25 aprile 2008

SEA MALPENSA LINATE: Accordo dopo accordo, hanno accettato tutto ciò che voleva Sea

Dall’inizio della cassa integrazione, la situazione nei reparti operativi quotidianamente è andata sempre più peggiorando. I disagi per passeggeri e lavoratori di Sea è sotto gli occhi di tutti. Riposi cancellati o spostati, turni impossibili introdotti da Sea in modo unilaterale, trasferimenti inutili e pretestuosi a Linate, cassa a ore con disagio per i lavoratori, ecc. ecc.. CGIL-CISL-UIL-UGL-SINPA E FLAI, firmando tutto quanto proposto da Sea, hanno accettato tutto questo.

CASSA INTEGRAZIONE AD ORE
- nell’accordo dell’8-3-08 veniva sottoscritto che la cassa integrazione straordinaria avrebbe previsto “una sospensione-riduzione della prestazione giornaliera”. Forte di questa definizione, la Sea ha praticato la cassa a ore per l’area 1. Tutti i comunicati sindacali apparsi in queste settimane, con le decine di riunioni della cosiddetta commissione bilaterale, che rimandano la risoluzione di questo problema al mese prossimo, appaiono fuori luogo. Bastava che cgil-cisl-uil-ugl-sinpa e flai, non firmavano quella clausola dell’accordo dell’8-3-08 e Sea non poteva procedere con la cigs ad ore.

TRASFERIMENTI A LINATE- nell’accordo dell’8-3-08 veniva sottoscritto, “sarà cura di Sea approntare, ad invarianza di costi e di prestazioni oraria effettiva, soluzioni anche logistiche atte ad assicurare la mobilità tra gli scali. Resta espressamente e concordemente inteso la mancata assimilazione di questa peculiare fattispecie di mobilità tra scali/terminal all’istituto della trasferta a qualsivoglia fine retributivi/indennitario.”
Dopo aver ottenuto il via libera sindacale, la Sea ha provveduto a trasferire prima le guardie particolari giurate ed ora i CSB da Malpensa a Linate, senza nessun riconoscimento economico e con l’orario di viaggio a carico dei lavoratori. Anche qui, come possono i sindacati che hanno siglato l’accordo dell’8-3-08, far finta di niente. La Sea mentre ha posto in cigs le guardie particolari giurate di Linate, li sostituisce sul loro posto di lavoro, con lavoratori di Malpensa. Le guardie particolari giurate di Malpensa, che per decreto possono operare solo nella provincia di Varese, vengono trasferiti a Linate (provincia di Milano), con l’onere di dover eseguire operazioni che per decreto possono solo effettuare in provincia di Varese. Inoltre, Sea per sopperire alla carenza di organici a Malpensa, ha notevolmente aumentato il ricorso allo straordinario.
Ancor più sconcertante è la posizione della Flai, che in un loro comunicato, anziché chiedere che i trasferimenti a Linate cessino, chiede che venga approvato un nuovo decreto, per sopperire al fatto che le guardie giurate non possono operare su due province (Varese e Milano). Nella sostanza chiede di aiutare Sea nel trasferire i lavoratori.

LICENZIAMENTO DI 300 LAVORATORI- il 9 aprile, sempre cgil-cisl-uil-ugl-sinpa e flai, hanno siglato l’ennesimo accordo che prevede il licenziamento di 300 lavoratori Sea. Dopo aver accettato l’utilizzo della cigs, per un esubero di 900 lavoratori, ora queste organizzazioni sindacali accettano che gli esuberi sono diventati 1200. Quindi a fronte del licenziamento di questi 300 lavoratori non ci sarà nessuna riduzione dell’utilizzo della cigs. Nelle prossime settimane quindi, chi secondo la Sea, ha i requisiti per accedere alla pensione, sarà licenziato.

INTERINALI E STAGIONALI- Dalla fine di marzo, tutti i 500 tra interinali e stagionali, sono stati licenziati. Dopo che tutti i sindacati si sono impegnati nella difesa di questi lavoratori, nulla è stato fatto. Già oltre 100 di questi lavoratori si sono rivolti alla nostra organizzazione per avviare la causa.

La nostra organizzazione si è opposta in tutti i modi a queste scelte della Sea.
Nelle ultime settimane la Direzione del Personale, ha creato disservizi mai visti in passato.
I lavoratori Sea, le compagnie aeree ed i passeggeri, sono state le vittime di questa mancanza di personale. Chiediamo a SEA:
1. la rapida riassunzione dei lavoratori a tempo determinato e in/somministrazione, con tutti i diritti che hanno i tempi indeterminati.
2. la sospensione della CIGS nei settori operativi sia per le imminenti festività, che per il periodo estivo dove aumenterà il traffico e inizieranno le ferie estive programmate.
3. che i trasferimenti a Linate siano sospesi, e che la cigs a ore vada abilita.

Per opporsi alla politica di smantellamento dei diritti dei lavoratori occorre dare forza a chi in questi mesi si è opposto alla Sea.
Con questa consapevolezza chiediamo a tutti i lavoratori di sostenere le nostre richieste.

23 aprile 2008

IGV di Vignate: annullato il licenziamento e Vincenzo è rientrato al lavoro da lunedì 14 aprile.

La direzione IGV spa di Vignate (azienda metalmeccanica, 150 dipendenti e produce ascensori) lo aveva licenziato dopo una pluralità di ritardi, tre contestazioni disciplinari e una sanzione di un’ora di multa.

Il lavoratore sostenuto dal sindacato FLMUniti-CUB e dall’ufficio vertenze legale ha depositato il ricorso d’urgenza (il cosiddetto art. 700) il 5 marzo 2008.

Il 31 marzo si è tenuta la udienza che non ha prodotto nessun accordo tra le parti e perciò il giudice dopo aver sentito anche gli avvocati si è riservata la decisione. Il 9 aprile ha sciolto la riserva accogliendo le ragioni del lavoratore.

Il giudice ha respinto le tesi aziendali che puntavano ad ottenere la nullità della procedura di urgenza a fronte del TFR corrisposto e della indennità di disoccupazione che avrebbe percepito.

Il giudice ha contestato la tesi aziendale in quanto il TFR ha natura e funzione diversa dal mantenimento e la disoccupazione spettante è di durata più limitata dei tempi della causa ordinaria.

E Vincenzo oltre ai danni per la perdita del posto deve far fronte al mutuo ogni mese.

Il giudice ha quindi riconosciuto il periculum in mora ed accolto la urgenza.

20 aprile 2008

CONTRIBUTI SINDACALI: LA GALLAZZI SOSTIENE CGIL-CISL

Inaccettabile comportamento della direzione Gallazzi che,
sui contributi sindacali, si schiera a sostegno di CGIL-CISL


A fronte di un gruppo consistente di lavoratori che hanno dato la revoca della delega sindacale a CGIL e CISL, iscrivendosi alla CUB, la direzione aziendale sta violando il CCNL della Gomma Plastica, dove si dice apertamente che “la delega sindacale è valida fino a revoca” ed ha continuato ad effettuare la trattenuta in favore di CGIL- CISL.

E così i lavoratori in questione si trovano nella assurda situazione di essere costretti a finanziare dei sindacati cui non sono più iscritti, almeno fino a fine anno, ed ad avere in busta paga la trattenuta per due sindacati, quello di prima e la CUB.

La direzione aziendale dovrebbe tenersi al di fuori della contesa sindacale e limitarsi ad applicare il CCNL, tra l’ altro sottoscritto da CGIL e CISL, quindi, CGIL e CISL, non possono pretendere dalla azienda un comportamento difforme da quanto sostenuto dal contratto nazionale, ne l’azienda dovrebbe favorire un sindacato rispetto ad un altro

Comunque la CUB ritiene assurdo che i lavoratori abbiano due trattenute sindacali pertanto, il nostro delegato sindacale RSU ALLCA-CUB, provvederà, a partire da questo mese, a restituire ai lavoratori la quota tessera della CUB.

Nel frattempo la CUB mette a disposizione i propri legali per attivare una causa contro la Gallazzi, CGIL e CISL per l’ illegittimità della trattenuta sindacale ai sindacati a cui è pervenuta la revoca e quindi a richiedere che questi soldi vengano restituiti ai lavoratori.

Invitiamo, pertanto, tutti i lavoratori interessati,
a sottoscrivere l’azione legale su un documento predisposto,
in possesso del delegato sindacale CUB.

EURO MAYDAY PARADE 008: I° Maggio a Milano, ore 14.00 - p.zza XXIV Maggio - Porta Ticinese


SCIPPO DEL TFR: AFFONDANO I FONDI PENSIONE

VIDEO: LE MORTI NERE

19 aprile 2008

MALPENSA: 100 LAVORATORI IN CAUSA PER RIENTRARE

MALPENSA,100 LAVORATORI IN CAUSA PER RIENTRARE.
MA SEA PREFERISCE CONTINUARE CON DISSERVIZI PER I PASSEGGERI, ORE DI STRAORDINARI CASSA INTEGRAZIONE E SALTO DEI RIPOSI PER IL PERSONALE

Dal 30 marzo, giorno del loro allontanamento dal lavoro, ben 100 lavoratori interinali e stagionali, si sono rivolti alla nostra organizzazione ed ai nostri legali, per avviare la procedura per la causa contro Sea per ottenere la riammissione al lavoro a Malpensa.
Nonostante le belle parole, spese da tutti in campagna elettorale, contro il lavoro precario, questi lavoratori che da anni operano a Malpensa, sono a casa senza lavoro.
Nonostante i disservizi
dovuti allo scarso personale presente a Malpensa, che è pesato su lavoratori e passeggeri, Sea continua a negare la necessità di riammettere al lavoro questi lavoratori.

Le code agli imbarchi sono incredibili nonostante il traffico sia diminuito drasticamente.
Qualche passeggero arrivato in aeroporto per tempo, ha poi perso il proprio volo perché rimasto in coda agli imbarchi.
Con guardie in cigs e trasferite da Malpensa a Linate, spesso viene a mancare anche il giusto numero di guardie giurate che per legge corrisponde a 4 per filtro.

Il personale è insufficiente, soprattutto dove operavano lavoratori interinali e stagionali, ai quali dal 30 marzo non è stato rinnovato il contratto.
Nell’area 1, dove ci sono continui problemi per la mancanza di personale e al terminal 2 nella gestione dei voli easy jet.
Con la situazione delle quattro lavoratrici che pur avendo vinto la causa per essere riammesse al proprio posto, da un mese sono pagate da Sea per restare a casa.
Al carico/scarico e allo smistamento bagagli non si riesce a coprire i voli, e di conseguenza si creano disagi per i passeggeri che debbono attendere per poter partire o ritirare i bagagli.

Non potendo sopperire al lavoro con il personale presente, nonostante la cigs, massiccio è il ricorso allo straordinario, in modo illegale.
Come illegale è il continuo aumento dei carichi di lavoro, e l’introduzione dei turni 4-12, 4.30-12.30 e 5-13, che la Sea ha introdotto senza nessun accordo con le OOSS.

Non contenti di questa situazione i vertici di Sea, pensano addirittura di licenziare altri 300 lavoratori con la mobilità, senza nessuna sostituzione di personale.


17-4-2008
Cub-Trasporti

13 aprile 2008

INPS: aprile 2008

contributi volontari per l'anno 2008
Stabilizzazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, di cui alla legge n. 296/2006, art. 1, commi 1202-1210. Riapertura al 30 settembre 2008 dei termini per l'accordo aziendale.
Prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Salari medi e convenzionali e altre retribuzioni o importi. Anno 2008.
articolo 1, comma 35, della legge 24 dicembre 2007, n. 247. Sostituzione dell'articolo 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118 'Assegno mensile agli invalidi civili parziali'

12 aprile 2008

infortunio causato da macchinario pericoloso: è sempre responsabile il datore di lavoro

Con sentenza del 25 febbraio 2008, n. 4718 la sezione terza civile della suprema Corte di Cassazione ha chiarito che è a carico del datore di lavoro la responsabilità oggettiva che deriva dall’incidente occorso al lavoratore e che poteva essere evitato con la predisposizione di dispositivi di sicurezza sul macchinario utilizzato dallo stesso. Per la Cassazione, la circostanza indicata dalla titolare dell’impresa (secondo cui la stessa vittima avrebbe manomesso i pistoni di aggancio del cassone al carrello creando la situazione di pericolo) non sarebbe significativa anche se il dipendente era stato debitamente istruito circa il funzionamento della macchina e delle sue diverse parti e circa i pericoli che essa poteva presentare o se era stato espressamente diffidato dall'eseguire il lavoro o dal compiere le manovre che hanno creato la situazione di pericolo.

Insegnanti: Cassazione Sezione Lavoro, Sentenza n. 2895 del 7 febbraio 2008

La partecipazione ad un corso di aggiornamento per docenti, seppur obbligatorio, non rientra di per sé nel novero delle attività tutelate dall'assicurazione obbligatoria, con la conseguenza che, in caso di infortunio, l'insegnante non è indennizzabile. Cassazione Sezione Lavoro, Sentenza n. 2895 del 7 febbraio 2008

CCNL FEDERAMBIENTE: ACCOLTE TUTTE LE PRINCIPALI RICHIESTE DELLE IMPRESE

La firma del verbale di accordo tra CGIL-CISL-UIL-FIADEL e FEDERAMBIENTE avvenuta sabato 5 aprile, segna un gravissimo attacco ai diritti acquisiti dei lavoratori del settore e consegna una cambiale in bianco nelle mani di Federambiente: non si tratta della firma vera e propria del RINNOVO del contratto ma vi si definiscono le linee principali del testo definitivo, verso l’unificazione al ribasso dei contratti di settore:
SALTA LA STRUTTURA CONTRATTUALE: sparisce il prossimo e secondo biennio economico e si stabilisce un aumento valido fino al 2010, sono accorpati al ribasso quadriennio normativo e bienni economici.

CCNL Grafici: molto fumo e poco arrosto

Il 28 marzo si è conclusa la trattativa per il rinnovo del contratto grafici editoriali che produrrà aumenti salariali per il livello C1 di 43 euro lordi mensili a partire dal 1 maggio 2008 e altri 42 euro lordi dal 1 gennaio 2009 e di 15 euro lordi dal 1 settembre 2009.
L’una tantum di 135 euro per la prima volta, come dice Assografici, “non copre i mesi scoperti con il ritardo”.
Accolte in vario modo le esigenze produttive: da tre a due settimane le ferie consecutive, straordinario obbligatorio elevato a 70 ore che “non lascia alcuno spazio ad argomentazioni strumentali” (si passa dal “recupero del ritardo non strutturale” al “completamento di commesse”).

08 aprile 2008

Malattie Professionali: Elenco delle malattie per le quali e' obbligatoria la denuncia

Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008

Elenco delle malattie per le quali e' obbligatoria la denuncia ai sensi e per gli effetti dell'articolo 139 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni e integrazioni.

Con il DM 14 gennaio 2008, pubblicato sulla G.U. n. 70 del 22 marzo 2008 SO n.68, è stato aggiornato l’elenco delle malattie per le quali e’ obbligatoria da parte del medico la denuncia di cui all’articolo 139 del testo unico approvato con D.P.R. 30 giugno 1965, n.1124, così come modificato dall’articolo 10 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38.

L’ elenco è uno strumento utile alla prevenzione ed alla tutela delle malattie in ambito professionale ed indispensabile per lo studio delle patologie e delle relazioni tra i fattori che condizionano la loro frequenza e distribuzione.

L’ elenco e’ costituito da 3 liste:

Lista 1 “Malattie la cui origine lavorativa e’ di elevata probabilità”.
Tali patologie costituiscono la base per la revisione delle tabelle delle malattie professionali di cui agli articoli 3 e 211 del D.P.R. 30 giugno 1965, n.1124, così come modificato dall’articolo 10 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38.
Tali tabelle agevolano il riconoscimento delle malattie professionali consentendo un più rapido accesso alle prestazioni e limitando i casi di contenzioso.
Ciò è reso possibile dall’esplicita indicazione delle malattie causate dall’attività lavorativa sollevando il lavoratore dalla necessità di provare l’origine professionale della patologia contratta.
L’ inserimento delle patologie nelle tabelle delle malattie professionali solleva il lavoratore dalla necessità di provarne l’origine professionale agevolandone il riconoscimento e l’accesso alle prestazioni erogate dagli istituti assicuratori.

Lista 2 “Malattie la cui origine lavorativa e’ di limitata probabilita”,
per le quali non sussistono ancora conoscenze sufficienti per cui siano inserite nella lista 1.

Lista 3 “Malattie la cui origine lavorativa e’ possibile”,
per le quali non e’ definibile il grado di probabilita’ dell’origine a causa di evidenze scientifiche sporadicheL’elenco è stato approvato su proposta della Commissione Scientifica istituita ai sensi dell’ articolo 10 del citato decreto legislativo.

Relazione tecnica della Commissione Scientifica

07 aprile 2008

Decreto in materia di salute e sicurezza del lavoro

Acquisito il parere delle Commissioni parlamentari e della Conferenza Unificata, è stato approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri del primo aprile 2008, il decreto legislativo che dà attuazione definitiva alla delega conferita al Governo dalla legge n. 123/2007 in materia di tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro.

Tra i punti salienti del decreto ricordiamo:
- l'istituzione di organismi interministeriali e di coordinamento con enti pubblici, che hanno compiti di prevenzione, formazione, vigilanza, salute e sicurezza del lavoro;
- l'individuazione degli obblighi di datori di lavoro e dirigenti;
- l'individuazione degli obblighi e delle responsabilità che gravano sui vari soggetti coinvolti nel processo di produzione;
- la definizione dell'oggetto e delle modalità di valutazione del rischio;
- la regolamentazione riguardante la protezione e la prevenzione del rischio;
- l'obbligo del datore di lavoro alla formazione, informazione e addestramento del lavoratore;
- la definizione dei titoli e dei requisiti del medico competente alla sorveglianza sanitaria;
- le disposizioni in materia di intervento per emergenza, pronto soccorso e prevenzione degli incendi;
- le modalità di consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori;
- le statistiche degli infortuni e delle malattie professionali;
- il nuovo apparato sanzionatorio.

Decreto legislativo 6 marzo 2008

Legge n.123 del 3 agosto 2007

05 aprile 2008

Varese: Precarie in sciopero, alta adesione

Alta adesione delle lavoratrici precarie del Comune di Varese allo sciopero del 4 aprile ed al presidio davanti alla sede del Comune.
La situazione attuale:
- degli 88 precari inseriti nel piano di stabilizzazione previsto nell’accordo tra RSU e Amministrazione firmato nel 2007 solo 31, infatti, sono stati assunti in ruolo.
I rimanenti 57, tutti appartenenti al Settore Educativo, verranno stabilizzati nel mese di settembre ma dovranno sostenere una nuova prova selettiva.
Inoltre la decisione di assumere il personale parascolastico con contratti di lavoro a part-time misto orizzontale/verticale, con prestazione lavorativa solo su 10 mesi e la scelta di esternalizzare la gestione dei parchi estivi, determinerà una perdita secca di 2 mesi di salario (luglio e agosto)
- i 15 precari del settore educativo in possesso dei requisiti previsti dalla finanziaria 2008 per la stabilizzazione sono letteralmente spariti dal Piano occupazionale approvato dalla Giunta Comunale !
- infine i lavoratori non stabilizzabili (dimenticati dalla Finanziaria) rischiano addirittura di perdere il posto di lavoro, seppur precario !
Infatti l’art. 79 della Finanziaria non consente di stipulare rapporti di lavoro a tempo determinato per periodi superiori a tre mesi.
Le lavoratrici hanno ribadito le richieste al centro della mobilitazione:
- stabilizzazione dei precari del settore educativo in possesso dei requisiti della Finanziaria 2008;
- stabilizzazione dei lavoratori del settore parascolastico con contratti di lavoro che garantiscano lo stesso trattamento economico dei colleghi del settore già in ruolo
- disapplicazione nei confronti dei lavoratori precari attualmente in servizio non stabilizzabili, delle previsioni contenute nell’art. 3, commi 76 e 78, della legge 244/2007 e per la loro assunzione a tempo indeterminato.
Una delegazione della RSU e delle lavoratrici è stata ricevuta, in assenza del Sindaco, dal Capo di Gabinetto del Comune al quale la delegazione ha prospettato la realtà dei lavoratori precari che, a causa delle scelte operate dalla Giunta Comunale, non hanno certezze per il proprio futuro lavorativo.
Il Capo di Gabinetto si è impegnato a rappresentare le istanze della delegazione al Sindaco, fissando già un nuovo incontro alla presenza dello stesso Sindaco, dell’Assessore ai Servizi Educativi e dei dirigenti competenti.
La RSU ha ribadito che, in mancanza di certezze reali e di un accordo con i lavoratori, nuove azioni di lotta verranno subito messe in atto:
- presidio in Consiglio Comunale martedì 8 aprile in concomitanza con la discussione del Bilancio e del “piano occupazionale”;
- attivazione delle procedure per un nuovo sciopero.

Venerdi 4 Aprile 2008
R.S.U. A.L. COBAS – CGIL – CISL – UIL,
COMUNE DI VARESE

730 2008


03 aprile 2008

MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETÀ

PER CHIEDERE IL REINTEGRO DI ANDREA PIANETA.
PER DIRE BASTA ALLA REPRESSIONE E RIVENDICARE :
LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA
Andrea Pianeta ex dipendente ATM nonchè sindacalista RSA, è stato licenziato dall'Azienda in quanto « fastidiosa spina nel fianco » soprattutto in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.

** 27 febbraio 2004 – Prima contestazione relativa ad una intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno che titolava « rischio di attentati terroristici in Metropolitana », seguita da immediata sospensione cautelare dal Servizio e dalla retribuzione oltre che dalla querela con la quale l'Azienda accusa Pianeta di avere sollevato allarmismo ingiustificato.
** 30 aprile 2004 – Seconda contestazione relativa ad un volantinaggio non autorizzato in metropolitana (16/17 marzo 2004) e alla mancata esibizione del titolo di viaggio all'ingresso della stazione metropolitana di Cascina Burrona (18 marzo 2004).

** 11 giugno 2004 – Opinamento di destituzione del Direttore Generale.

** 20 settembre 2004 – Provvedimento di destituzione del Consiglio di disciplina.
** 26 aprile 2007 – Il Tribunale di Milano con sentenza di 1° grado, conferma il licenziamento.
** 21 maggio 2007 – Pianeta compie un atto disperato, tenta il suicidio! Sale su un cavalcavia del metrò a Cernusco sul naviglio e si mette una corda legata a cappio intorno al collo tenendo le forze dell'Ordine in scacco per alcune ore.

** 1 giugno 2007 – Il procedimento penale si risolve positivamente per Pianeta con l'archiviazione, in quanto l'ipotesi accusatoria formulata dall'ATM, per il G.I.P. è palesemente infondata.

** Alla luce di tale archiviazione che di fatto assolve Pianeta dall'accusa più grave, riteniamo che vi siano le condizioni per il reintegro dello stesso attraverso il riesame del caso, subito, senza attendere il lontano processo d'Appello fissato per il 28 gennaio 2009 a causa dei tempi bibblici che purtroppo affliggono la Giustizia italiana! Anche perchè nel frattempo Andrea Pianeta vive in condizioni di indigenza, poichè oltre al lavoro è rimasto senza casa e il tutto gli ha creato seri problemi di salute.

MA ALDILA' DI TUTTO, PERCHÈ DOBBIAMO ACCETTARE INCONDIZIONATAMENTE CHE UN LAVORATORE PAGHI SUBITO LA PENA CON LA PERDITA DEL POSTO DI LAVORO CHE E' LA PROPRIA VITA, ANCHE QUANDO DENUNCIA RISCONTRABILI CARENZE E INADEMPIENZE IN MATERIA DI SICUREZZA ?
NON SAREBBE FORSE PIU' CIVILE E DEMOCRATICO CHE EVENTUALMENTE QUESTI SIA SANZIONATO DOPO L'ULTIMO GRADO DI GIUDIZIO COME AVVIENE PER FATTI MOLTO PIU' GRAVI ???

LUNEDI 7 APRILE 2008
DALLE ORE 10.15 ALLE ORE 12.15
PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE RAI
IN CORSO SEMPIONE –
ORGANIZZATO DALLE OO.SS.
FILDIAI-CILDI * SAMA-CONFAIL * AL COBAS-CUB
E IL Coordinamento Milanese di Solidarietà
“DALLA PARTE DEI LAVORATORI”.

Vi attendiamo numerosi!

Milano, 2 aprile 2008 (c.i.p.)
Fildiai-Cildi-AL CoBas-Cub Trasp-Sama FaisaConf.ail


Gallarate: Firmato il contratto decentrato tra Comune e Rsu

Mercoledì 2 aprile è stato firmato dall’amministrazione del Comune di Gallarate e dalle Rsu il contratto decentrato per gli anni 2006, 2007 e 2008 che chiude un contenzioso tra amministrazione e dipendenti durato oltre due anni.
Questo accordo oltre ad impedire il dimezzamento del premio incentivante, a parte il 2006 che si chiude con una lievissima perdita (il fondo complessivo passa da 444.000 e 402.000 euro), garantisce un parziale recupero del costo della vita almeno per il salario accessorio.
Infatti nel 2007 e nel 2008 il premio incentivante aumenterà di circa il 20% rispetto al 2005 (ultimo anno in cui è stato distribuito).

«Come delegati Rsu dell’Associazione Lavoratori Cobas siamo soddisfatti del risultato raggiunto, il cui merito è unicamente ascrivibile alla straordinaria partecipazione della maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici alle iniziative, ai presidi ed agli scioperi indetti in questi due anni – si legge in una nota diffusa in mattinata -. Questo risultato dimostra chiaramente che le mobilitazioni sono l’unica vera arma con cui i lavoratori e le lavoratrici possono conquistare diritti e salari e rappresenta una significativa risposta a coloro che in questi due anni hanno cercato di convincere i dipendenti ad accettare come inevitabile il dimezzamento del premio incentivante.


Senza mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici ci saremmo ritrovati contratti come quello appena firmato a livello nazionale dalle solite segreterie di Cgil, Cisl e Uil in compagnia di qualche altro sindacato più piccolo.
Gli stessi che promettono di adeguare i salari al vertiginoso aumento del costo della vita, hanno sottoscritto un accordo che prevede ben 7 euro lordi di aumento mensile per tutto il 2006 e per il gennaio 2007.
Chissà quali supermercati frequentano questi signori?
Dal febbraio 2007 scatteranno 90 euro lordi medi mensili di aumento che non recuperano neanche il potere d’acquisto perso in questi anni (due anni di arretrati non equivalgono neanche ad una tredicesima mensilità).
Anche qui, come al solito, il Contratto Enti Locali risulta essere il peggiore tra quelli recentemente sottoscritti.
Come se non bastasse, la maggior parte del testo dell’accordo è dedicato all’inasprimento delle sanzioni disciplinari è a dir poco paradossale che tutta questa rigidità nei confronti dei dipendenti comunali non riguarda minimamente nemmeno i sottoscrittori di questo accordo.
Infatti, pur trovandosi nelle medesime condizioni, si può tranquillamente diventare presidente del consiglio, parlamentare, dirigente di organizzazione sindacale o pubblico, ma non dipendente comunale – prosegue la nota -.
Più che una ventata di moralità promossa dai cultori della pena e delle pene, degli altri ovviamente, sembra l’ennesima affermazioni di privilegi. Paradossale è che coloro che parlano di meritocrazia sono gli stessi che nominano e liquidano dirigenti con paghe stratosferiche (centinaia di migliaia di euro all’anno), riconoscendogli poi, per il compito svolto, liquidazioni vertiginose, anche quando il loro lavoro ha contribuito al fallimento di strutture o servizi pubblici.
Paradossale è spacciare la riduzione della spesa per il personale con il contenimento della spesa pubblica.
E’ da quasi vent’anni che nelle pubbliche amministrazioni si sostituisce solo una piccolissima parte di coloro che vanno in pensione (da 1 su 2 a 1 su 4 per arrivare alle recenti proposte di sostituirne 1 ogni 8, così finalmente trasformeranno ogni ufficio in un reparto di geriatria), ma la spesa invece di diminuire è lievitata ed i motivi non sono poi così difficili da comprendere.
Il lavoro che prima veniva svolto dai dipendenti pubblici, ora viene svolto da altri lavoratori, in genere precari, ma sempre e comunque sottopagati, dipendenti di aziende o cooperative a cui nel frattempo è stato affidato il servizio.

Nessuno ha il coraggio di dire che la spesa pubblica è lievitata soprattutto a causa:
delle privatizzazioni, che oltre a peggiorare i servizi ed aumentare i costi per l’utenza (vedi Trenitalia, ex Telecom, ecc.), producono un incremento di spesa, ma in compenso trasferiscono denari pubblici nelle tasche di aziende private o mascherate da cooperative, spesso “amiche”;

delle consulenze dai costi stratosferici e soprattutto delle cosiddette grandi opere presentate come pubbliche e utili (la Tav costa come diverse finanziarie, la rotonda più piccola costa 300.000 euro, ecc.), dietro a cui spesso si nascondono società “legate“ a questo o quel partito.

Tornando al nostro Contratto decentrato (valido anche per gli anni 2006, 2007 e 2008), dopo la sua sottoscrizione, speriamo sia finalmente possibile riprendere serenamente le trattative con l’Amministrazione sulle molteplici tematiche rimaste tuttora irrisolte (regolamento mobilità interna e Posizioni Organizzative, buoni mensa, modifica dell’organizzazione del lavoro al fine di migliore la qualità del lavoro ed i servizi offerti ai cittadini, corretto inquadramento del personale e passaggi verticali, stabilizzazione del personale precario, ecc.)».

Mercoledi 2 Aprile 2008
redazione@varesenews.it

01 aprile 2008

Malpensa: Sdl, Cub e Cobas aprono la procedura di sciopero

I sindacati autonomi Sdl Intercategoriale, CubTrasporti e SlaiCobas hanno scritto alla Prefettura di Varese, alla Prefettura di Milano, all’Osservatorio sui conflitti della Commissione di Garanzia per l’attivazione della prima fase delle procedure di raffreddamento, preludio allo sciopero.
Nella missiva inviata agli enti suddetti le sigle sindacali hanno scritto:
«Premesso che l’esistenza di una fase di forte criticità della situazione degli Aeroporti Lombardi, dovuta al trasferimento di gran parte dell’attività di Alitalia, ha fatto sì che il Governo stanziasse i fondi necessari per la cassa integrazione in deroga, ma non esistono piani societari, né indirizzi manageriali che facciano intravedere la soluzione della crisi in atto;
che non sono stati presentati dati economici certi, né le spese sostenute per le liquidazioni di svariati dirigenti, per le consulenze, per viaggi e benefit e non esiste una valutazione dell’operato di un management che ha concorso alla formazione dell’attuale deficit;
che Sea sta modificando i turni di lavoro unilateralmente,
che settorialmente la cassa è applicata ad ore,
che non vengono accettati cambi turno e riposi alla pari,
che ha pubblicato diversi trasferimenti di reparto,
che si attuano trasferte immotivate da Malpensa a Linate,
che la cassa integrazione è utilizzata in modo unilaterale e senza alcuna spiegazione/contrattazione con le R.S.U./R.S.A. degli esuberi e dei criteri d’utilizzo,
che i carichi di lavoro risultano notevolmente aumentati per l’allontanamento di più di 500 lavoratori stagionali ed interinali, che hanno legalmente maturato il diritto all’assunzione a tempo indeterminato;
tanto premesso le scriventi organizzazioni sindacali e le Rsu chiedono un incontro urgente per capire le prospettive aziendali e confrontarsi sulla legittimità delle iniziative in corso.
La richiesta attiva la prima fase delle procedure di raffreddamento previste, che portano all’indizione dello sciopero».

Martedi 1 Aprile 2008
redazione@varesenews.it