E il fondo pensione delle tute blu inciampa nel crac
Le «locuste» di Wall Street insidiano anche le pensioni complementari dei metalmeccanici italiani.
il Fondo Cometa, la più antica e grande istituzione di previdenza complementare, alla quale sono iscritti 500 mila lavoratori metalmeccanici, è inciampato nel crac di Lehman Brotbeys.
La notizia si è diffusa ieri creando una certa preoccupazione tra i lavoratori che alimentano il fondo con il proprio Tfr ma le dimensioni della "perdita", anche se di una cena consistenza, sono tali da non destare allarme. il Fondo Cometa infatti ha in portafo glio titoli Lehman Brother per un valore pari allo 0,1 per cento del patrimonio, circa 3,5 milioni di euro su un rotale di circa 4 miliardi investiti.
«Il sistema deliaprevidenza complementare ha retto», ha dichiarato il presidente del Fondo Cometa Fabio Ortolani che ieri ha scritto al ministro del Welfare Maurizio Sacconi segnalandogli comunque la «preoccupazione» del mondo dei Fondi pensione per la crisi in atto.
Ortolani chiede anche al ministro Sacconi che «la politica intervenga tempestivamente per contenere i possibili danni derivati dalle crisi finanziarie che hanno aggredito ilavoratori>.
Ortolani chiede anche al ministro Sacconi che «la politica intervenga tempestivamente per contenere i possibili danni derivati dalle crisi finanziarie che hanno aggredito ilavoratori>.
Sul piano più generale Ortolani, che è stato com missario della Covip, l'autorità divigilanza sui fondi previdenziali dei lavoratori, invoca nuove regole e un monitoraggi più attento.
«Ci vogliono spiega - più efficaci presidi di controllo del sistema per poter monitorare attentamente situazioni di rischio quali quelle che attualmente attraversa il mercato».
Non tutto è perduto tuttavia per l'investhnento con Lehman Erothers (uno sui 1.500 in portafoglio di Cometa): è possibile che dalle procedure del Chapter 11, la procedura fallimentare Usa, emerga la possibilità di riallocare il titolo al prezzo di venerdì scorso senza perdite sensibili rispetto ai 3,5 milioni del prezzo dicarico.
da Repubblica, pag.4 del 17/09/08