Continueremo le iniziative per costruire un percorso che dia una ricollocazione certa.
Lo storico stabilimento Bracco di Lambrate con l’accordo dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil è stato portato sull’orlo della chiusura:
Lo storico stabilimento Bracco di Lambrate con l’accordo dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil è stato portato sull’orlo della chiusura:
- la produzione è andata a Patheon di Monza (al suo seguito circa 60 lavoratori che si sono dimessi e riassunti ex novo) e altri hanno dovuto accettare il licenziamento e l’attività precaria attraverso le agenzie di somministrazione (per andare a fare la stessa attività qualcuno lucra sugli sgravi e per il lavoratore la precarietà. Una vigliaccata o cos’altro??);
- la ricerca è finita parzialmente a Ivrea e pochi sono riusciti a seguirla;
- poche decine i lavoratori ricollocati in altre aziende del settore;
- alcune attività trasferite a San Donato con poche decine di dipendenti;
- non sono pochi i casi di precari e stagisti/e subentrati al posto di cassa integrati/e così come la direzione era riuscita a mantenere la produzione sfruttando la scadenza dei tempi determinati e sostituendoli con lavoratori interinali.
- la ricerca è finita parzialmente a Ivrea e pochi sono riusciti a seguirla;
- poche decine i lavoratori ricollocati in altre aziende del settore;
- alcune attività trasferite a San Donato con poche decine di dipendenti;
- non sono pochi i casi di precari e stagisti/e subentrati al posto di cassa integrati/e così come la direzione era riuscita a mantenere la produzione sfruttando la scadenza dei tempi determinati e sostituendoli con lavoratori interinali.
La cassa integrazione a zero ore entro giugno 2008 finirà e rischia di trasformarsi in licenziamento.
La società di Outplacement ha lavorato con i soliti scarsi risultati.
La società di Outplacement ha lavorato con i soliti scarsi risultati.
E ora la direzione forza cercando di convincere che poi con il licenziamento e la mobilità l’incentivo sarà più scarso.
Il sindacato CUB con un gruppo di lavoratori e cassa integrati/e si propone di riaprire la discussione e trovare il modo migliorando l’accordo di costruire un percorso certo di ricollocazione per chi ancora non ha trovato il posto di lavoro.
Certo si può fare anche la formazione necessaria e dei progetti ad hoc ma crediamo si debba tentare di coinvolgere Assolombarda per trovare tra le aziende associate chi ha necessità di personale già formato e preparato da reimpiegare in tempi certi (crediamo che la potenza della Assolombarda sia in grado di assolvere a questo compito per qualche decina di lavoratori/trici altrimenti chi altri potrebbe farlo … in fondo il cosiddetto mercato lo controllano loro).
E in ogni caso di fronte al rischio che non per tutti ci sia una soluzione di reimpiego cercheremo di coinvolgere la Provincia di Milano (l’Assessorato alle Crisi Occupazionali e la Commissione Lavoro) con l’intento di favorire la ricerca di soluzioni reali.
Lì, 29 gennaio 2008 A.LL.C.A.
(Associazione Lavoratrici e Lavoratori Chimici-Affini)