Premessa
Per definire i punti rivendicativi importanti al fine di conquistare un rinnovo contrattuale dignitoso è bene ricordare il pesante taglio salariale, rispetto ai contratti precedenti, avvenuto con il contratto nazionale del settore del 2000.
Cgil-Cisl-Uil, unitamente a UGL che sottoscrisse per adesione, sono dirette responsabili del peggioramento delle condizioni contrattuali realizzate con quel contratto, tramite il quale vennero ridotti mediamente del 25% i minimi tabellari del settore, reso più appetibile per le aziende anche al fine di attrarre nuove tessere sindacali dalle altre categorie.
Per definire i punti rivendicativi importanti al fine di conquistare un rinnovo contrattuale dignitoso è bene ricordare il pesante taglio salariale, rispetto ai contratti precedenti, avvenuto con il contratto nazionale del settore del 2000.
Cgil-Cisl-Uil, unitamente a UGL che sottoscrisse per adesione, sono dirette responsabili del peggioramento delle condizioni contrattuali realizzate con quel contratto, tramite il quale vennero ridotti mediamente del 25% i minimi tabellari del settore, reso più appetibile per le aziende anche al fine di attrarre nuove tessere sindacali dalle altre categorie.
Successivamente, gli esigui aumenti salariali realizzati, non in linea con la perdita reale del potere d’acquisto delle retribuzioni, accentuata, in particolare nell’ultimo biennio, dalla crisi e dal continuo aumento di prezzi e tariffe, hanno ulteriormente impoverito le nostre condizioni di vita. Allo stesso modo l’aggravio della parte normativa (orario di lavoro, malattia, inquadramento, ect.), scritta in modo da lasciare i lavoratori alle “libere” interpretazioni dei datori di lavoro, ha reso insopportabile anche la normale vita lavorativa.
In pochi anni il CCNL delle Telecomunicazioni è precipitato tra i contratti più poveri e flessibili applicati in Italia, nonostante che il settore delle TLC rimanga uno fra i più ricchi e che le aziende continuino a generare enormi profitti.