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08 settembre 2009

Varese provincia: Lavoro nero in sei locali

Notte di lavoro per gli ispettori del lavoro della Direzione Provinciale del Lavoro di Varese. Tra sabato 5 e domenica 6 settembre, coadiuvati dai militari del nucleo Carabinieri per la tutela del Lavoro, nell’ambito di un’attività mirata di controllo nei pubblici esercizi, sono stati ispezionati 7 tra bar, ristoranti, pizzerie, pub nelle zone di Gavirate, Vergiate, Gallarate e Saronno. In 6 locali è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art.14 del Decreto Legislativo 81/08 per la presenza di lavoratori in nero in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori occupati, con conseguenti sanzioni amministrative pari a 52000 euro e contestazione per evasioni contributive Inps e premi Inail. Sono stati trovati 11 lavoratori in nero su un totale di 24 lavoratori presenti.

04 settembre 2009

caporalato alla stazione di Gallarate

Gli uomini del commissariati di Gallarate sono intervenuti a seguito di una confidenza che rivelava un traffico di lavoratori alla stazione, una zona che in passato è stata spesso utilizzata per il caporalato. I lavoratori venivano reclutati attraverso un passaparola tra connazionali, alcuni avevano anche rapporti di conoscenza nel paese di origine. L’operazione è stata filmata attraverso le telecamera del sistema di sorveglianza del comune, che diffondono un quadro di 45 postazioni video sia alla polizia che alla polizia locale.

Gallarate: presenza nel ristorante di due dipendenti di nazionalità brasiliana senza alcun contratto di lavoro

Camerieri in nero, chiusi 2 locali
Provvedimento della questura contro due locali pubblici
Ai titolari di un Ristorante, Y. B. e di un Bar, “R. 66”, a cura del personale della Direzione Provinciale del Lavoro, coadiuvato dagli uomini della Questura di Varese, sono state notificate la chiusura dei rispettivi locali (da oggi 4/09/09) fino alla completa regolarizzazione dei dipendenti e del pagamento della relative sanzioni, essendo stata verificata la presenza nel ristorante di due dipendenti di nazionalità brasiliana senza alcun contratto di lavoro e, nel bar, di due cittadini italiani che lavoravano in “nero”.

28 giugno 2009

Emersione del lavoro irregolare

Consiglio di Stato – Decisione n. 3559/2009.
Il signor C. Cristian Serban, cittadino extracomunitario, impugna la sentenza di cui in epigrafe, con la quale il TAR Lombardia ha rigettato il ricorso prodotto avverso il diniego di regolarizzazione di lavoro irregolare adottato dal Prefetto di Milano sulla istanza presentata ex lege 222/02 dal signor Francesco T., datore di lavoro del ricorrente.
2. A dire dell’appellante, il giudice di primo grado nel respingere il ricorso sarebbe incorso nello stesso errore compiuto dall’autorità prefettizia in sede di adozione dell’atto di diniego impugnato in primo grado. E cioè quello di considerare bastevole, ai fini del diniego della positiva finalizzazione della pratica di emersione del lavoro irregolare ( allo scopo di ottenere per tal via il titolo di soggiorno), il mero riferimento ( senza ulteriori indagini in ordine alle ragioni sottese alla segnalazione) al fatto in sé che il ricorrente risulterebbe nel Sistema d’Informazione Schengen, come soggetto non ammissibile in area Schengen.