Dall’inizio della cassa integrazione, la situazione nei reparti operativi quotidianamente è andata sempre più peggiorando. I disagi per passeggeri e lavoratori di Sea è sotto gli occhi di tutti. Riposi cancellati o spostati, turni impossibili introdotti da Sea in modo unilaterale, trasferimenti inutili e pretestuosi a Linate, cassa a ore con disagio per i lavoratori, ecc. ecc.. CGIL-CISL-UIL-UGL-SINPA E FLAI, firmando tutto quanto proposto da Sea, hanno accettato tutto questo.
CASSA INTEGRAZIONE AD ORE- nell’accordo dell’8-3-08 veniva sottoscritto che la cassa integrazione straordinaria avrebbe previsto “una sospensione-riduzione della prestazione giornaliera”. Forte di questa definizione, la Sea ha praticato la cassa a ore per l’area 1. Tutti i comunicati sindacali apparsi in queste settimane, con le decine di riunioni della cosiddetta commissione bilaterale, che rimandano la risoluzione di questo problema al mese prossimo, appaiono fuori luogo. Bastava che cgil-cisl-uil-ugl-sinpa e flai, non firmavano quella clausola dell’accordo dell’8-3-08 e Sea non poteva procedere con la cigs ad ore.
TRASFERIMENTI A LINATE- nell’accordo dell’8-3-08 veniva sottoscritto, “sarà cura di Sea approntare, ad invarianza di costi e di prestazioni oraria effettiva, soluzioni anche logistiche atte ad assicurare la mobilità tra gli scali. Resta espressamente e concordemente inteso la mancata assimilazione di questa peculiare fattispecie di mobilità tra scali/terminal all’istituto della trasferta a qualsivoglia fine retributivi/indennitario.”
Dopo aver ottenuto il via libera sindacale, la Sea ha provveduto a trasferire prima le guardie particolari giurate ed ora i CSB da Malpensa a Linate, senza nessun riconoscimento economico e con l’orario di viaggio a carico dei lavoratori. Anche qui, come possono i sindacati che hanno siglato l’accordo dell’8-3-08, far finta di niente. La Sea mentre ha posto in cigs le guardie particolari giurate di Linate, li sostituisce sul loro posto di lavoro, con lavoratori di Malpensa. Le guardie particolari giurate di Malpensa, che per decreto possono operare solo nella provincia di Varese, vengono trasferiti a Linate (provincia di Milano), con l’onere di dover eseguire operazioni che per decreto possono solo effettuare in provincia di Varese. Inoltre, Sea per sopperire alla carenza di organici a Malpensa, ha notevolmente aumentato il ricorso allo straordinario.
Ancor più sconcertante è la posizione della Flai, che in un loro comunicato, anziché chiedere che i trasferimenti a Linate cessino, chiede che venga approvato un nuovo decreto, per sopperire al fatto che le guardie giurate non possono operare su due province (Varese e Milano). Nella sostanza chiede di aiutare Sea nel trasferire i lavoratori.
LICENZIAMENTO DI 300 LAVORATORI- il 9 aprile, sempre cgil-cisl-uil-ugl-sinpa e flai, hanno siglato l’ennesimo accordo che prevede il licenziamento di 300 lavoratori Sea. Dopo aver accettato l’utilizzo della cigs, per un esubero di 900 lavoratori, ora queste organizzazioni sindacali accettano che gli esuberi sono diventati 1200. Quindi a fronte del licenziamento di questi 300 lavoratori non ci sarà nessuna riduzione dell’utilizzo della cigs. Nelle prossime settimane quindi, chi secondo la Sea, ha i requisiti per accedere alla pensione, sarà licenziato.
INTERINALI E STAGIONALI- Dalla fine di marzo, tutti i 500 tra interinali e stagionali, sono stati licenziati. Dopo che tutti i sindacati si sono impegnati nella difesa di questi lavoratori, nulla è stato fatto. Già oltre 100 di questi lavoratori si sono rivolti alla nostra organizzazione per avviare la causa.
La nostra organizzazione si è opposta in tutti i modi a queste scelte della Sea.
Nelle ultime settimane la Direzione del Personale, ha creato disservizi mai visti in passato.
I lavoratori Sea, le compagnie aeree ed i passeggeri, sono state le vittime di questa mancanza di personale. Chiediamo a SEA:
1. la rapida riassunzione dei lavoratori a tempo determinato e in/somministrazione, con tutti i diritti che hanno i tempi indeterminati.
2. la sospensione della CIGS nei settori operativi sia per le imminenti festività, che per il periodo estivo dove aumenterà il traffico e inizieranno le ferie estive programmate.
CASSA INTEGRAZIONE AD ORE- nell’accordo dell’8-3-08 veniva sottoscritto che la cassa integrazione straordinaria avrebbe previsto “una sospensione-riduzione della prestazione giornaliera”. Forte di questa definizione, la Sea ha praticato la cassa a ore per l’area 1. Tutti i comunicati sindacali apparsi in queste settimane, con le decine di riunioni della cosiddetta commissione bilaterale, che rimandano la risoluzione di questo problema al mese prossimo, appaiono fuori luogo. Bastava che cgil-cisl-uil-ugl-sinpa e flai, non firmavano quella clausola dell’accordo dell’8-3-08 e Sea non poteva procedere con la cigs ad ore.
TRASFERIMENTI A LINATE- nell’accordo dell’8-3-08 veniva sottoscritto, “sarà cura di Sea approntare, ad invarianza di costi e di prestazioni oraria effettiva, soluzioni anche logistiche atte ad assicurare la mobilità tra gli scali. Resta espressamente e concordemente inteso la mancata assimilazione di questa peculiare fattispecie di mobilità tra scali/terminal all’istituto della trasferta a qualsivoglia fine retributivi/indennitario.”
Dopo aver ottenuto il via libera sindacale, la Sea ha provveduto a trasferire prima le guardie particolari giurate ed ora i CSB da Malpensa a Linate, senza nessun riconoscimento economico e con l’orario di viaggio a carico dei lavoratori. Anche qui, come possono i sindacati che hanno siglato l’accordo dell’8-3-08, far finta di niente. La Sea mentre ha posto in cigs le guardie particolari giurate di Linate, li sostituisce sul loro posto di lavoro, con lavoratori di Malpensa. Le guardie particolari giurate di Malpensa, che per decreto possono operare solo nella provincia di Varese, vengono trasferiti a Linate (provincia di Milano), con l’onere di dover eseguire operazioni che per decreto possono solo effettuare in provincia di Varese. Inoltre, Sea per sopperire alla carenza di organici a Malpensa, ha notevolmente aumentato il ricorso allo straordinario.
Ancor più sconcertante è la posizione della Flai, che in un loro comunicato, anziché chiedere che i trasferimenti a Linate cessino, chiede che venga approvato un nuovo decreto, per sopperire al fatto che le guardie giurate non possono operare su due province (Varese e Milano). Nella sostanza chiede di aiutare Sea nel trasferire i lavoratori.
LICENZIAMENTO DI 300 LAVORATORI- il 9 aprile, sempre cgil-cisl-uil-ugl-sinpa e flai, hanno siglato l’ennesimo accordo che prevede il licenziamento di 300 lavoratori Sea. Dopo aver accettato l’utilizzo della cigs, per un esubero di 900 lavoratori, ora queste organizzazioni sindacali accettano che gli esuberi sono diventati 1200. Quindi a fronte del licenziamento di questi 300 lavoratori non ci sarà nessuna riduzione dell’utilizzo della cigs. Nelle prossime settimane quindi, chi secondo la Sea, ha i requisiti per accedere alla pensione, sarà licenziato.
INTERINALI E STAGIONALI- Dalla fine di marzo, tutti i 500 tra interinali e stagionali, sono stati licenziati. Dopo che tutti i sindacati si sono impegnati nella difesa di questi lavoratori, nulla è stato fatto. Già oltre 100 di questi lavoratori si sono rivolti alla nostra organizzazione per avviare la causa.
La nostra organizzazione si è opposta in tutti i modi a queste scelte della Sea.
Nelle ultime settimane la Direzione del Personale, ha creato disservizi mai visti in passato.
I lavoratori Sea, le compagnie aeree ed i passeggeri, sono state le vittime di questa mancanza di personale. Chiediamo a SEA:
1. la rapida riassunzione dei lavoratori a tempo determinato e in/somministrazione, con tutti i diritti che hanno i tempi indeterminati.
2. la sospensione della CIGS nei settori operativi sia per le imminenti festività, che per il periodo estivo dove aumenterà il traffico e inizieranno le ferie estive programmate.
3. che i trasferimenti a Linate siano sospesi, e che la cigs a ore vada abilita.
Per opporsi alla politica di smantellamento dei diritti dei lavoratori occorre dare forza a chi in questi mesi si è opposto alla Sea.
Con questa consapevolezza chiediamo a tutti i lavoratori di sostenere le nostre richieste.