L’operaio rumeno morto nelle fogne di Torino nel luglio 20066 settembre 2008.
Fu investito da un’ondata di liquami, che lo trascinarono per i condotti della fognatura e lo soffocarono.
Fu investito da un’ondata di liquami, che lo trascinarono per i condotti della fognatura e lo soffocarono.
A due anni di distanza, la Procura della Repubblica di Torino ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini sulla morte del giovane lavoratore, che aveva soltanto 24 anni.
Gli indagati, accusati di omicidio colposo, sono Paolo Romano (amministratore delegato della Smat, la società committente dei lavori), Roberta Dentis (titolare della Fedet, che aveva vinto l'appalto) e Tony Siciliano (rappresentate della Geometra Siciliano, la ditta subappaltatrice per la quale lavorava Bogdan, irregolare e senza permesso di soggiorno).
Nell'inchiesta sono stati coinvolti anche i coordinatori della progettazione e dell'esecuzione dei lavori, Claudio Andrione e Domenico Tipaldi.
La magistratura ha rilevato la mancata applicazione del piano di sicurezza, l'assenza della vigilanza sui lavori, delle verifiche sull'idoneità delle imprese, della formazione dei lavoratori e della dotazione di attrezzature adeguate in caso di pericolo.
La Procura, che si appresta a valutare l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio degli indagati, ha sottolineato che quello in corso “è un processo esemplare e, fatto importante, coinvolge anche il committente”.