Nuovo round a favore dei docenti precari nel contenzioso sul'inserimento nelle graduatorie provinciali a esaurimento. All'inizio di ottobre, il Tar del Lazio ordinò al ministero dell'Istruzione di inserire nelle graduatorie un centinaio di insegnanti supplenti "a pettine" - cioè sulla base del punteggio ottenuto - e non in coda. Adesso, lo stesso Tar ha accolto nuove richieste per inserire 7.000 docenti.Mentre, dunque, la maggioranza in Senato stringe i tempi per la conversione in legge entro il 24 novembre del Dl 134/09 salva-precari, che renderebbe inefficace l'ordinanza del 9 ottobre del Tar del Lazio che ha disposto il "commissariamento ad acta" del Miur se non verrà rispettato il principio dell'inserimento a pettine, altri giudici dello stesso Tar hanno confermato l'interpretazione avviando ulteriori 13 procedure di commissariamento nei confronti del ministero dell'Istruzione.
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08 novembre 2009
15 ottobre 2009
Tar a Gelmini, 30 giorni per precari o commissario
ROMA - Rischio commissariamento per il ministro Mariastella Gelmini se entro un mese non inserirà nelle graduatorie dei precari i punteggi 'a pettine' (rispettando cioé il singolo punteggio) invece che 'a coda'. Lo ha deciso il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso dell' Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione (Anief) di un centinaio di insegnanti precari. Una decisione che secondo le stime della Uil scuola potrebbe interessare fino a 150 mila precari.
18 settembre 2009
Tar Lazio: "L'alimentazione non può essere imposta"
L’alimentazione e l’idratazione forzata non possono essere imposte. A nessuno, né in stato cosciente, né incosciente, e anche se si trova in stato vegetativo un cittadino può esprimere, ex post, la propria volontà di interrompere terapie giudicate inutili. Volontà che possono essere ricostruite, per non discriminare tra pazienti che possono esprimere il loro consenso. Il Tar si rifà al «diritto di rango costituzionale della libertà personale», inviolabile secondo l’art. 13 della Costituzione.
16 novembre 2008
Norme disabili, fuori dalle gare le imprese non in regola

Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione terza quater, sentenza n. 9087/2008.
Inammissibile il ricorso di un’associazione temporanea di imprese priva del requisito.
Le imprese che partecipano alle gare ad evidenza pubblica devono essere in regola con le norme per il diritto al lavoro dei disabili. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha così dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un’associazione temporanea di imprese bancarie (ATI).
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