25 settembre 2008

AGUSTA: TELECAMERE NEI REPARTI

14 impiegati della D.T. trasferiti a Vergiate
DA C. COSTA A VERGIATE
BIGLIETTO DI SOLA ANDATA

L’accordo firmato da Fim Fiom e Uilm non piace ai lavoratori

Nelle 6 ore di assemblea i lavoratori hanno chiesto dei chiarimenti sulle loro mansioni, sul loro futuro, sul futuro dei loro colleghi, sul rischio che l’ufficio venga esternalizzato, su chi sarà il responsabile sia tecnico che gerarchico ecc.;
in poche parole sembra che il nuovo ufficio non sarà in grado di lavorare bene e dovrà fare anche il lavoro di altri enti e, non ultimo, il disagio economico che non viene assolutamente ricompensato, nemmeno a chi si avvicina a casa.
Fim Fiom e Uilm prendono atto dei problemi, li ritengono più che fondati ma si fanno prendere in giro dall’azienda che, con arroganza, nega tutti i problemi esposti e riconferma l’elemosina dell’UNA-TANTUM.
Ai 10 lavoratori presenti alla quinta assemblea, Fim Fiom e Uilm dicono che, “se non accettano l’accordo, si dovranno arrangiare da soli”.
Tutti i 10 lavoratori dichiarano che non è un bell’accordo ma, per la paura di essere trasferiti a forza dall’Azienda, in 9 accettano.
Fim Fiom e Uilm, soddisfatti??? per il risultato “positivo”, ringraziano i lavoratori e sottoscrivono l’intesa.

A Vergiate si vuole aumentare ancora il ritmo di lavoro
TELECAMERE NEI REPARTI
L’azienda nega l’utilizzo - le userà solo per licenziare i lavoratori

Non è sufficiente avere raggiunto importanti obiettivi nazionali ed internazionali, è necessario aumentare la produzione riducendo i costi.
Così si aumento i turni di notte, il sabato e la domenica lavorativi, si esternalizza il più possibile, si premiano i più meritevoli (tra i più premiati ci sono i delegati sindacali) e si castigano i cattivi con lettere di richiamo. - A questo proposito ricordiamo che le ammonizioni scritte sono previste dal CCNL Art. 24 e che pregiudicano la carriere, i futuri premi e altre agevolazioni che il lavoratore poteva avere. Per quanto detto noi consigliamo di contestare sempre tali richiami, soprattutto se non sono giustificati o fatti per intimidire i lavoratori -.
Ora anche il controllo a distanza dei lavoratori attraverso i circuiti di videosorveglianza all’interno dei reparti.
L’azienda nega che tali strumenti vengano usati durante il lavoro ma, come è già successo, le registrazioni salteranno fuori all’occorrenza, per esempio per licenziare qualche lavoratore.
Se andiamo avanti di questo passo, continuando a pianificare aumenti di produttività nell’ordine del 30-40%, c’è il rischio di finire come in Renault dove, negli ultimi anni, si sono verificati diversi suicidi tra i lavoratori dentro la fabbrica.

Nuova concertazione: lavoratori sempre più sottomessi
CGIL-CISL-UIL PRONTI A FIRMARLA
Altri 15 anni di “contenimento dei salari” e dei diritti

Epifani (CGIL) dichiara candidamente che “con l’inflazione programmata si perde del salario, anno dopo anno”;
Bonanni (CISL) parla ormai apertamente di “inflazione reale molto più alta di quella ufficiale ISTAT, quella ISTAT è circa il 4% mentre quella reale è quasi al 6%”;
In realtà l’inflazione non è mai stata controllata dagli stipendi dei lavoratori, come volevano farci credere CGIL CISL e UIL, ma da altri fattori come il costo del petrolio, le speculazioni in borsa, i mutui, il prezzo dell’energia, del gas e delle materie prime (che l’Italia è costretta ad acquistare dall’estero) ecc.
Questo vuol dire che l’accordo del luglio ‘93 ha fallito in tutti i sui propositi e che l’unica cosa concreta che ha ottenuto è il costante e inesorabile abbassamento degli stipendi.
Anzi, quell’accordo è stato una delle cause dell’aumento dell’inflazione, visto che l’abbassamento degli stipendi ha provocato il blocco dei consumi ed il conseguente aumento dell’inflazione.
Esattamente il contrario del motivo per cui è stato sottoscritto l’accordo.