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07 febbraio 2010
Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità e disoccupazione

utilizzo dei lavoratori percettori di sostegno al reddito in progetti di formazione

27 dicembre 2009
Proroga per la cassa integrazione a Malpensa
L’origine della crisi è da ricercare nel dehubbing di Alitalia: quando infatti la compagnia di bandiera ad inizio 2008 decise il radicale ridimensionamento dei voli, si è manifestata la necessità di sostenere la crisi occupazionale che avrebbe colpito il sistema economico legato allo scalo della brughiera. L’aeroporto è in parte riuscito a recuperare una buona quota del traffico passeggeri e merci ricevendo l’interesse di numerose compagnie.
Il limite temporale fissato per l’utilizzo delle risorse, utilizzate nel 2008 e 2009 solo in parte, era il 31 dicembre 2009. L’assessore della Provincia di Varese Alessandro Fagioli, il collega di Milano Del Nero e l’assessore regionale Rossoni hanno ottenuto dal Ministero del Lavoro l’autorizzazione a continuare ad utilizzare le risorse disponibili per gli ammortizzatori sociali anche nel 2010.
28 giugno 2009
malattia durante periodi di integrazione salariale

2. Cassa Integrazione Ordinaria e indennità di malattia
Con la presente circolare si intende fornire un riassunto dei criteri, derivanti dalla legge e dagli orientamenti giurisprudenziali, che regolano il concorso tra indennità di malattia e integrazioni salariali.
Sull’argomento le circolari emanate in passato dall’Istituto – la n. 50943 del 8.2.1973 (punto C), la n. 134362 AGO-84 del 22.4.1980, la n. 134368 AGO-14 del 28.1.1981 – appaiono superate in alcuni punti da una costante giurisprudenza.
Estensione del trattamento di cassa integrazione straordinaria e di mobilità alle imprese del sistema aeroportuale

SOMMARIO:
Si forniscono chiarimenti e istruzioni operative riguardanti l’estensione del trattamento di cassa integrazione straordinaria e di mobilità alle imprese del sistema aeroportuale e l’imposizione della corrispondente contribuzione
CIG in deroga: istruzioni operative e procedurali

Infatti, al momento, si trovano presso le Regioni in attesa di liquidazione domande cartacee di CIG in deroga in attesa dei provvedimenti autorizzatori regionali. Tra queste sono segnalate anche domande di anticipazione diretta dell’ INPS e che sono state inoltrate alla Regione e non all’INPS come da norma.
E’ opportuno, altresi’, precisare che, a regime, le aziende inviano telematicamente domanda di CIG in deroga (Mod. IG15/Deroga) alla Regione che emette il provvedimento autorizzatorio di pagamento all’INPS.
Pertanto, con l’ obiettivo di procedere alla liquidazione effettiva delle prestazioni in favore dei lavoratori, i Direttori Regionali provvederanno a prendere gli opportuni contatti con la Regione al fine di procedere, con la massima sollecitudine, all’acquisizione da parte INPS di tali domande cartacee. Per questo scopo sarà utilizzata la consueta procedura in vigore per la gestione delle domande di autorizzazione alla CIGS (ex AS 400) , ma modificata per adeguarla all’acquisizione delle domande di CIG in deroga giacenti presso la Regione.
07 aprile 2009
Oce' Italia: cassa integrazione. Perchè? Per chi?

La direzione ha interrotto un confronto su eventuali tagli perché la casa madre non aveva deciso quanto mettere a disposizione per gli incentivi.. (hanno altri problemi più grossi e l’Italia vale solo il 3,2% della Corporation). Cosa dobbiamo pensare che ora la cassa integrazione ordinaria è un modo per risparmiare, prendere tempo e torneranno alla carica??
La ipotesi in discussione prevede 8 ore di Cigo a settimana per circa 350 lavoratori dei 540 dipendenti (esclusi venditori e similari e alcuni centri B.S. che hanno particolari carichi di lavoro). Quel che dovrebbe essere ovvio è che prima di andare in cassa integrazione si devono verificare i carichi di lavoro ed evitarla il più possibile (e potete contattarci se ritenete ci siano forzature ingiustificate per intervenire ed evitarla e/o contestarla). Si cerca di far passare un discorso che con 4 giorni di lavoro e la cassa integrazione a rotazione si possono soddisfare le necessità dei clienti e delle attività … ma allora stabilizziamo con la riduzione dell’orario di lavoro in via definitiva la settimana di 4 giorni lavorativi a parità di retribuzione.
In molti dicono che nessuno verrà lasciato indietro… ma con 4 giorni di cassa integrazione al mese ovvero 32 ore retribuite a circa 5 euro ora le perdite economiche saranno diverse centinaia di euro… al mese.
Ed è per questo che chiediamo anche nello sciopero generale in preparazione con manifestazione al Pirellone che la integrazione salariale ritorni ad essere realmente l’80% dello stipendio e non le 850 euro nette al mese attuali.
La multinazionale risparmierà oltre 500mila euro di stipendi e per molti aumenterà la fatica di arrivare a fine mese. Lo strumento della cassa integrazione ordinaria è utile e necessario in caso di cali di lavoro (la crisi è abbastanza grave se sia la Confindustria che la Cgil vorrebbero estenderla da un anno a due anni..).
Quello che non va è che non si preveda la garanzia del pagamento integrale della 13esima, delle ferie, ecc e che non si preveda l’integrazione all’80% dello stipendio a carico della direzione in attesa che arrivi la legge a livello generale (il che comporterebbe che anche le aziende sarebbero interessate a spingere il governo per aumentare il valore della integrazione salariale). Oppure si dovrebbe fare come in altre aziende che i dirigenti si autotassano per fare una cassa di solidarietà per chi non lavora tutto il mese? Cercare di imporre miglioramenti della integrazione salariale in ogni azienda è compito fondamentale che aiuta la vertenza generale per migliorare gli ammortizzatori sociali. Questa richiesta a parole è sostenuta sia dalla Cgil che dalla Fiom ma non pare che in Ocè per ora si stia tentando di renderla concreta. Noi crediamo si debba continuare a fare pressioni in tutti i modi (evitando la Cigo dove è possibile e migliorando l’accordo con la clausola della integrazione dello stipendio).
Per chi volesse fare due conti può provare a dividere il proprio stipendio netto x 173 ore e vedere quale è la paga oraria netta… con le 850 euro della Cigo diviso 173 viene 4 euro e 91 centesimi… calcolate le ore di cassa integrazione mensili 32 ore circa per la differenza e avrete la perdita a cui si somma un altro 8,33% per la perdita in % della tredicesima e non sarebbe finita…
08 febbraio 2009
CASSA INTEGRAZIONE DI GENNAIO
In gennaio si conferma l’andamento della cassa integrazione ordinaria (cigo), così come emerso nei mesi di novembre e dicembre: si evidenzia un forte incremento delle ore autorizzate rispetto al mese di gennaio del 2008 (+334,33%: 17,4 milioni in totale, contro 4 milioni del gennaio 2008) ma una lieve diminuzione rispetto al mese precedente (dicembre 2008: -14%). L’aumento omogeneo (gennaio su gennaio) è stato pari a 13,4 milioni di ore. I settori di attività che hanno registrato gli incrementi più significativi – sempre nella gestione ordinaria – sono quelli dell’industria metallurgica (+719,08% rispetto a gennaio 2008) e meccanica (+586,50% rispetto a gennaio 2008).
11 gennaio 2009
La metà dei dipendenti è senza cassa integrazione
Su 17.649.700 lavoratori dipendenti, tolti quelli del pubblico impiego (3.630.600), sono 14.019.200 quelli che ricoprono un’occupazione stabile presso aziende private. E tra questi, il 50,9%, vale a dire 7 milioni 141 mila 300, sono senza ammortizzatori sociali. Privi di garanzie e copertura salariale. Senza «rete», insomma. A fronte dell’altro 49,1%, ovvero 6.877.900 lavoratori che possono accedere alla cig. Che non è condizione augurabile per nessuno, ma che rappresenta comunque una «fiammella» per tenere calda l’esistenza. Nella classifica dei «senza ombrello», spicca per numeri assoluti il settore dei servizi: 2.336.400 individui, pari al 16,7% del totale. Subito dopo viene quello del commercio (14%), con 1.968.000 lavoratori sul libro paga di aziende con meno di 200 dipendenti.
10 gennaio 2009
Cassa integrazione: a dicembre l'ordinaria +525% rispetto allo stesso mese del 2007
A dicembre il ricorso complessivo alla cassa integrazione del settore industriale ed edile è aumentato del 110,28%, con una crescita di quella ordinaria del 525% rispetto allo stesso mese del 2007. La cassa integrazione straordinaria è invece diminuita dell'11,61%. I dati sono stati diffusi dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in occasione della registrazione della puntata della trasmissione Porta a porta, anticipando il consuntivo del presidente dell'Inps all'unità di crisi sull'occupazione istituita al ministero.
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