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07 dicembre 2009
SECONDAMANO: SINDACATI, SI' AD AMBROGINO NO A CIGS 70 DIPENDENTI

17 luglio 2009
Secondamano: partita la procedura dei licenziamenti collettivi per 76 lavoratori su 161

Ieri è partita la procedura dei licenziamenti collettivi per 76 lavoratori su 161.
Le RSU e le organizzazioni sindacali di Torino e Milano indicono
un’ora di sciopero con assemblea
domani giovedì 16 luglio 2009
dalle ore 11,30 alle 12,30
La partecipazione allo sciopero e alla assemblea possono essere un segnale importante per preparare al meglio il primo incontro che si terrà venerdì 17 presso la sede di Unione Grafici.
Invitiamo lavoratrici e lavoratori a partecipare allo sciopero.
RSU Editoriale Secondamano, Slc-Cgil e Cub Informazione Milano
24 novembre 2007
SECONDAMANO; CUB, NO A 67 LICENZIAMENTI
ANSA - MILANO, 23 NOV 2007-
La Cub-Informazione contesta i 67 licenziamenti su 250 dipendenti, a partire dal 2008, decisi dal management della storica testata di annunci per la compravendita 'Secondamano' in tutta Italia e chiede in alternativa contratti di solidarietà.
Il sindacato di base rende noto che la nuova proprietà, il gruppo norvegese Schibsted, ha deciso di ridurre 31 lavoratori a Milano sui 170 addetti, e a Torino (13 su 49), Genova (5 su 12) e a Bologna, Ferrara, Piacenza e Ravenna (18 su 18). Sono anche previsti "appalti all'esterno di alcune attività e la cessione di alcune testate (il Fé di Ferrara, il Rò di Rovigo e la Pulce di Ravenna) e l'abbandono della piazza di Bologna e della testata relativa".
"Il piano - sottolinea Angelo Pedrini di Cub-Informazione - prevede il taglio del 20% dei posti e del costo del lavoro con l'obiettivo entro due anni di tornare al profitto con due cifre.
Ma ciò che non convince è che si dà per scontato la riduzione del settore tradizionale cartaceo e si compromette il futuro di tutta la società e dell'occupazione complessiva.
Ancor oggi il settore cartaceo produce oltre il 90% del fatturato. Nessuno nega la necessità di sviluppare internet e l'on-line che però ad oggi non rende quasi niente".
Il sindacato denuncia anche che l'80% dell'occupazione è femminile e il 37% è a part-time.
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