chiarire la sua corresponsabilità sul dovuto e sul TFR.
Il sindacato CUB ha chiesto al gruppo Viesse (cooperativa H.R.) un incontro per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti.

21 settembre 2007

Nokia di Cassina de’ Pecchi: No alla P.S. che fa il contropicchetto per impedire ai lavoratori di uscire dalla fabbrica.

La Forza Pubblica interviene nelle lotte Nokia Siemens Network di Cassina de’ Pecchi e impedisce al corteo dei lavoratori di uscire dai cancelli durante l’ora di sciopero decisa per affiggere sulla Strada Padana Superiore lo striscione:

Nokia leader mondiale dei telefonini
chiude le fabbriche e rapina le tecnologie.

Nell’ambito delle iniziative di lotta contro la esternalizazzione avviata il 12 settembre e dei previsti licenziamenti oggi dalle 10,30 i lavoratori in sciopero si sono avviati alla portineria ma sono stati fermati da tre cellulari della P.S. e solo dopo varie discussioni è stata fatta uscire “sotto scorta” una delegazione che ha affisso lo striscione.

Il sindacato FLMUniti-CUB protesta contro l’intervento della forza pubblica che intimidisce e vuole evitare e depotenziare le lotte dei lavoratori.

FLMUniti-CUB chiede alle istituzioni e al governo un intervento affinché si affronti positivamente la vertenza evitando l’intervento improprio della forza pubblica nelle lotte.
FLMUniti - CUB
Sede di zona: Cassina de' Pecchi
via Marconi 38 tel 02 95341107
fax 0295288938 20131