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09 marzo 2010

COLLEGATO LAVORO, LA LEGGE PER AGGIRARE L’ART. 18: VENERDI’ 12 MARZO 2010 SCIOPERO GENERALE PER VARESE E PROVINCIA


Approvato il D.Ls 1167 “Collegato Lavoro”, la legge per aggirare l’art. 18 dello statuto dei lavoratori sul licenziamento senza giusta causa, si smantellano le fondamentali tutele dei lavoratori.

La Legge “Collegato Lavoro” garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti.
Particolarmente garantite le aziende che fanno ricorso massiccio allo sfruttamento del lavoro precario.
Diventa legge la possibilità di derogare ai CCNL, “certificando”, tramite commissioni, i contratti individuali contenenti clausole peggiorative: viene limitata la giurisdizione del giudice e si incentiva il ricorso all’arbitrato.

La trappola del dl. 1167. Esso prevede (art. 33, comma 9) che al momento di sottoscrivere un contratto di lavoro davanti a una delle tante commissioni locali cui è attribuito il compito di certificare se il contratto stesso definisce un'occupazione alle dipendenze oppure un lavoro autonomo (tipo collaboratore a progetto), di durata determinata oppure indeterminata e altre condizioni, il lavoratore deve compiere una scelta drastica:

il lavoratore deve aderire, o rifiutare, un compromesso con il quale s' impegna, nel caso sorgano future controversie di lavoro, a rinunciare al ricorso al giudice a favore di una procedura di arbitrato o di conciliazione, dei quali, stante lo squilibrio socio-economico che sussiste tra le due parti, si può agevolmente prevedere l'esito tanto che la Corte costituzionale si è più volte pronunciata contro il ricorso all'arbitrato nelle controversie di lavoro.


Stante questo dispositivo introdotto dal dl. 1167, il ricorso alla giustizia del lavoro diventerà un lussuoso rischio che pochi lavoratori potranno permettersi. In ogni caso il lavoratore che volesse correre il rischio, troverà un giudice con le mani legate. Questo perché, al potenziamento dell'arbitrato fa riscontro il depotenziamento del giudice. Difatti l'art. 32 (commi 1 e 2) del disegno stesso statuisce che il giudice, a fronte di una controversia di lavoro, deve limitarsi unicamente a stabilire se il contratto tra il datore di lavoro e il lavoratore sia stato stipulato in forma legittima o no. La nuova legge gli vieta espressamente di intervenire in merito a valutazioni tecniche, organizzative e produttive. In tal modo la possibilità per il giudice di esercitare giustizia, e per il lavoratore di ottenerla, è definitivamente ostacolata.

  • Contro questo ulteriore attacco ai lavoratori
  • Per difendere l’art. 18 dello statuto dei lavoratori
  • Per la libertà sindacale

VENERDI’ 12 MARZO 2010
VARESE E PROVINCIA
SCIOPERO GENERALE
DI 4 ORE AL MATTINO
(ULTIME 4 ORE PER I TURNISTI)
INDUSTRIA – COMMERCIO - SERVIZI
CON PRESIDIO ALLA PREFETTURA
DI VARESE ALLE ORE 9,00

07 febbraio 2010

Un attacco devastante ai diritti dei lavoratori

Approvata dalla Camera la Proposta di Legge “Collegato Lavoro” ora passa al Senato

Il Disegno di Legge “Collegato Lavoro” garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti. Particolarmente garantite le aziende che fanno ricorso massiccio allo sfruttamento del lavoro precario.

Diventerebbe legge la possibilità di derogare ai CCNL, “certificando”, tramite commissioni, i contratti individuali contenenti clausole peggiorative: viene limitata la giurisdizione del giudice e si incentiva il ricorso all’arbitrato.

Certificazione dei contratti e arbitrato: vi è la possibilità di assumere lavoratori con il ricatto di sottoscrivere un contratto individuale “certificato”, dove si certifica la “libera volontà” del lavoratore di accettare deroghe peggiorative a norme di legge e di contratto collettivo, e dove il lavoratore rinuncia preventivamente, in caso di controversia o licenziamento, ad andare davanti al magistrato (rinunciando alla piena tutela delle leggi): in questo caso, il giudice viene sostituito da un collegio arbitrale che può decidere a prescindere dalle leggi e dai contratti collettivi; massima discrezionalità, da parte del collegio arbitrale, nei casi di vertenza per i lavoratori assunti con contratti precari e atipici (determinati, cocopro ecc…).

Processo del lavoro: il giudice non può entrare nel merito delle scelte organizzative e produttive poste dal datore di lavoro, non può più contestare la sostanza, le ragioni più o meno giuste delle scelte dell’azienda, ma deve limitarsi alla verifica dei requisiti formali delle azioni aziendali: questo limite si rafforza soprattutto nei casi di contratti di lavoro “certificati”, dove in giudice non può contestare le deroghe peggiorative contenute negli accordi individuali; abolito l’obbligo del tentativo di conciliazione prima del ricorso al giudice.

Licenziamenti: il giudice, nelle cause di licenziamento, deve “tener conto” di quanto stabilito nei contratti individuali e collettivi come motivi di licenziamento per “giusta causa” o “giustificato motivo”, deve considerare, più che il diritto, la situazione dell’azienda, la situazione del mercato del lavoro, il comportamento del lavoratore negli anni, ecc; tramite i contratti “certificati” si possono certificare e rendere legali motivi aggiuntivi (non previsti dalla legge e dai contratti collettivi) per licenziare liberamente il lavoratore.

Impugnazione dei licenziamenti: per i licenziamenti invalidi o inefficaci, per i contratti a tempo determinato, contratti cococo e a progetto, per i lavoratori coinvolti nei trasferimenti di ramo d’azienda, per i lavoratori che contestano forme di intermediazione del rapporto di lavoro (appalti e somministrazione), a tutti questi è introdotta, per i tempi dell’impugnazione, la prescrizione di 60 giorni a cui deve seguire, pena nullità dell’impugnazione, il ricorso o la richiesta di conciliazione entro i successivi 180 giorni. La nuova procedura ha effetto retroattivo.

Risarcimento per lavoratori a termine irregolari: nei casi di conversione del contratto a tempo determinato, il risarcimento onnicomprensivo è limitato tra 2,5 e 12 mensilità, il risarcimento può essere ridotto alla metà se nel CCNL di riferimento è prevista una qualsivoglia procedura o graduatoria di stabilizzazione. La norma ha effetto retroattivo.
Risarcimento per i contratti di collaborazione irregolari: il datore di lavoro che, entro il 30.09.2008, abbia fatto una qualsiasi offerta di assunzione al lavoratore in collaborazione, è tenuto unicamente a un indennizzo limitato tra 2,5 e 6 mensilità.

Attività usuranti: per salvaguardare i “conti pubblici” si introduce tra gli aventi diritto una ulteriore selezione per l’accesso alla pensione dei lavoratori esposti ad attività usuranti (graduatoria in base ai contributi versati).

Riforma degli ammortizzatori sociali: già “pagata” con l’ultima contro-riforma previdenziale, il tempo concesso al Governo, per attuare la riforma, slitta di 24 mesi.

Riordino enti previdenziali: delega al Governo per semplificare, snellire gli enti previdenziali, con un rafforzamento delle competenze dei Ministeri del Lavoro e della Sanità sugli stessi enti.

Riordino della normativa sui congedi e permessi di lavoro: a costo zero si prevede una stretta sulle norme che regolano la materia, compresi i premessi per handicap già in parte resi operativi.

Mobilità ed esuberi dei dipendenti pubblici: le procedure di messa in mobilità e di esubero dei dipendenti pubblici si estendono anche nei casi di trasferimento delle competenze dalla Stato agli enti locali o in caso di esternalizzazione dei servizi.

Part time per i dipendenti pubblici: le amministrazioni possono revocare la concessione della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale già adottati.

Aspettativa per i dipendenti pubblici: a richiesta possono essere collocati in aspettativa, senza assegni e senza decorrenza dell'anzianità di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, ora anche per avviare attività professionali e imprenditoriali.

Apprendistato: l’obbligo scolastico può essere assolto lavorando, già dall’età di 15 anni, con contratti di apprendistato.

Assenze per malattia: obbligo di trasmissione telematica e di rilascio del certificato di malattia esclusivamente dal medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale (è esplicitamente previsto il licenziamento se la mancanza è reiterata).

Lavoro interinale: estensione dei soggetti autorizzati all’attività di intermediazione di mano d’opera: associazioni, enti bilaterali, e anche gestori di siti internet.

Contratti di prestazione occasionale: estensione dei mini cococo per i servizi di “badantato” per 240 ore all’anno solare.

Sanzioni: modifica delle sanzioni previste per il lavoro in nero, sulle infrazioni sull’orario di lavoro, previste deroghe contrattuali a livello territoriale e aziendale.

Insieme alla norme già approvate in Finanziaria (Legge 191/2009) che hanno reintrodotto il lavoro in affitto a tempo indeterminato (staff leasing) ed esteso l’utilizzo dei “buoni lavoro”, siamo di fronte al peggior attacco di diritti dei lavoratori dopo il “Pacchetto Treu” e la Legge 30: non staremo a guardare, sin da ora proclamiamo lo stato di agitazione e la mobilitazione generale.

14 gennaio 2010

Attivo delegati CUB/RdB-SdL Int. Varese 18 dicembre 2009

Ordine del Giorno
Il nuovo sindacato unitario nascerà molto probabilmente in primavera 2010 dalla fusione tra SdL e RdB a cui si aggiunge una parte della Cub tra cui la CUB di Varese, a Varese dobbiamo preparare il terreno per arrivare all’appuntamento del nuovo soggetto con la consapevolezza di lavorare insieme ad SdL e RdB condividendone i principi, gli scopi e gli obiettivi, per fare ciò è necessario sfruttare tutto il tempo che rimane per iniziare a collaborare nelle iniziative e nelle lotte, fianco a fianco, per evitare errori che, nel recente passato, ci hanno creato delle situazioni da cui non è stato facile uscire.
L’attivo dei delegati riunito a Varese nella sede di via de Cristoforis 5, il giorno Venerdì 18 dicembre 2009 propone di avviare fin da subito un’attività congiunta tra SdL RdB e CUB della nostra provincia con iniziative sintetizzate in 5 punti:

1. istituire una commissione congiunta tra CUB/RdB e SdL Int. della provincia di Varese composta di almeno due componenti per ogni organizzazione sindacale, allo scopo di armonizzare le tre organizzazioni in previsione dell’unificazione prevista per il 2010;

2. avviare delle iniziative sul territorio della provincia per fare fronte comune contro la crisi che, anche a Varese, sta producendo licenziamenti e cassa integrazione;

3. intensificare la propaganda al nuovo progetto di unificazione, coinvolgendo maggiormente i mass-media locali;

4. coinvolgere nelle iniziative nella nostra provincia anche Confederazione Cobas e Slai Cobas oltre che gli altri sindacati di base presenti sul territorio;

5. invitare il Comitato costituente del nuovo soggetto a velocizzare, per quanto possibile, la costruzione del nuovo soggetto sindacale di base o in ogni caso arrivare a maggio 2010 con una struttura condivisa onde evitare ulteriori slittamenti sulla data di unificazione.

Approvato all’unanimità dall’attivo dei delegati

Le segreterie di CUB, RdB e SdL Int. prendono atto di quanto deciso dai delegati e si attivano per dare seguito alle decisioni prese.

Le segreterie
CUB/RdB/SdL Int. di Varese e Provincia

23 dicembre 2009

Sindacati di base: è alleanza

20 dicembre 2009 - La Provincia di Varese

sdl e cubSindacati di base: è alleanza
Varese - (a. a.) «Uniti per affrontare la crisi». E' la scelta che fanno i sindacati di base Sdl e Cub per rafforzare la lotta. Presentato nella sede Sdl di Busto il percorso che porterà entro la primavera alla nascita di «un nuovo sindacato di base di massa», anche sul nostro territorio, attraverso la fusione. Un percorso che, dopo essere stato lanciato con il patto di base che comprendeva anche i Cobas, entra nel vivo: ieri a Varese il primo attivo con i delegati Cub e Sdl, a gennaio le assemblee con i lavoratori, da marzo i congressi. L'obiettivo è «stravolgere il panorama sindacale - spiega Marco Galli, Cub - unendo le forze a sinistra della Triplice per fare massa critica e tutelare meglio i lavoratori. Le aziende in crisi preferiscono le più moderate Cgil, Cisl e Uil, ma se uniamo le forze possiamo diventare il quarto sindacato più rappresentativo». «In aeroporto saremo il terzo sindacato» annuncia Luca Pistoia, segretario provinciale Sdl. Malpensa è uno dei terreni più complicati: «La nostra azione attraverso le vie legali è servita ad eliminare la precarietà» sottolinea Francesco Mainardi di Cub.

14 dicembre 2009

Noi non pagheremo la vostra crisi!

queste le proposte tese a sostenere i lavoratori ,i precari,i ceti popolari in generale di fronte al perdurare della crisi economica,condivise anche da numerose realtà sociali e politiche del territorio stralcio della mozione dell’assemblea tenutasi presso il CS vittoria il 29 novembre 2009

- blocco di tutti i licenziamenti, stabilizzazione delle varie tipologie di contratti precari, proroga della CIG ed estensione degli ammortizzatori sociali per la categorie non coperte;
- previsione di meccanismi penalizzanti in ipotesi di delocalizzazione;
- difesa del salario diretto e indiretto (ovvero blocco della privatizzazione di tutte le forme di prestazioni sociali) anche attraverso nuovi strumenti di reale adeguamento delle retribuzioni al costo della vita e di garanzia della sua continuità in caso di disoccupazione, nonché piena disponibilità del proprio TFR (compreso quello ceduto ai fondi “chiusi”);
- blocco dei canoni degli affitti e delle utenze (in particolare, elettricità e gas) per tutti i lavoratori e i precari che hanno perso il posto di lavoro e/o in cassa integrazione;
- istituzione di un’addizionale regionale per i redditi più alti e di una contribuzione straordinaria da parte delle imprese;
- inasprimento delle sanzioni per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e per lavoro “nero”;
- diritto al permesso di soggiorno per i migranti, anche in caso di licenziamento, sino al reperimento di nuova occupazione.


16 dicembre 2009 dalle ore 14
in concomitanza con la riunione del Consiglio Regionale
presidio davanti alle Regione Lombardia
via Filzi Milano
contro la crisi
unire le lotte generalizzare il conflitto

18 giugno 2009

SALUTE: Diritto o Business ? ASSEMBLEA PUBBLICA

La privatizzazione dei servizi sanitari in Lombardia e Provincia di Varese

L’introduzione nei primi anni novanta dei DRG per i ricoveri ospedalieri, il successivo taglio drastico dei posti letto negli ospedali pubblici a favore delle strutture private, la selvaggia esternalizzazione dei servizi sanitari territoriali e domiciliari, relegando in secondo piano la prevenzione, sta trasformando la sanità pubblica in una sanità privata finanziata con il denaro di tutti i cittadini.
Dalle drammatiche morti per il rogo nella camera iperbarica nella clinica Galeazzi di Milano, fino allo scandalo della “clinica degli orrori” alla Santa Rita di Milano, ne sono solo pochi esempi.


VENERDI’ 26 GIUGNO ALLE ORE 14,30
PRESSO IL SALONE DELLA COOPERATIVA COOPUF
In Via De Cristoforis n.5 – Varese

INTERVERRANNO:

Nicoletta Pirotta , esperta sanità
coadiutrice del Libro “IL DIRITTO ALLA SALUTE”

Federico Pagan delegato RSU – Sindacato di Base – Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio
“Privatizzazioni dei Servizi Tecnico Economali”

Ivana Graglia delegata RSU – Sindacato di Base – ASL Provincia di Varese
“Esternalizzazione dei Servizi Sanitari Territoriali”


ALLE ORE 17.00
PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA DI VARESE
PER PRESENTARE LE RAGIONI DELLO
SCIOPERO NAZIONALE
DEL 3 LUGLIO 2009
DEL SETTORE SANITA’
INDETTO PER TUTTA LA GIORNATA
DAL SINDACALISMO DI BASE PER
TUTELARE I DIRITTI DEI LAVORATORI
E LAVORATRICI E RIAFFERMARE
IL DIRITTO ALLA SALUTE PER TUTTI


LETTERA APERTA AGLI UTENTI
DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

IL 3 LUGLIO 2009 SIAMO COSTRETTI A SCIOPERARE

· PER DIFENDERE DIRITTI ( al lavoro, alla salute, all’assistenza ) contro i tagli che chiudono servizi sanitari, posti letto, ambulatori, senza sostituirli con niente, abbandonando i cittadini in n territorio sempre più sprovvisto di strutture sanitarie. Le file interminabili ai pronto soccorso, le liste di attesa senza vergogna, le acrobazie per avere un posto letto, le dimissioni senza essere guariti, la tassa sulle prestazioni a pagamento, perché quelle funzionano sempre, sono il risultato delle scelte di chi dice che vuole migliorare il servizio. Allo stesso tempo non si fa nulla per prevenire gli scandali, le truffe, gli appalti poco trasparenti, le tangenti, le clientele, che tutte insieme sono la vera causa del deficit sanitario in ogni regione, nessuna esclusa.

· PER DIFENDERE IL SALARIO che ci viene negato dai contratti farsa che vengono sottoscritti e ci costringono e recuperarlo con straordinari, prestazioni aggiuntive, saltando i riposi e le ferie, tutto a scapito della qualità dell’assistenza che eroghiamo perché anche noi abbiamo un limite naturale nella stanchezza.

· CONTRO LE POLITICHE GOVERNATIVE E REGIONALI che vogliono trasformare in azienda il sistema, trasformando in guadagni l’assistenza e il diritto alla salute, trasformando in merce i corpi e le malattie dei cittadini.

SANITA’ TRASPARENTE, PERSONALE SUFFICIENTE, SERVIZI SANITARI EFFICIENTI E SOPRATTUTTO PRESENTI, SONO DA SEMPRE IL NOSTRO OBIETTIVO PRIMARIO.

Il 3 luglio scioperiamo, ma saranno garantiti i servizi perché non lasciamo mai soli i degenti e gli utenti che si rivolgono alle strutture sanitarie, per far questo rinunciamo anche all’esercizio del diritto di sciopero. Quand’è che gli amministratori rinunceranno a coprirci di incapacità, malafede e malaffare ?

Nonostante la nostra disponibilità potranno esserci sicuramente dei disagi, ma dobbiamo far sentire la nostra voce, se lo facciamo tutti insieme, voi e noi, la voce sarà più forte e potrà diventare vento che spazza via mala gestione e malaffare e ci ridà una sanità dignitosa.

IL 3 LUGLIO, TUTTI INSIEME PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

06 maggio 2009

E’ partita una nuova sfida per le 11 centraliniste precarie licenziate a settembre 2008 dall’Ospedale di Legnano.

NASCE TELEFONO PRECARIO:
le 11 precarie di legnano e la loro nuova iniziativa
"Non sappiamo se la nostra iniziativa susciterà lo stesso interesse della strip conference – le donne fanno parlare di loro solo quando mettono in gioco i propri corpi, quando si spogliano dichiara Anna una delle donne.
Stavolta non ci spoglieremo, ma metteremo in gioco la nostra intelligenza precaria non venderemo prodotti ne faremo assistenza per marchi o ditte privete.
Da una parte all'altra del filo telefonico precari nella vita e nel lavoro, con un'unico obbiettivo, ridare dignità a chi la perde ogni giorno con contratti non degni, dando informazioni e consulenza legale e sindacale, con noi, avvocati e sindacalisti studieremo le forme di rappresentanza e di difesa sindacale, ma anche lotte e piattaforme rivendicative sia nei luoghi di lavoro che nei territori.

03 maggio 2009

riqualificazione dell’Ospedale Civile di Legnano

La domanda di salute e di prestazioni sanitarie è in continuo aumento nella popolazione, in un contesto in cui da un lato gli ospedali vengono qualificati come “strutture per acuti ad alta intensità di cure”, con conseguente riduzione di posti letto per la patologia cronico - riabilitativa, e dall’altro non emergono ancora sistematicamente sul territorio soluzioni di degenza alternative, soprattutto per la fascia degli anziani e degli individui affetti da patologie croniche invalidanti. Il vecchio ospedale, dunque, secondo i sindacati potrebbe sopperire a questa mancanza mentre il nuovo ospedale tratterebbe solo gli acuti e i grandi interventi. Quotidianamente al Civile di Legnano si rivolgono persone di ogni fascia d’età non solo per beneficiare di una o più prestazioni sanitarie, bensì come punto di riferimento per il soddisfacimento di bisogni, che spesso non è possibile soddisfare.

Nella città di Legnano la maggior parte dei Consultori sono stati chiusi, il CPS “potrebbe” seguire a breve la stessa sorte, gli anziani e i grandi anziani al proprio domicilio possono beneficiare di un’assistenza integrata a “part-time”, le strutture di lunga degenza e di riabilitazione distano spesso lontano e sovente sono care e a carico dell’utente, non esiste su territorio un ambulatorio infermieristico pubblico per prestazioni sanitarie quali rimozione punti di sutura, rinnovo medicazioni, esecuzioni di terapie intramuscolari, sostituzione cateteri vescicali. I cittadini si devono rivolgere alle farmacie, a conoscenti, a personale infermieristico o meno dietro compenso.

«Riteniamo che la struttura del vecchio Civile debba e possa trasformarsi in un punto di riferimento vero per i cittadini dell’hinterland legnanese, - spiegano le organizzazioni sindacali - la popolazione ha bisogno di un Consultorio Familiare, di una Guardia Medica con sala visita preposta, di un Centro Stomatologico aperto 24/24, di un Ambulatorio Infermieristico e di un Ambulatorio Stranieri, di un Centro di Riabilitazione, di un reparto di lunga degenza, di un percorso psichiatrico per ridurre i ricoveri coatti, di un Centro che li accolga, che li riabiliti con attività educative, di un Centro di Ascolto per i minori, senza tralasciare la diagnostica per immagini pubblica (radiologia, TAC, RMN), di un Servizio di Farmacia interno/esterno con produzione di prodotti galenici».

02 aprile 2009

Comune di Milano: 6 Aprile 2009. Sciopero di 2 ore e Presidio

Lottiamo tutti assieme:

Per una progressione orizzontale per tutti i lavoratori dell’ente;

Contro la progressiva privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi (Case di Riposo, Servizi funebri, Scuole civiche, Musei);

Per la stabilizzazione del personale precario e una politica di nuove assunzioni per far fronte alle necessità dei servizi;

Per soluzione delle vertenze aperte in numerosi settori dell’ente (Polizia locale, Scuole dell’infanzia, N.U.I.R., Biblioteche).

Sciopero Generale

ultime due ore dell’orario di lavoro

presidio davanti Palazzo Marino

dalle ore 15.30

17 marzo 2009

RdB cub e Sdl Int. Alto Milanese dichiarano lo stato di agitazione del personale dell'ospedale di Legnano

RdB cub e il Sindacato dei lavoratori Sdl Alto Milanese dichiarano lo stato di agitazione del personale dell'ospedale di Legnano per l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione, riservandosi la proclamazione dello sciopero, affinché l’Amministrazione, attraverso gli uffici preposti, saldi in tempi brevi le quote relative alle Risorse Aggiuntive Regionali 2008, come previsto dalla legge. In particolare i sindacati denunciano che, nelle competenze del mese di giugno 2008, ai dipendenti è stata erogata una quota d’acconto pari a circa il 50% di quanto stabilito “nell’intesa su risorse aggiuntive regionali 2008 per il personale del comparto sanità pubblica” datata 04.12.2007 a seguito di una successiva intesa regionale datata 28.05.2008 e di faticose, quanto estenuanti trattative tra l’Azienda e le parti sindacali (RSU e O.O.S.S. firmatarie di contratto).

14 marzo 2009

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO !! SABATO 28 MARZO I LAVORATORI DELLA SANITA’ CI SARANNO

I LAVORATORI DELLA SANITA’ E…
IL 28 MARZO

Il 28 marzo 2009 è indetta una manifestazione nazionale a Roma contro la politica governativa con una piattaforma rivendicativa che chiede diritti, salario, lavoro, dignità sociale, costruisce un primo momento di opposizione sociale.

La condizione lavorativa e di vita dei lavoratori della sanità è da troppo tempo ai limiti della sopportazione umana e a fronte di continui sacrifici personali, contrappone carichi di lavoro insopportabili, salari che vanno verso una riduzione non solo del potere di acquisto, dignità professionale e autonomia calpestate, servitù per profili come gli oss, schiavitù per gli infermieri, insicurezza per gli amministrativi, erosione del ruolo dei tecnici sanitari.

MA NON BASTA

Il governo si appresta a licenziare i precari aumentando la crisi di personale, ad allungare l’età pensionabile riducendo la pensione, modificare il contratto che non garantisce più salario e trattamento unico, consentendo il totale arbitrio delle aziende sanitarie nella gestione e la retribuzione dei lavoratori, frantumazione della categoria con contratti decentrati regionali e aziendali senza risorse e volti solo a aumentare la già totale flessibilità dei lavoratori

USCIAMO DAL GHETTO DEI PRESIDI SANITARI
E UNIAMOCI AGLI ALTRI LAVORATORI

CONTRO CHI VUOLE DISTRUGGERE I NOSTRI DIRITTTI, IL NOSTRO SALARIO, LA NOSTRA DIGNITA’, LA NOSTRA PENSIONE, LA NOSTRA SALUTE, IL NOSTRO FUTURO.
PER REGALARE SOLDI A BANCHE, INDUSTRIALI, AFFARISTI E FINANZIERI TRASFORMANDO LA NOSTRA VITA IN UN INVESTIMENTO A COSTO ZERO PER LORO.

CONTRO LA POLITICA GOVERNATIVA CHE FA DEI LAVORATORI PUBBLICI IL PROPRIO BANCOMAT, PER GRIDARE UNITI AL GOVERNO E AGLI AFFARISTI DI RIFERIMENTO CHE NOI ………………


NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO !!!

SABATO 28 MARZO
I LAVORATORI DELLA SANITA’
CI SARANNO

21 febbraio 2009

OSPEDALE LEGNANO: LE PRECARIE POSSONO ESSERE RIASSUNTE

Sospeso "sciopero del futuro" dopo incontro al Ministero della Funzione Pubblica
Una delegazione delle centraliniste precarie dell'Ospedale Civile di Legnano in "sciopero del futuro", che questa mattina hanno proseguito bendate la loro protesta davanti al Ministero della Funzione Pubblica, ha ottenuto un incontro con il responsabile del Relazioni Sindacali del Ministero, Dott. Eugenio Gallozzi, e con la Dott.ssa Maria Barilà dell'Ufficio per il Personale.

I due rappresentanti sono entrati in merito al quesito ricevuto dall'Azienda Ospedaliera di Legnano, ritenuto di carattere generale e non inerente allo specifico caso delle 11 centraliniste, ed hanno reso noto che esistono i requisiti di legge per la ripresa dell'attività da parte delle lavoratrici. Contestualmente hanno fissato per il prossimo 4 marzo un ulteriore incontro, al quale la RdB-CUB richiederà la presenza dei responsabili dell'Azienda Ospedaliera di Legnano.

Dalle ore 14.00 le lavoratrici hanno pertanto deciso di togliersi le bende, ed hanno stabilito di riunirsi lunedì 23 per sollecitare l'azienda Ospedaliera alla formulazione presso il Ministero di un quesito specifico sul loro caso e per decidere le nuove iniziative.

Roma, 19 febbraio 2009

18 febbraio 2009

LEGNANO: DOPO LO STRIP, LE EX CENTRALINISTE DELL'OSPEDALE PROTESTANO BENDATE

Dopo lo strip, la benda sugli occhi.
Non stiamo parlando di qualche fantasia erotica, bensì delle plateali forme di protesta delle ex centraliniste dell’ospedale di Legnano che dopo il successone mediatico del loro soft spogliarello su You Tube, questo pomeriggio 17 febbraio sono tornate alla carica con una nuova singolare manifestazione, messa in scena davanti ai cancelli del nosocomio cittadino.
Benda sugli occhi e cartelli in mano con scritto a caratteri cubitali “rimaniamo bendate perché non c’è nulla da vedere”, le dieci centraliniste (l’undicesima ha trovato lavoro) lanceranno su Facebook la loro nuova singolare protesta battezzata lo “sciopero del futuro”.
Abbiamo presidiato e incontrato tutte le istituzioni locali, ma nessuna ha voluto risolvere il nostro problema - racconta Ornella Cameran, responsabile della RdB-Cub, che sin dal principio ha sostenuto la vertenza delle centraliniste.

28 dicembre 2008

CONTRO LA PULIZIA ETNICA E IL TERRORISMO DI STATO ISRAELIANO, FERMIAMO IL MASSACRO DI GAZA!

E’ partito sabato mattina l’attacco dell’esercito di occupazione israeliano sulla inerme popolazione civile palestinese già stremata da un lungo embargo che ha reso insufficienti e privi di strumenti adeguati gli ospedali della Striscia di Gaza. A poche ore dai primi raid aerei israeliani sulla Striscia si contano già 155 morti e 270 feriti gravissimi, un bilancio destinato purtroppo a crescere. Tra le vittime, dicono i mezzi d’informazione ufficiale, tante donne e tanti bambini, i cui corpi stanno arrivando a brandelli negli ospedali; secondo le fonti sanitarie di Gaza occorrerà trasferire i feriti più gravi in Egitto e non c’è un sufficiente numero di elicotteri per trasportarli.

24 ottobre 2008

STATALI: RDB RESPINGE PROTOCOLLO DEL GOVERNO

La RdB-CUB ha respinto il documento proposto dal Ministro Brunetta, sia per quanto attiene il tentativo di introdurre surrettiziamente nel Pubblico Impiego la stessa modifica del modello contrattuale che ha fin qui ottenuto l’avallo di Cisl, Uil e Confindustria inserendo così nuovi elementi di pesante frizione e divisione nel campo sindacale, sia per la parte strettamente contrattuale. Il documento infatti conferma gli irrisori stanziamenti previsti in Finanziaria, con la sola vacanza contrattuale di 8-10 Euro lordi medi mensili per il 2008, fino a raggiungere l’iperbolica cifra media lorda di 60 Euro in busta paga a fine 2009, ed ulteriori 10 Euro destinati alla lotteria del salario accessorio.

02 ottobre 2008

Rdb-Cub: massima solidarietà a Emmanuel Foster, picchiato da chi avrebbe il compito di tutelare l’incolumità di tutti i cittadini.

RdB CUB Parma solidale con Emanuel e chiede verifica

Esprimiamo lo sdegno e la rabbia verso l’ennesimo episodio di vergognosa intolleranza e xenofobia avvenuto in una città che ha un passato di lotta per i diritti civili e per le libertà.
Non è il primo episodio che vede “squadre” di Polizia Municipale intervenire con modalità illegittime ed apertamente in contrasto con la deontologia professionale, l’umanità e la stessa legge.
Vogliamo solo ricordare il trattamento riservato qualche mese addietro alla ragazza nigeriana buttata per terra nelle celle dei vigili.

17 settembre 2008

L'ENNESIMA "RIFORMA" DELLA PREVIDENZA......

Nel silenzio generale, rotto dalle solite notizie dei pochi ben informati che piano piano si fanno strada tra i lavoratori e crescono come un tornado, il giorno 16 Giugno è stata presentata da autorevolissimi e numerosissimi parlamentari dell'attuale Maggioranza di Governo (chi lo ha votato sarà sempre più felice) una proposta di legge di modifica dell'attuale sistema previdenziale, con delega totale al Governo.
Visto che non abbiamo governi amici, abbiamo potuto appurare la notizia solo dopo aver ricevuto la comunicazione dell'Ufficio Rassegna Atti Parlamentari dell'INPDAP che ha pubblicato la proposta di "riforma del sistema previdenziale mediante delega al Governo per la revisione dei requisiti e del metodo di calcolo dei trattamenti di pensione" in P.E.