Lo aveva promesso nel suo «Libro bianco»: al Welfare sanitario tradizionale andrà sempre più affiancato il "secondo pilastro" dell'assistenza integrativa, frutto della contrattazione collettiva. E ora Maurizio Sacconi, ministro del super Welfare che sta per "perdere" la competenza sulla Salute, mantiene la promessa. Con un decreto appena firmato dal ministro, il Governo rilancia i Fondi sanitari integrativi del Ssn. Lo fa in due mosse. Costituendo l'«Anagrafe» di Fondi, Casse, enti e società di mutuo soccorso con fini solo assistenziali. E precisando le prestazioni che dovranno garantire almeno il 20% del totale delle prestazioni offerte agli iscritti, pena la perdita delle attuali agevolazioni fiscali: prestazioni odontoiatriche, assistenza socio-sanitaria ai non autosufficienti ma anche interventi destinati a chi è temporaneamente «inabilitato» per malattia o infortunio.