Intanto grazie alla Finanziaria le Amministrazioni continuano a licenziare, sostituendo i lavoratori precari con altri precari o avviando ulteriori processi di esternalizzazione dei servizi, creando così aumento dei costi e ulteriori sacche di precariato.
Per rispondere a queste manovre è necessario rilanciare in ogni luogo di lavoro, in ogni territorio la mobilitazione dei lavoratori precari, perché solo attraverso la mobilitazione e la lotta sarà possibile condizionare le decisioni che nei prossimi mesi i Governi locali (con i piani di stabilizzazione) e il futuro nuovo Governo Nazionale (con il DPCM) prenderanno circa il futuro di migliaia di precari del Pubblico Impiego.
Con lo Sciopero nazionale del 4 Aprile e con le manifestazioni che si terranno nelle principali città italiane le RdB/CUB intendono rilanciare la mobilitazione in vista dei prossimi appuntamenti e chiedere con forza:
· la disapplicazione nei confronti di tutti i lavoratori precari attualmente in servizio delle previsioni contenute nei commi 76, 78 e sgg. dell’art.3 della legge 24 dicembre 2007, n.244 relative alla riduzione degli incarichi flessibili e ai co.co.co.
· l’attivazione immediata dei tavoli di confronto con le Amministrazioni Locali il Ministero della Funzione Pubblica che coinvolgano i sindacati che realmente si sono battuti in questi anni contro la precarietà e affrontino realmente, con soluzioni concrete e per tutti, le tematiche relative alla proroga e stabilizzazione (piani di stabilizzazione e DPCM).
· l’assunzione a tempo indeterminato di tutto il personale precario LSU-LPU, Co.Co.Co., Contratto a progetto, partita iva, Interinali (in somministrazione), C.f.l. (contratti formazione lavoro), Tempo determinato, lavoratori precari della scuola, Titolari di assegni di ricerca o similari alle dipendenze delle Università o degli Enti pubblici di ricerca, Cantieristi, e i Dipendenti di ditte e coop. appaltatrici o gestori dei servizi esternalizzati;
· la reinternalizzazione dei servizi esternalizzati e dei dipendenti delle ditte e società appaltatrici.