Il 19 ottobre l'Assemblea dei lavoratori G.Crespi ha dato mandato al sindacato CUB per porre tre domande chiare all'azienda:
1. Quale piano industriale ha in atto la società per fare fronte alla difficile situazione che ha visto la riduzione del personale da più di 400 dipendenti, agli attuali 200 c.a, il definitivo smantellamento del sito produttivo di Legnano ed i ritardati pagamenti degli stipendi che si stanno verificando negli ultimi mesi?
2. Come mai nonostante la continua richiesta di diminuzione del personale e l'applicazione delle CIGS per esubero di ore di lavoro, la società ha unilateralmente deciso di disapplicare un accordo interno del luglio '96, peggiorando le condizioni normative dei lavoratori ed aumentando di fatto le ore di produzione?
3. Per quale motivo l'azienda continua imperterrita ad utilizzare la CIGS in maniera discriminatoria, senza alcuna forma di rotazione, ma anzi lasciando a casa alcuni lavoratori, sostituendoli con altri di altri reparti e continuando la produzione con meno personale previsto dal mansionario aziendale peggiorando di fatto sia l'eventuale produttività che mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori?
L'incontro con la direzione G.Crespi, tenutosi il 26 ottobre ha visto l'azienda rappresentata dal rag. Spanò silente a tutte le domande, limitandosi ad esporre in maniera generica motivazioni legate alla crisi globale, anticipando l'ulteriore esubero che colpirà 150 lavoratori dei rimanenti 200.
Riteniamo del tutto inaccettabile tale arrogante atteggiamento, del tutto immotivato e lesivo di ogni dignità dei lavoratori, siamo convinti che le responsabilità di quanto oggi pagano i dipendenti Crespi non siano del tutto legate alla crisi di settore ma a logiche che hanno ben poco a che vedere con una seria politica industriale che possa dare una prospettiva di tutela dei posti di lavoro sul territorio e di rilancio dell'impresa.
Oggi anche cgil-cisl-uil dopo aver avallato tutte le decisioni aziendali mettendo i lavoratori nell'incertezza del proprio futuro lavorativo, sono in difficoltà nel giustificare la loro politica concertativa da meri notai firmatari di accordi utili solo a giustificare quanto fatto fin ora dall'azienda, scendono in piazza a manifestare.
Ma la lotta deve essere uno strumento fine al raggiungimento di obbiettivi e non solo di propaganda, quindi chiediamo a tutti i dipendenti G.Crespi di aderire alla manifestazione di mercoledì 4 novembre per rivendicare la propria dignità di lavoratrici e lavoratori:
Risposte chiare e coerenti
Basta con l'uso discriminante della CIGS
Ripristino dell'accordo del '96
Basta con i licenziamenti utilizzando tutti gli strumenti idonei alla tutela dei posti di lavoro attuando la riduzione dell'orario lavorativo collettivo a parità di salario
Apertura di un tavolo di trattativa unitario che rappresenti tutte le sigle sindacali presenti in azienda, mettendo la parola fine a trattative separate che non valorizzano le richieste espresse dalle Assemblee dei lavoratori
Mercoledì 4 novembre 2009
Manifestazione territoriale
delle/dei dipendenti Crespi spa
concentramento dalle ore 13.30
in piazza Mercato A LEGNANO
Manifestazione territoriale
delle/dei dipendenti Crespi spa
concentramento dalle ore 13.30
in piazza Mercato A LEGNANO
Confederazione Unitaria di Base
Sede di zona: Legnano
Via Amendola ang. Via Cadorna tel/fax n° 0331/44.18.69 1.