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09 marzo 2010

COLLEGATO LAVORO, LA LEGGE PER AGGIRARE L’ART. 18: VENERDI’ 12 MARZO 2010 SCIOPERO GENERALE PER VARESE E PROVINCIA


Approvato il D.Ls 1167 “Collegato Lavoro”, la legge per aggirare l’art. 18 dello statuto dei lavoratori sul licenziamento senza giusta causa, si smantellano le fondamentali tutele dei lavoratori.

La Legge “Collegato Lavoro” garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti.
Particolarmente garantite le aziende che fanno ricorso massiccio allo sfruttamento del lavoro precario.
Diventa legge la possibilità di derogare ai CCNL, “certificando”, tramite commissioni, i contratti individuali contenenti clausole peggiorative: viene limitata la giurisdizione del giudice e si incentiva il ricorso all’arbitrato.

La trappola del dl. 1167. Esso prevede (art. 33, comma 9) che al momento di sottoscrivere un contratto di lavoro davanti a una delle tante commissioni locali cui è attribuito il compito di certificare se il contratto stesso definisce un'occupazione alle dipendenze oppure un lavoro autonomo (tipo collaboratore a progetto), di durata determinata oppure indeterminata e altre condizioni, il lavoratore deve compiere una scelta drastica:

il lavoratore deve aderire, o rifiutare, un compromesso con il quale s' impegna, nel caso sorgano future controversie di lavoro, a rinunciare al ricorso al giudice a favore di una procedura di arbitrato o di conciliazione, dei quali, stante lo squilibrio socio-economico che sussiste tra le due parti, si può agevolmente prevedere l'esito tanto che la Corte costituzionale si è più volte pronunciata contro il ricorso all'arbitrato nelle controversie di lavoro.


Stante questo dispositivo introdotto dal dl. 1167, il ricorso alla giustizia del lavoro diventerà un lussuoso rischio che pochi lavoratori potranno permettersi. In ogni caso il lavoratore che volesse correre il rischio, troverà un giudice con le mani legate. Questo perché, al potenziamento dell'arbitrato fa riscontro il depotenziamento del giudice. Difatti l'art. 32 (commi 1 e 2) del disegno stesso statuisce che il giudice, a fronte di una controversia di lavoro, deve limitarsi unicamente a stabilire se il contratto tra il datore di lavoro e il lavoratore sia stato stipulato in forma legittima o no. La nuova legge gli vieta espressamente di intervenire in merito a valutazioni tecniche, organizzative e produttive. In tal modo la possibilità per il giudice di esercitare giustizia, e per il lavoratore di ottenerla, è definitivamente ostacolata.

  • Contro questo ulteriore attacco ai lavoratori
  • Per difendere l’art. 18 dello statuto dei lavoratori
  • Per la libertà sindacale

VENERDI’ 12 MARZO 2010
VARESE E PROVINCIA
SCIOPERO GENERALE
DI 4 ORE AL MATTINO
(ULTIME 4 ORE PER I TURNISTI)
INDUSTRIA – COMMERCIO - SERVIZI
CON PRESIDIO ALLA PREFETTURA
DI VARESE ALLE ORE 9,00

19 febbraio 2010

RSU GALLAZZI TRADATE: CUB/SDL 1° SINDACATO

Alle elezioni per il rinnovo delle RSU della Gallazzi, azienda chimica di Tradate, la lista Unitaria fatta da CUB di Varese e SDL Intercategoriale di Varese, è risultata ampiamente la più votata:

CUB/SDL Int. 70 voti 2 delegati
CGIL 32 voti 1 delegato
UIL 24 voti 1 delegato
CISL 4 voti 0 delegati
Questo è un importante risultato che premia la coerenza e la determinazione nella difesa degli interessi dei lavoratori portata avanti in questi ultimi tre anni dai nostri delegati ed attivisti in condizioni molto difficili, per la palese discriminazione da parte della direzione aziendale.

Ma questo risultato premia soprattutto la volontà unitaria espressa dalle Organizzazioni Sindacali di Base.

Questo risultato è la dimostrazione che se il sindacalismo di base ed alternativo è in grado di superare il male tremendo che lo affligge che è quello del settarismo e di procedere verso una vera unificazione, i lavoratori sanno dare il loro consenso.

Le due sigle si sono presentate assieme alle elezioni a fronte di un processo in corso di fusione reale e non di una semplice sommatoria elettorale, superando vecchi steccati e dando la disponibilità ad accantonare ognuno le proprie bandiere e le proprie vecchie sigle di appartenenza ed i lavoratori hanno capito.

Oggi è necessario ed impellente superare il settarismo che regna sovrano nel sindacalismo di base per costruire un unico e forte sindacato di base che sappia essere una reale alternativa di massa a CGIL-CISL-UIL, se riusciamo in questo intento il consenso dei lavoratori sicuramente non mancherà di manifestarsi come alla Gallazzi di Tradate.

14 gennaio 2010

Attivo delegati CUB/RdB-SdL Int. Varese 18 dicembre 2009

Ordine del Giorno
Il nuovo sindacato unitario nascerà molto probabilmente in primavera 2010 dalla fusione tra SdL e RdB a cui si aggiunge una parte della Cub tra cui la CUB di Varese, a Varese dobbiamo preparare il terreno per arrivare all’appuntamento del nuovo soggetto con la consapevolezza di lavorare insieme ad SdL e RdB condividendone i principi, gli scopi e gli obiettivi, per fare ciò è necessario sfruttare tutto il tempo che rimane per iniziare a collaborare nelle iniziative e nelle lotte, fianco a fianco, per evitare errori che, nel recente passato, ci hanno creato delle situazioni da cui non è stato facile uscire.
L’attivo dei delegati riunito a Varese nella sede di via de Cristoforis 5, il giorno Venerdì 18 dicembre 2009 propone di avviare fin da subito un’attività congiunta tra SdL RdB e CUB della nostra provincia con iniziative sintetizzate in 5 punti:

1. istituire una commissione congiunta tra CUB/RdB e SdL Int. della provincia di Varese composta di almeno due componenti per ogni organizzazione sindacale, allo scopo di armonizzare le tre organizzazioni in previsione dell’unificazione prevista per il 2010;

2. avviare delle iniziative sul territorio della provincia per fare fronte comune contro la crisi che, anche a Varese, sta producendo licenziamenti e cassa integrazione;

3. intensificare la propaganda al nuovo progetto di unificazione, coinvolgendo maggiormente i mass-media locali;

4. coinvolgere nelle iniziative nella nostra provincia anche Confederazione Cobas e Slai Cobas oltre che gli altri sindacati di base presenti sul territorio;

5. invitare il Comitato costituente del nuovo soggetto a velocizzare, per quanto possibile, la costruzione del nuovo soggetto sindacale di base o in ogni caso arrivare a maggio 2010 con una struttura condivisa onde evitare ulteriori slittamenti sulla data di unificazione.

Approvato all’unanimità dall’attivo dei delegati

Le segreterie di CUB, RdB e SdL Int. prendono atto di quanto deciso dai delegati e si attivano per dare seguito alle decisioni prese.

Le segreterie
CUB/RdB/SdL Int. di Varese e Provincia

23 dicembre 2009

Sindacati di base: è alleanza

20 dicembre 2009 - La Provincia di Varese

sdl e cubSindacati di base: è alleanza
Varese - (a. a.) «Uniti per affrontare la crisi». E' la scelta che fanno i sindacati di base Sdl e Cub per rafforzare la lotta. Presentato nella sede Sdl di Busto il percorso che porterà entro la primavera alla nascita di «un nuovo sindacato di base di massa», anche sul nostro territorio, attraverso la fusione. Un percorso che, dopo essere stato lanciato con il patto di base che comprendeva anche i Cobas, entra nel vivo: ieri a Varese il primo attivo con i delegati Cub e Sdl, a gennaio le assemblee con i lavoratori, da marzo i congressi. L'obiettivo è «stravolgere il panorama sindacale - spiega Marco Galli, Cub - unendo le forze a sinistra della Triplice per fare massa critica e tutelare meglio i lavoratori. Le aziende in crisi preferiscono le più moderate Cgil, Cisl e Uil, ma se uniamo le forze possiamo diventare il quarto sindacato più rappresentativo». «In aeroporto saremo il terzo sindacato» annuncia Luca Pistoia, segretario provinciale Sdl. Malpensa è uno dei terreni più complicati: «La nostra azione attraverso le vie legali è servita ad eliminare la precarietà» sottolinea Francesco Mainardi di Cub.

21 dicembre 2009

DOCUMENTO COSTITUENTE

Rilanciare la sfida fondante della CUB - Superare i nostri limiti,
per un nuovo soggetto sindacale di base: unitario, di massa e di lotta



Il giorno 18 novembre 2009 presso la sede sindacale di Bologna si sono riuniti rappresentanti delle seguenti strutture: FLAICA Latina, CUB Informazione, CUB Varese, FLMUniti Bologna, CUB Como, CUB Trasporti Varese, CUB Scuola Roma, CUB Legnano, CUB Milano est, SALLCA Roma che hanno deciso di costituirsi come “Coordinamento CUB per l’unità del sindacalismo di base” con il fine precipuo di favorire ed accelerare il processo unitario dei sindacati di base e si dichiarano aperte alla partecipazione di tutti coloro vorranno contribuirvi. In questa prospettiva, tra le priorità da affrontare in tempi brevi, hanno reputato importante l’impegno di favorire una soluzione che sia la meno traumatica possibile per la grave situazione in cui versa la Confederazione Unitaria di Base.

Il “Coordinamento” ha discusso delle modalità del processo di unificazione del sindacalismo di base e della situazione interna alla CUB. Il dibattito si è nutrito degli appassionati interventi dei partecipanti, incentrati sul bisogno di far confluire in tale processo la capacità organizzativa ed il patrimonio storico della CUB e sull’esigenza indifferibile di costruire un forte sindacato di massa capace di restituire alla classe lavoratrice identità nella società contemporanea.

Gli obiettivi principali del “Coordinamento” sono quelli di contribuire a pieno titolo, con le organizzazioni che hanno già dato la loro disponibilità, come RDB e SDL, alla costruzione del nuovo soggetto, condividendo e contribuendo ai progetti organizzativi e partecipando attivamente alla costruzione del percorso di unificazione del sindacalismo di base e, inoltre, di essere polo di attrazione e di accelerazione per le riflessioni di quei compagni che non hanno ancora aderito.

Il fine ultimo che si pone è quello
di costruire un nuovo soggetto sindacale che sia aperto ed includente nei confronti di tutte le esperienze del sindacalismo di base, di quanti insoddisfatti sono ancora mal parcheggiati in altre realtà sindacali (confederali o autonome) e dei lavoratori e delle lavoratrici non iscritti/e che non si sentono rappresentati dai soliti sindacati trattanti per arrivare a costruire una vera e propria alternativa di massa al sindacalismo concertativo e subalterno di CGIL-CISL-UIL.

Si ritiene che queste condizioni di unificazione siano oggi mature e che sia presente, in diversi soggetti sindacali di base ed alternativi, la consapevolezza che divisi e da soli nessuno ha la forza per imporre con la lotta i cambiamenti necessari alla classe lavoratrice.

Il solo annuncio della messa in cantiere del nuovo soggetto sindacale ha suscitato l’attenzione ed il forte interesse di importanti organizzazioni come SlaiCobas, Snater e Or.S.A. le quali hanno manifestato la loro disponibilità e la loro volontà di partecipare in forme da definire al progetto di unificazione.

Il “Coordinamento” considera importante fare ogni tentativo per recuperare i rapporti con lavoratori e lavoratrici delle strutture CUB che pensano sia utile l’unificazione dei sindacati di base e si pone anche l’obiettivo di tenere aperti i canali di comunicazione con quella parte della CUB che, allo stato, si è dimostrata indisponibile a seguire tale percorso, nella consapevolezza che per un forte soggetto sindacale di classe l’esperienze sindacali maturate in questi settori è importante.

Il “Coordinamento” auspica l’apertura di un confronto per trovare soluzioni sindacali ed evitare, se possibile, che sia un giudice a decidere sul patrimonio politico ed organizzativo della CUB. Tale patrimonio, qualora non si riuscisse ad addivenire a una risoluzione concordata, rischia di andare disperso nell’inevitabile inasprirsi delle polemiche, già ampiamente sollevate in questo ultimo periodo, polemiche e ripicche che scaverebbero un solco difficilmente superabile anche in futuro.

Il “Coordinamento” ritiene importante poter riportare sul piano dialettico e nel rispetto delle regole a suo tempo sottoscritte i contrasti che si sono formati; chiede, quindi, il sostegno di tutti coloro che condividono tale necessità, assumendo l’iniziativa al fine di creare le condizioni per riaprire la discussione in modo democratico e costruttivo e rilanciare il dibattito sul “sindacato che serve” per ridare a tutti i lavoratori una prospettiva concreta di dignità e di avanzamento che possa costituire la base per la migliore resistenza e per costruire insieme il cambiamento.

Bologna, 18/11/09

15 dicembre 2009

Dopo la dimostrazione di resistenza dimostrato dalle 80 persone che lunedì mattina 7 dicembre hanno presidiato fin dall'alba i cancelli del proprio posto di lavoro (appalto corena srl - parrini & c. di nerviano in via marzorati al 15 a nerviano), l'azienda corena srl e l'appaltante coop. alfa hanno accettato le condizioni dettate dalle lavoratrici e lavoratori.

nel pomeriggio del 7.12 è stato firmato un preaccordo e giovedì 10 è stato sancito che la coop. alfa garantirà ai soci lavoratori dell'appalto:

1. l'assunzione di tutti i dipendenti precedentemente presenti nel
sito di nerviano
2. applicazione senza deroghe economiche o normative del ccnl
logistica trasporto merci e spedizione
3. il mantenimento delle condizioni economiche in essere con
conservazione dell'anzianità (scatti ed elementi aggiuntivi)
4. erogazione dei successivi aumenti contrattuali senza alcun
assorbimento
5. maturazione dei ratei 13°, 14°, ferie, rol, ex festività e tfr, in
base mensile o frazione superiore ai 15 g.g.
6. festività retribuite nei mesi in cui hanno scadenza
7. scatti di anzianità riconosciuti come da ccnl (fino a 8)
8. lavoro straordinario che parte dall'8° ora di lavoro giornaliera
dal lunedì al giovedì e dalla 7° il venerdì al 30%
9. lavoro straordinario del sabato al 50%
10. integrazione al 100% oltre la quota inps della malattia dopo il 7°
g.g. con maturazione degli istituti e pagamento delle festività
11. integrazione al 100% oltre la quota inail dopo il 3° g.g. con
maturazione degli istituti e pagamento delle festività
12. tutela dal licenziamento se non per giusta causa
13. tutela contro eventuali trasferimenti in altri siti
14. retribuzione e contribuzione certificata
15. riconoscimento dei diritti sindacali
16. riconoscimento da parte di corena delle somme dovute dalle coop. precedenti

ieri l'assemblea delle lavoratrici e lavoratori ha ratificato l'accordo in un clima di unità e di consapevolezza che solo con la lotta è possibile rendere migliori le proprie condizioni di lavoratori, anche quando si parte da livelli inaccettabili come spesso si ritrovano i soci lavoratori in appalto.
ringraziamo tutte/i coloro che hanno dato la propria solidarietà alla lotta di nerviano.

11 novembre 2009

BOLOGNA: CORSI DI FORMAZIONE WORK SHOP Diritto del lavoro

- lavoro - precarieta’ - contratti - licenziamenti - diritti questioni di genere - Pensioni - tfr - esternalizzazioni - sicurezza e salute in luoghi di lavoro - diritti sindacali - salario e costo del lavoro - buste paga -

Gli incontri sono curati da Marina Prosperi, avvocata del lavoro che fornirà materiale di riflessione e discussione, con la partecipazione di esperti, docenti e rappresentanti del mondo del lavoro lavoratrici e lavoratori protagoniste/i delle lotte sindacali/sociali.

C’è urgente bisogno di formazione per tutti noi, per chi lavora, per chi non lavora o è precaria/o, per chi è in cassaintegrazione o in mobilità, per chi fa attività sindacale, anche per chi affronterà nel futuro il mondo del lavoro come studentesse/studenti.

Ognuno di noi dovrebbe conoscere il proprio contratto di lavoro, il contratto di assunzione atipico o no, la lettera di cassintegrazione/mobilità/contratto di solidarietà, conoscere gli accordi più significativi, sapere come si è modificata la previdenza e il sistema pensionistico, affrontare questi aspetti dal punto di vista di genere, del paese di provenienza e dai bisogni, urge aggiornarci in fretta perché i governi che si succedono cambiano velocemente e in peggio i nostri diritti e tutele.

06 settembre 2009

Esab Saldatura Mesero: Il presidio continua con i sei operai sempre sul tetto

Ennesimo incontro insoddisfacente quello previsto per oggi alle 14 ma iniziato con fortissimo ritardo.“Di risolutore non c’è niente.” Afferma Walter Montagnoli della Confederazione Unitaria di Base. “La controparte ha avanzato concessioni di tipo economico molto limitate, ma il problema non sono due lire in più o in meno ai lavoratori.”Si registra anche il terzo giorno di presidio, con un gruppo di lavoratori asserragliati sul tetto dell’impianto, che, anche a seguito dell’incontro di oggi, proseguirà fino al raggiungimento di un accordo dignitoso.

27 luglio 2009

OCE’ ITALIA: la CUB non firma l'accordo sugli esuberi

90 lavoratori licenziati e 130 in cassa integrazione

La riunione del 23 luglio ‘09 in Unione Grafici ha prodotto un accordo che prevede 90 licenziamenti “volontari” e la cassa integrazione.
La CUB ha partecipato agli incontri ma non ha firmato perché, a queste condizioni, l’accordo non è un accordo valido per la tutela dei lavoratori: viene accettato il taglio previsto e la cassa integrazione a rotazione non ha vincoli certi. Ricollocazione, formazione, outplacement e verifiche potranno essere utili ma non bastano a cambiare il segno dell’accordo.

Le condizioni economiche lorde, in aggiunta alle spettanze di CIGS o di Mobilità:
  • 650 euro al mese, per chi passa dalla cassa integrazione e dalla mobilità e accede alla pensione;
  • 950 euro al mese, per chi va in mobilità senza poter andare in pensione; durante la CIGS per i primi tre mesi 450 euro e 400 euro al mese dal 4° al 6° mese, 0 (zero euro) per i restanti sei mesi;
  • 5.000 euro per chi va direttamente in pensione.

I soldi verranno erogati in tre tranche da definire al momento della conciliazione individuale.


Quindi i licenziamenti possono partire da subito mentre per la CIGS si dovrà aspettare l’incontro e la ratifica al Ministero e dal lunedì successivo i lavoratori verranno sospesi dal lavoro.


La cassa integrazione potrà coinvolgere al massimo 130 lavoratori ma quel che va ancora risolto è la possibilità di applicare la rotazione per i lavoratori. E anche i prossimi incontri previsti andranno preparati con argomenti e proposte precise altrimenti la direzione continuerà a sostenere tesi restrittive (la rotazione si può fare solo tra mansioni che si duplicano, solo nei centri B.S. … ma allora la mobilità orizzontale e verticale, la polifunzionalità, ecc. vanno a farsi benedire per evitare di applicare la rotazione??).

Quel che si dovrebbe fare è tirare la corda fino alla fine evitando i licenziamenti, non consentendo alle direzioni la lista di proscrizione e utilizzando strumenti alternativi.


Di fronte ai licenziamenti ed alla procedura di mobilità non è facile costruire delle alternative; sappiamo che la redistribuzione del lavoro esistente fra tutti con i contratti di solidarietà sarebbe possibile anche perché c’è una legge. Inoltre abbiamo proposto ad esempio un’ora di cassa integrazione al giorno per tutti (o quasi tutti) in modo da ridurre al minimo il gruppo che avrebbe dovuto sopportare la cigs a zero ore per tutto l’anno.


100 persone in cigs al giorno (8 ore) significa per la società un risparmio di 800 ore; applicando un ora al giorno di cigs per tutti 550 (7 ore di lavoro per tutti) si ottiene un risparmio di 550 ore e se proprio si deve arrivare a 800 ne mancano 250 che vuol dire circa 30 persone in cigs (con rotazione settimanale/mensile??).


Certo questa è una soluzione tecnica ma politicamente valida e che evita possibili traumi e liste di cigs a zero ore.


In ogni caso andremo avanti a discutere e confrontarci sul che fare perché tutti/e sappiamo che non è finita…

05 luglio 2009

7 LUGLIO SCIOPERO GENERALE DEI TRASPORTI

A fronte dei gravissimi fatti accaduti a Viareggio, che hanno comportato un numero rilevantissimo di vittime e feriti, CUB, Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale indicono per martedì 7 luglio uno sciopero generale dei Trasporti.

L'azione di sciopero è indetta a difesa della sicurezza e dell'incolumità dei lavoratori e dei cittadini utenti dei trasporti, che non possono rischiare o perdere la vita per motivazioni che hanno a che vedere con la mancanza o la carenza di controlli e di misure atte a rendere massima la tutela della sicurezza.
Lo sciopero avrà la seguente articolazione:

Settore Ferroviario -
4 ore di sciopero dalle ore 10.00 alle ore 14.00;
Settore Trasporto pubblico locale e trasporto merci e logistica -
4 ore nel rispetto delle fasce protette localmente definite, che saranno comunicate singolarmente;
Settore Trasporto Aereo -
1 ora di sciopero dalle ore 10.00 alle ore 11.00;
Settore Trasporto Marittimo -
1 ora di sciopero all'inizio di ogni partenza.

12 maggio 2009

SCONTRO TRENI CRAVALCORE: PARTE CIVILE, COLPA DI CHI MUORE

CREVALCORE: LA SENTENZA DELLA VERGOGNA VALUTIAMO IL RICORSO ALLA PROCURA GENERALE (ANSA)
- «Per Crevalcore 17 morti e nessun colpevole, una vergogna». Questo il primo commento dei delegati Rsu-Rls dell'Assemblea nazionale dei ferrovieri alla sentenza del gup di Bologna sull'incidente ferroviario che il 7 gennaio 2005 provocò 17 morti e decine di feriti sulla linea Bologna-Verona nello scontro fra un treno interregionale e uno merci. «La sentenza di Bologna ha anticipato le modifiche che vorrebbero fare al Testo unico sulla sicurezza: la colpa è di chi muore - si legge nella nota dei delegati - In questo modo dirigenti, funzionari, amministratori e tutti coloro che sono preposti a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e non lo fanno, saranno sempre incolpevoli, a pagare sempre gli ultimi, senza giustizia alcuna e senza garanzie che quello che è accaduto non accadrà piu». (ANSA).

27 aprile 2009

SICUREZZA SUL LAVORO: CON LODO SACCONI AI PADRONI I PROFITTI AI LAVORATORI I MORTI E LE RESPONSABILITA’

Salvare i manager per salvare i profitti. E’ questa la filosofia che ispira la modifica al Testo Unico sulla Sicurezza apportata, con un vero e proprio colpo di mano, dal ministro Sacconi che l’ha inserita nella bozza di decreto legislativo.La norma che inchiodava gli alti vertici delle aziende alle loro responsabilità, in quanto “il non impedire l’evento equivale a cagionarlo”, viene di fatto annullata dalle condizioni introdotte: “che l’evento non sia imputabile ai soggetti di cui agli articoli dal 56 al 60 compreso del presente decreto legislativo per le violazioni ivi richiamate”. I soggetti a cui si riferisce sono i preposti, il medico competente, i progettisti, i fornitori e i lavoratori.

16 aprile 2009

I ventitré lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest accolti dal Prefetto di Varese

Affiancati dai rappresentanti sindacali di Sdl, Cobas e Cub, i dipendenti che lavoravano nel settore lavaggio e pulizia in appalto per la Lsg SkyChefs, società leader nel comparto catering, si sono ritrovati davanti a Villa Recalcati e sono stati accolti dal Prefetto di Varese Simonetta Vaccari, alla quale hanno esposto i passaggi della loro via crucis. La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” al consorzio ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà (anche se il responsabile legale è diverso), che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e tfr (trattamento di fine rapporto di lavoro).

Il Tar della Lombardia ha sancito con una sentenza del 20 marzo scorso l’illegittimità di quei licenziamenti poiché non sono state attivate le necessarie procedure sindacali in caso di licenziamento collettivo, condannando così la cooperativa Archimede a reintegrare tutti i lavoratori ricorrenti e a risarcire loro il danno nella misura prevista dall’art. 18. A perdere il posto e a protestare sono rimasti in 23 dei 50 licenziati dalla cooperativa: gli altri sono stati reintegrati dal nuovo consorzio subentrato, mentre quelli licenziati sono stati sostituiti nei numeri e nei compiti da altri nuovi dipendenti

15 aprile 2009

presidio davanti alla prefettura di Varese

Giovedì 16 aprile
dalle 9.30
PRESIDIO CON CONFERENZA STAMPA
davanti alla
PREFETTURA DI VARESE
PIAZZA LIBETA'
organizzato con le lavoratrici ed i lavoratori
licenziati dall'appalto lavaggio e pulizie
interno alla LSG SKY Chefs di malpensa.

23 marzo 2009

24 MARZO 2009 - PRESIDIO ALLA SEDE REGIONALE LOMBARDIA

Il Titanic dell'economia affonda ogni giorno, i governi varano manovre di salvataggio per mettere al sicuro le banche e i finanzieri che con le loro manovre speculative sono all'origine della crisi.Questo mentre i ceti popolari, pensionati e lavoratori fanno sempre più fatica a sopravvivere in modo dignitoso ed a resistere alla disoccupazione, ai bassi salari, alla precarietà dilagante, alla insicurezza del lavoro che causa sempre più morti.In Lombardia nel primo bimestre 2009 il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 243% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (17,584 milioni di ore contro 5,134 milioni di ore) e migliaia di lavoratori a tempo determinato e parasubordinati hanno perso il loro precario lavoro. Di fronte alla vastità di lavoratori coinvolti è criminale lasciare che ognuno affronti da se la crisi; è necessario invece che si adottino anche a livello regionale misure anticrisi a favore di cassintegrati, precari e pensionati.
PRESIDIO ALLA SEDE REGIONALE LOMBARDIA
Via F. Filzi
Martedì 24 MARZO 2009
ore 10,00

21 marzo 2009


Lsg SkyChefs Malpensa: Nuova protesta dei lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest

La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” alla ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà, che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e Tfr. Un problema vecchio e mai risolto a Malpensa, quello del ricorso all’affidamento in appalto a cooperative di servizi che si muovono in maniera più che disinvolta tra le pieghe delle normative che regolano i rapporti di lavoro.

18 marzo 2009

VENERDÌ 20 MARZO PRESIDIO davanti agli uffici della LSG Sky Chefs al TERMINAL 2 di MALPENSA

Le norme peggiorative delle condizioni di vita e di lavoro per gli immigrati non sono altro che le future condizioni di vita e di lavoro che saranno applicate in modo generalizzato a tutta la classe lavoratrice sull’onda della crisi economica attuale.
Per questo la nostra lotta di oggi riguarda tutti i lavoratori.
Le nostre rivendicazioni sia nei confronti della LSG Sky Chefs che nei confronti della cooperativa Servi Gest appaltante del servizio sono:
• che tutti noi licenziati dobbiamo essere reintegrati sul posto di lavoro
• che ci devono essere pagate le mensilità arretrate e il TFR
• che deve essere riconosciuto il nostro diritto a organizzarci. Chiediamo a tutti di sostenere la nostra lotta partecipando
VENERDÌ 20 MARZO 2009
dalle 10 alle 18
PRESIDIO davanti agli uffici della
LSG Sky Chefs
TERMINAL 2 di MALPENSA
LE 23 LAVORATRICI E LAVORATORI LICENZIATI A MALPENSA

03 marzo 2009

L'attacco al diritto di sciopero è un attacco alla democrazia

Contro questo ennesimo tentativo di eliminare il diritto di sciopero rispondiamo con la mobilitazione immediata contro governo e padroni, cisl, uil e ugl e finalizzando a questo obbiettivo gli scioperi già programmati a partire da quello per il trasporto aereo del 4 marzo.

In Lombardia: Assemblee e presidi in tutte le province 6 e 7 marzo

A Milano: Venerdì 6/3/09

Assemblea presso la Casa della Cultura
Via Borgogna 3
dalle 9.30 alle 12.00

Presidio in Prefettura, C.so Monforte
dalle 12.00 alle 14.00

01 marzo 2009

Mercoledì 4 Marzo 2009 assemblea generale di tutti i settori e di tutte le realtà del nostro territorio PRESSO IL CRAL DI MALPENSA 10.30/14.00

Il giorno mercoledì 4 Marzo 2009 dalle 10.00 alle 14.00
ci sarà un assemblea generale di tutti i settori e di tutte le realtà del nostro territorio: Trasporto, Privato, Scuola, ecc.
promossa DAL SINDACALISMO DI BASE
SdL Intercategoriale - CUB - Confederazione COBAS
aperta a tutti i sindacati di base e a tutti i lavoratori
PRESSO IL CRAL DI MALPENSA
dalle 10.30/11.00 alle 14.00.

E' un'occasione importante per mettere a fuoco la situazione sul nostro territorio e confrontarsi con i lavoratori delle altre aziende operanti a malpensa ma non solo.