Dieci anni dopo la sua nascita ufficiale, l’Unione sindacale francese Solidaires terrà il suo quarto congresso a St. Jean de Monts (Vendée) dal 2 al 4 giugno 2008.
Questo congresso avviene in un periodo di importanti lotte sociali, nel momento in cui il governo si dimostra ben determinato a frammentare ciò che resta ancora del sistema di solidarietà e diritti collettivi, e accelerare la distruzione dei servizi pubblici. Sono previsti duri attacchi in materia di pensioni e di durata della vita lavorativa. In questo contesto, il sindacalismo ha una responsabilità pesante. E’ giunta l’ora in cui il movimento sindacale si unisca e fornisca delle prospettive di mobilitazione generale; questo governo, al servizio del padronato e della minoranza più ricca del paese, non può comprendere se non attraverso un conflitto sociale.
Nello stesso tempo, tutto avviene come se il padronato, il governo e i poteri forti auspichino la ricomposizione del panorama sindacale verso l’alto, secondo uno schema che porta a marginalizzare il sindacalismo di lotta e a favorire un sindacalismo sempre più istituzionalizzato. Questo progetto si sviluppa in un contesto dove l’obiettivo del MEDEF, ripreso dal governo, è di favorire i contratti di impresa, a scapito degli accordi settoriali e della legislazione del lavoro, per indebolire maggiormente i diritti dei lavoratori dipendenti, mettendoli contro gli uni e gli altri, e trascinare tutti verso il basso.
Tutti questi argomenti saranno esattamente al centro del dibattito del 4° Congresso nazionale della nostra Unione sindacale. Queste giornate saranno l’occasione di riaffermare con forza il nostro impegno all’interno di un sindacalismo di lotta e di trasformazione sociale.
Più di 400 delegati/e provenienti da diversi settori, a livello nazionale e locale, dell’ Unione sindacale saranno presenti, insieme anche a rappresentanti di altre organizzazioni nazionali e internazionali (Attac, Sindacati europei, e molte altre realtà).
Questo congresso avviene in un periodo di importanti lotte sociali, nel momento in cui il governo si dimostra ben determinato a frammentare ciò che resta ancora del sistema di solidarietà e diritti collettivi, e accelerare la distruzione dei servizi pubblici. Sono previsti duri attacchi in materia di pensioni e di durata della vita lavorativa. In questo contesto, il sindacalismo ha una responsabilità pesante. E’ giunta l’ora in cui il movimento sindacale si unisca e fornisca delle prospettive di mobilitazione generale; questo governo, al servizio del padronato e della minoranza più ricca del paese, non può comprendere se non attraverso un conflitto sociale.
Nello stesso tempo, tutto avviene come se il padronato, il governo e i poteri forti auspichino la ricomposizione del panorama sindacale verso l’alto, secondo uno schema che porta a marginalizzare il sindacalismo di lotta e a favorire un sindacalismo sempre più istituzionalizzato. Questo progetto si sviluppa in un contesto dove l’obiettivo del MEDEF, ripreso dal governo, è di favorire i contratti di impresa, a scapito degli accordi settoriali e della legislazione del lavoro, per indebolire maggiormente i diritti dei lavoratori dipendenti, mettendoli contro gli uni e gli altri, e trascinare tutti verso il basso.
Tutti questi argomenti saranno esattamente al centro del dibattito del 4° Congresso nazionale della nostra Unione sindacale. Queste giornate saranno l’occasione di riaffermare con forza il nostro impegno all’interno di un sindacalismo di lotta e di trasformazione sociale.
Più di 400 delegati/e provenienti da diversi settori, a livello nazionale e locale, dell’ Unione sindacale saranno presenti, insieme anche a rappresentanti di altre organizzazioni nazionali e internazionali (Attac, Sindacati europei, e molte altre realtà).