La direzione IGV spa di Vignate (azienda metalmeccanica, 150 dipendenti e produce ascensori) lo aveva licenziato dopo una pluralità di ritardi, tre contestazioni disciplinari e una sanzione di un’ora di multa.
Il lavoratore sostenuto dal sindacato FLMUniti-CUB e dall’ufficio vertenze legale ha depositato il ricorso d’urgenza (il cosiddetto art. 700) il 5 marzo 2008.
Il 31 marzo si è tenuta la udienza che non ha prodotto nessun accordo tra le parti e perciò il giudice dopo aver sentito anche gli avvocati si è riservata la decisione. Il 9 aprile ha sciolto la riserva accogliendo le ragioni del lavoratore.
Il giudice ha respinto le tesi aziendali che puntavano ad ottenere la nullità della procedura di urgenza a fronte del TFR corrisposto e della indennità di disoccupazione che avrebbe percepito.
Il giudice ha contestato la tesi aziendale in quanto il TFR ha natura e funzione diversa dal mantenimento e la disoccupazione spettante è di durata più limitata dei tempi della causa ordinaria.
E Vincenzo oltre ai danni per la perdita del posto deve far fronte al mutuo ogni mese.
Il giudice ha quindi riconosciuto il periculum in mora ed accolto la urgenza.