24 novembre 2007
AGUSTA: Inqualificabile comportamento di FIM FIOM e UILM
Inqualificabile comportamento di FIM FIOM e UILM che, in piena trattativa nazionale per il rinnovo del CCNL dei Metalmeccanici, si incontrano segretamente con la direzione aziendale per sottoscrivere un accordo che prevede la turnazione del 6x6, 24 ore su 24, a ciclo continuo.
Solo un paio di anni fa gli stessi sindacati fecero un accordo simile che, attraverso un referendum di fabbrica, fu poi rigettato in blocco dai lavoratori, ma l’azienda ne impose comunque l’applicazione e FIM FIOM e UILM abbandonarono i lavoratori al loro destino.
E’ necessario ricordare che Agusta, grazie anche a quell’accordo, è passata, nel giro di poco tempo, dalla produzione di 70 macchine anno alle attuali 180, triplicando di fatto il fatturato ed ai lavoratori è stato in cambio concesso un decontribuito misero premio di risultato e ….. tante ore di straordinario, tanto lavoro precario, co.co.co., assunzioni interinali, tanti contratti a termine, cooperative senza diritti sindacali, lavoratori a progetto e continue esternalizzazioni di settori lavorativi.
La FLMUniti ritiene quantomeno contraddittorio il comportamento di FIM FIOM e UILM che, facendo i picchetti ai cancelli, obbligano i lavoratori a scioperare e poi concedono all’azienda centinaia di ore di straordinario, lavoro al sabato, alla domenica, al 1° novembre ed ora, per aumentare ancor più la produttività, in una fase così delicata del rinnovo del contratto nazionale, saltano fuori accordi segreti ancora in favore dell’azienda.
Solo un paio di anni fa gli stessi sindacati fecero un accordo simile che, attraverso un referendum di fabbrica, fu poi rigettato in blocco dai lavoratori, ma l’azienda ne impose comunque l’applicazione e FIM FIOM e UILM abbandonarono i lavoratori al loro destino.
E’ necessario ricordare che Agusta, grazie anche a quell’accordo, è passata, nel giro di poco tempo, dalla produzione di 70 macchine anno alle attuali 180, triplicando di fatto il fatturato ed ai lavoratori è stato in cambio concesso un decontribuito misero premio di risultato e ….. tante ore di straordinario, tanto lavoro precario, co.co.co., assunzioni interinali, tanti contratti a termine, cooperative senza diritti sindacali, lavoratori a progetto e continue esternalizzazioni di settori lavorativi.
La FLMUniti ritiene quantomeno contraddittorio il comportamento di FIM FIOM e UILM che, facendo i picchetti ai cancelli, obbligano i lavoratori a scioperare e poi concedono all’azienda centinaia di ore di straordinario, lavoro al sabato, alla domenica, al 1° novembre ed ora, per aumentare ancor più la produttività, in una fase così delicata del rinnovo del contratto nazionale, saltano fuori accordi segreti ancora in favore dell’azienda.
Da anni FIM FIOM e UILM non tutelano più i lavoratori, il loro unico e solo interesse è quello di continuare a mantenere i privilegi che l’azienda, in cambio di accordi in suo favore, gli ha concesso e così possono continuare ad approfittare dell’enorme quantità di ore sindacali ad essi concesse, delle comode poltrone messe a loro disposizione nelle salette sindacali, di passaggi di categorie (molti delegati sono di 7° livello) ed elargizioni di superminimi tra i delegati e, più in generale, della gestione dei fondi pensione, del controllo del fondo sociale per la formazione (0,30 % dello stipendio per ogni lavoratore) e via dicendo.
Agusta FLMUniti-CUB
23 Novembre 2007
SECONDAMANO; CUB, NO A 67 LICENZIAMENTI
ANSA - MILANO, 23 NOV 2007-
La Cub-Informazione contesta i 67 licenziamenti su 250 dipendenti, a partire dal 2008, decisi dal management della storica testata di annunci per la compravendita 'Secondamano' in tutta Italia e chiede in alternativa contratti di solidarietà.
Il sindacato di base rende noto che la nuova proprietà, il gruppo norvegese Schibsted, ha deciso di ridurre 31 lavoratori a Milano sui 170 addetti, e a Torino (13 su 49), Genova (5 su 12) e a Bologna, Ferrara, Piacenza e Ravenna (18 su 18). Sono anche previsti "appalti all'esterno di alcune attività e la cessione di alcune testate (il Fé di Ferrara, il Rò di Rovigo e la Pulce di Ravenna) e l'abbandono della piazza di Bologna e della testata relativa".
"Il piano - sottolinea Angelo Pedrini di Cub-Informazione - prevede il taglio del 20% dei posti e del costo del lavoro con l'obiettivo entro due anni di tornare al profitto con due cifre.
Ma ciò che non convince è che si dà per scontato la riduzione del settore tradizionale cartaceo e si compromette il futuro di tutta la società e dell'occupazione complessiva.
Ancor oggi il settore cartaceo produce oltre il 90% del fatturato. Nessuno nega la necessità di sviluppare internet e l'on-line che però ad oggi non rende quasi niente".
Il sindacato denuncia anche che l'80% dell'occupazione è femminile e il 37% è a part-time.
ALL’ISELFA DI SOLBIATE ARNO L’AZIENDA RIFIUTA L’ASSEMBLEA RETRIBUITA ED I LAVORATORI SCIOPERANO
Grave atto discriminatorio dell’Iselfa spa, azienda metalmeccanica di Solbiate Arno (varese).
Dopo che alcune settimane fa si sono elette le rsu, in cui la nostra lista è stata la più votata, ottenendo la maggioranza assoluta dei voti, questa mattina la direzione aziendale ha rifiutato di concedere alle rsu un’assemblea retribuita di tutti i lavoratori.
Alle assurde motivazioni aziendali in cui comunicava che “la richiesta dell’assemblea in oggetto non può essere accordata”, da subito abbiamo risposto formalmente dichiarando:
Ø L’art. 20 della legge 300/70, precisa espressamente che le assemblee retribuite sono indette dalle rappresentanze sindacali singolarmente o congiuntamente.
Ø La stessa legge non prevede nessun vincolo in riferimento a vostre asserite “ragioni tecniche organizzative-produttive”. Esigenze che voi neppure precisate ma richiamate solo in modo generico.
Di fronte a questo gravissimo atto discriminatorio, i lavoratori della forgia, del primo e secondo turno, sono scesi in sciopero per un ora.
L’Iselfa spa che non è neppure associata all’Unione Industriale, pensa di poter affrontare le relazioni sindacali, come ha fatto in questi anni con i sindacati confederali, senza mai affrontare i problemi dei lavoratori.
Gallarate, 23-11-07
Dopo che alcune settimane fa si sono elette le rsu, in cui la nostra lista è stata la più votata, ottenendo la maggioranza assoluta dei voti, questa mattina la direzione aziendale ha rifiutato di concedere alle rsu un’assemblea retribuita di tutti i lavoratori.
Alle assurde motivazioni aziendali in cui comunicava che “la richiesta dell’assemblea in oggetto non può essere accordata”, da subito abbiamo risposto formalmente dichiarando:
Ø L’art. 20 della legge 300/70, precisa espressamente che le assemblee retribuite sono indette dalle rappresentanze sindacali singolarmente o congiuntamente.
Ø La stessa legge non prevede nessun vincolo in riferimento a vostre asserite “ragioni tecniche organizzative-produttive”. Esigenze che voi neppure precisate ma richiamate solo in modo generico.
Di fronte a questo gravissimo atto discriminatorio, i lavoratori della forgia, del primo e secondo turno, sono scesi in sciopero per un ora.
L’Iselfa spa che non è neppure associata all’Unione Industriale, pensa di poter affrontare le relazioni sindacali, come ha fatto in questi anni con i sindacati confederali, senza mai affrontare i problemi dei lavoratori.
Gallarate, 23-11-07
A.L.Cobas-Cub
Associazione amici di Carmelo Calabrese
La prematura scomparsa di Carmelo Calabrese, oltre a lasciare un vuoto tra noi, ha lasciato anche i figli Angelo di anni 25 , Stefano di anni 24 e Silvia di anni 14 ai quali riversiamo oggi tutto il nostro affetto e sostegno che vogliamo concretizzare anche economicamente, promuovendo una sottoscrizione a loro favore.
A questo scopo invitiamo tutti coloro che intendono aderire a questa iniziativa ad utilizzare il conto corrente specifico sottoindicato, al quale ci appoggiamo.
Conto corrente intestato a :
Associazione amici di Carmelo Calabrese
A questo scopo invitiamo tutti coloro che intendono aderire a questa iniziativa ad utilizzare il conto corrente specifico sottoindicato, al quale ci appoggiamo.
Conto corrente intestato a :
Associazione amici di Carmelo Calabrese
c/o Banca Popolare di Sondrio ag. 3 - Milano
IBAN - IT56 B056 9601 6140 0000 54709 X52
21 novembre 2007
IN SCIOPERO AD OLTRANZA: SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DEL TRASPORTO PUBBLICO FRANCESE E TEDESCO
I lavoratori del Trasporto Pubblico Francese e Tedesco sono in lotta ed effettuano Scioperi ad oltranza in difesa dello Stato Sociale e delle Pensioni, come fecero un mese fa i lavoratori della Metropolitana Londinese contro il fallimento di 32 società addette alla manutenzione del Metrò.
I LAVORATORI TEDESCI E FRANCESI, PUR PRATICANDO FORME DI LOTTA AD OLTRANZA, RICEVONO LA SOLIDARIETA’ DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE.
IN ITALIA TUTTO QUESTO NON è POSSIBILE
La legge 146 introdotta nel 1990 pone vincoli talmente stretti che in tutto il settore, specie in quello del servizio aereo, non è più possibile scioperare.
Prima di dichiarare sciopero le organizzazioni sindacali devono:
a) Aprire lo stato di agitazione chiedendo un incontro (raffreddamento) all’azienda (questioni locali) o alle associazioni datoriali (questioni nazionali). L’incontro deve essere svolto entro il sesto giorno dalla richiesta.
b) Se le parti datoriali si rifiutano di incontrare i rappresentanti dei lavoratori o se l’incontro non sortisce risultati positivi, le organizzazioni sindacali devono chiedere un incontro istituzionale (tentativo di conciliazione) con il Prefetto (questioni locali) o con il ministero dei trasporti (questioni nazionali). L’incontro deve svolgersi entro 5 giorni dalla richiesta.
c) Se anche questo non viene concesso o non sortisce risultati positivi per la vertenza si potrà proclamare lo sciopero.
d) Lo sciopero potrà avvenire dieci giorni dopo la proclamazione, ma non potrà essere concomitante con un’altra agitazione in atto nello stesso “bacino d’utenza”(*) anche se proclamato da altre organizzazioni sindacali.
e) Per lo stesso bacino d’utenza, per la regola della “rarefazione oggettiva”, gli scioperi devono essere effettuati con una distanza di 10 giorni l’uno dall’altro anche se proclamati da organizzazioni e con motivazione diverse.
f) Nella medesima vertenza il primo sciopero potrà avere una durata non superiore alle 4 ore; il secondo 8 ore e solo il terzo potrà riguardare l’intera giornata, ma con limitazioni:
nel trasporto ferroviario, devono essere assicurati servizi adeguati nelle fasce orarie di massima utenza dei pendolari (6-9, 18-21), secondo i volumi normalmente offerti a tale settore di utenza. Devono essere garantiti i treni a lunga/media percorrenza nella misura minima di tre coppie di treni al giorno sulle principali direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest, una almeno delle quali della categoria Intercity o Eurostar. Tali treni dovranno essere garantiti fino all’arrivo alla stazione di destinazione.
nel trasporto aereo dovranno essere garantiti i voli in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21, nonché, anche al di fuori delle fasce orarie, un volo intercontinentale in partenza per continente e i collegamenti con le isole
nel trasporto locale (bus-metrò) esistono “fasce orarie di garanzia” ( tre bore al mattino e tre ore la sera) in cui è vietato scioperare, in genere corrispondenti alle ore di maggior utilizzo del mezzo pubblico cittadino (esempio a Milano lo sciopero di 24 ore ha le seguenti modalità – si potrà scioperare dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio).
nelle attività di supporto al trasporto ferroviario e aereo devono essere garantiti un numero minimo di lavoratori (deciso dalle parti datoriali) che spesso supera il numero stesso di lavoratori in normale servizio.
g) In ogni caso lo sciopero non potrà durare più di 24 ore e dovrà avere caratteristica continuativa (salvo le fasce di garanzia), quindi, è vietato lo sciopero a “scacchiera”.
(*) dato che il “bacino d’utenza” del trasporto ferroviario e il trasporto aereo è l’itero Paese, treni e ferrovie non possono scioperare contemporaneamente nel medesimo giorno
h) Esistono interi periodi di franchigia in cui è vietato scioperare:
- dal 18 dicembre al 7 gennaio;
- dal 24 aprile al 2 maggio;
- dal 27 giugno al 4 luglio;
- dal 27 luglio al 5 settembre;
- dal 30 ottobre al 5 novembre;
- dal giovedì precedente al giovedì successivo alla Pasqua;
- dal terzo giorno precedente al terzo giorno che segue le consultazioni elettorali nazionali, europee e regionali, le consultazioni referendarie nazionali;
- dal giorno precedente al giorno successivo alle elezioni politiche suppletive o alle elezioni regionali ed amministrative parziali per le sole aree interessate.
i) I Prefetti e il Ministero dei Trasporti potranno limitare, differire o revocare uno sciopero, anche se regolare, per i motivi più disparati (spesso pretestuosi) che vanno dall’ordine pubblico all’eccessiva concentrazione di scioperi.
j) La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, istituita dall’art. 12 della Legge 12 giugno 1990 n. 146 (come modificata dalla legge n. 83/2000) è una Amministrazione “indipendente” composta da nove membri designati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica tra esperti in materia di diritto costituzionale, di diritto del lavoro e di relazioni industriali e nominati con decreto del Presidente della Repubblica. Essa vigila sul rispetto della normativa e dispone sanzioni economiche ai soggetti sindacali e ai singoli lavoratori che la violano, ma in molti casi da anche giudizi e arbitrarie interpretazioni di merito sulle vertenze, sulla condotta delle OO.SS. durante le procedure di raffreddamento e conciliazione. La commissione negli ultimi anni ha reinterpretato la legge sullo sciopero in senso restrittivo, autonomamente e senza passare dal Parlamento. Avverso le delibere della Commissione, che hanno il fine di revocare gli scioperi, è possibile presentare ricorso, ma solo dopo il ritiro dell’agitazione stessa.
k) Le sanzioni per le OO.SS. che violano le disposizioni di legge vanno da 2500 a 25.000 € ca. Per i lavoratori, invece, da un minimo di 250 ad un massimo di 500 Euro ca. per ogni giorno di sciopero fuori dalle regole. In più, i lavoratori, possono essere denunciati penalmente per “interruzione di pubblico servizio”, precettati e sanzionati amministrativamente da Prefetti e Ministero, perseguiti e sanzionati disciplinarmente dalle aziende.
Il risultato che per ogni settore è consentito scioperare quasi una volta al mese, al massimo per una giornata e comunque, viste le restrizioni, con effetti marginali.
Da tempo le associazioni datoriali, i sindacati confederali e i partiti politici discutono su come vietare totalmente lo sciopero nei servizi di pubblica utilità, puntando allo “sciopero virtuale”.
Nell’inverno tra il 2003 e il 2004 i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale dell’ATM di Milano bloccarono spontaneamente il servizio per 5 giorni. Poi la protesta si allargò per tutta Italia.
Sulla testa dei circa 4000 Tranvieri Milanesi ancora oggi pendono: una denuncia penale per interruzione di pubblico sevizio, una sanzione amministrativa da parte del Prefetto, 3 procedimenti disciplinari da parte dell’azienda, alcune richieste di risarcimento da parte di alcune associazioni di consumatori e di singoli.
IN ITALIA, PER I LAVORATORI DEI TRASPORTI CON LA LEGGE 146 E CON L’INTERPRETAZIONE CHE NE FA LA COMMISSIONE DI GARANZIA, IL DIRITTO ALLO SCIOPERO è DIVENTATO UN DIRITTO “NEGATO”.
Il diritto di sciopero è lo strumento democratico del lavoratore per rivendicare qualsiasi altro diritto ed è assolutamente necessario organizzare il fronte più ampio possibile per riconquistarlo.
19/11/2007
A.L.Cobas-Cub Trasporti
I LAVORATORI TEDESCI E FRANCESI, PUR PRATICANDO FORME DI LOTTA AD OLTRANZA, RICEVONO LA SOLIDARIETA’ DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE.
IN ITALIA TUTTO QUESTO NON è POSSIBILE
La legge 146 introdotta nel 1990 pone vincoli talmente stretti che in tutto il settore, specie in quello del servizio aereo, non è più possibile scioperare.
Prima di dichiarare sciopero le organizzazioni sindacali devono:
a) Aprire lo stato di agitazione chiedendo un incontro (raffreddamento) all’azienda (questioni locali) o alle associazioni datoriali (questioni nazionali). L’incontro deve essere svolto entro il sesto giorno dalla richiesta.
b) Se le parti datoriali si rifiutano di incontrare i rappresentanti dei lavoratori o se l’incontro non sortisce risultati positivi, le organizzazioni sindacali devono chiedere un incontro istituzionale (tentativo di conciliazione) con il Prefetto (questioni locali) o con il ministero dei trasporti (questioni nazionali). L’incontro deve svolgersi entro 5 giorni dalla richiesta.
c) Se anche questo non viene concesso o non sortisce risultati positivi per la vertenza si potrà proclamare lo sciopero.
d) Lo sciopero potrà avvenire dieci giorni dopo la proclamazione, ma non potrà essere concomitante con un’altra agitazione in atto nello stesso “bacino d’utenza”(*) anche se proclamato da altre organizzazioni sindacali.
e) Per lo stesso bacino d’utenza, per la regola della “rarefazione oggettiva”, gli scioperi devono essere effettuati con una distanza di 10 giorni l’uno dall’altro anche se proclamati da organizzazioni e con motivazione diverse.
f) Nella medesima vertenza il primo sciopero potrà avere una durata non superiore alle 4 ore; il secondo 8 ore e solo il terzo potrà riguardare l’intera giornata, ma con limitazioni:
nel trasporto ferroviario, devono essere assicurati servizi adeguati nelle fasce orarie di massima utenza dei pendolari (6-9, 18-21), secondo i volumi normalmente offerti a tale settore di utenza. Devono essere garantiti i treni a lunga/media percorrenza nella misura minima di tre coppie di treni al giorno sulle principali direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest, una almeno delle quali della categoria Intercity o Eurostar. Tali treni dovranno essere garantiti fino all’arrivo alla stazione di destinazione.
nel trasporto aereo dovranno essere garantiti i voli in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21, nonché, anche al di fuori delle fasce orarie, un volo intercontinentale in partenza per continente e i collegamenti con le isole
nel trasporto locale (bus-metrò) esistono “fasce orarie di garanzia” ( tre bore al mattino e tre ore la sera) in cui è vietato scioperare, in genere corrispondenti alle ore di maggior utilizzo del mezzo pubblico cittadino (esempio a Milano lo sciopero di 24 ore ha le seguenti modalità – si potrà scioperare dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio).
nelle attività di supporto al trasporto ferroviario e aereo devono essere garantiti un numero minimo di lavoratori (deciso dalle parti datoriali) che spesso supera il numero stesso di lavoratori in normale servizio.
g) In ogni caso lo sciopero non potrà durare più di 24 ore e dovrà avere caratteristica continuativa (salvo le fasce di garanzia), quindi, è vietato lo sciopero a “scacchiera”.
(*) dato che il “bacino d’utenza” del trasporto ferroviario e il trasporto aereo è l’itero Paese, treni e ferrovie non possono scioperare contemporaneamente nel medesimo giorno
h) Esistono interi periodi di franchigia in cui è vietato scioperare:
- dal 18 dicembre al 7 gennaio;
- dal 24 aprile al 2 maggio;
- dal 27 giugno al 4 luglio;
- dal 27 luglio al 5 settembre;
- dal 30 ottobre al 5 novembre;
- dal giovedì precedente al giovedì successivo alla Pasqua;
- dal terzo giorno precedente al terzo giorno che segue le consultazioni elettorali nazionali, europee e regionali, le consultazioni referendarie nazionali;
- dal giorno precedente al giorno successivo alle elezioni politiche suppletive o alle elezioni regionali ed amministrative parziali per le sole aree interessate.
i) I Prefetti e il Ministero dei Trasporti potranno limitare, differire o revocare uno sciopero, anche se regolare, per i motivi più disparati (spesso pretestuosi) che vanno dall’ordine pubblico all’eccessiva concentrazione di scioperi.
j) La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, istituita dall’art. 12 della Legge 12 giugno 1990 n. 146 (come modificata dalla legge n. 83/2000) è una Amministrazione “indipendente” composta da nove membri designati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica tra esperti in materia di diritto costituzionale, di diritto del lavoro e di relazioni industriali e nominati con decreto del Presidente della Repubblica. Essa vigila sul rispetto della normativa e dispone sanzioni economiche ai soggetti sindacali e ai singoli lavoratori che la violano, ma in molti casi da anche giudizi e arbitrarie interpretazioni di merito sulle vertenze, sulla condotta delle OO.SS. durante le procedure di raffreddamento e conciliazione. La commissione negli ultimi anni ha reinterpretato la legge sullo sciopero in senso restrittivo, autonomamente e senza passare dal Parlamento. Avverso le delibere della Commissione, che hanno il fine di revocare gli scioperi, è possibile presentare ricorso, ma solo dopo il ritiro dell’agitazione stessa.
k) Le sanzioni per le OO.SS. che violano le disposizioni di legge vanno da 2500 a 25.000 € ca. Per i lavoratori, invece, da un minimo di 250 ad un massimo di 500 Euro ca. per ogni giorno di sciopero fuori dalle regole. In più, i lavoratori, possono essere denunciati penalmente per “interruzione di pubblico servizio”, precettati e sanzionati amministrativamente da Prefetti e Ministero, perseguiti e sanzionati disciplinarmente dalle aziende.
Il risultato che per ogni settore è consentito scioperare quasi una volta al mese, al massimo per una giornata e comunque, viste le restrizioni, con effetti marginali.
Da tempo le associazioni datoriali, i sindacati confederali e i partiti politici discutono su come vietare totalmente lo sciopero nei servizi di pubblica utilità, puntando allo “sciopero virtuale”.
Nell’inverno tra il 2003 e il 2004 i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale dell’ATM di Milano bloccarono spontaneamente il servizio per 5 giorni. Poi la protesta si allargò per tutta Italia.
Sulla testa dei circa 4000 Tranvieri Milanesi ancora oggi pendono: una denuncia penale per interruzione di pubblico sevizio, una sanzione amministrativa da parte del Prefetto, 3 procedimenti disciplinari da parte dell’azienda, alcune richieste di risarcimento da parte di alcune associazioni di consumatori e di singoli.
IN ITALIA, PER I LAVORATORI DEI TRASPORTI CON LA LEGGE 146 E CON L’INTERPRETAZIONE CHE NE FA LA COMMISSIONE DI GARANZIA, IL DIRITTO ALLO SCIOPERO è DIVENTATO UN DIRITTO “NEGATO”.
Il diritto di sciopero è lo strumento democratico del lavoratore per rivendicare qualsiasi altro diritto ed è assolutamente necessario organizzare il fronte più ampio possibile per riconquistarlo.
19/11/2007
A.L.Cobas-Cub Trasporti
18 novembre 2007
17 novembre 2007
17 Novembre a Genova: Concentramento manifestazione ore 14.30 P.zza Principe
Perché un evento storico come la mobilitazione contro il G8 del 2001, di straordinaria potenza e di innovazione delle forme di partecipazione politica, non venga riscritto nelle aule di tribunale.
Per impedire che 25 persone a Genova e 13 a Cosenza paghino, con secoli di carcere e milioni di euro, la volontà di rivalsa sul fatto che 300.000 persone scesero in piazza nel 2001 contro i padroni del mondo.
Perché questi processi con imputazioni assurde e anacronistiche come il reato di "devastazione e saccheggio" e con le loro prossime sentenze, non diventino un'ipoteca sulla libertà di manifestare di tutti i movimenti.
Perché Genova, come nel 2001, si faccia portatrice di un mondo senza frontiere, contro ogni forma di razzismo, contro politiche securitarie ed espulsioni di massa che mettono a rischio le libertà di tutti.
Le promozioni di De Gennaro e di molti altri dirigenti delle forze dell'ordine coinvolti nei fatti di Genova, la sicura prescrizione dei processi contro i poliziotti imputati per il massacro della scuola Diaz e le torture della caserma di Bolzaneto, l'archiviazione del processo per l'omicidio di Carlo Giuliani, così come la bocciatura della commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'ordine pubblico in quelle giornate, rappresentano un'ulteriore offesa ai movimenti e uno schiaffo alla città di Genova.
Invitiamo a ripartire da Genova per mobilitarci contro chi devasta la nostra storia e saccheggia le nostre vite.
Chiediamo a chi di competenza che siano rimossi tutti gli ostacoli per un accesso a tariffa sociale dei servizi delle F.S. come sempre stato per simili occasioni fino al 2006.
Treno FS ore 11 staz. C.le Milano euro 12 a/r
CCNL Metalmeccanici: Presidio di Flmuniti-Cub giovedì 15 novembre a Vicenza
Dopo il presidio del 20 giugno a Roma presso la sede di Confindustria, di lunedì 9 luglio a Milano e del 11 ottobre a Torino è ora la volta dell’Associazione Industriali di Vicenza quella del presidente di Federmeccanica Calearo..
Presidio di Flmuniti-Cub giovedì 15 novembre ore 10,30 alla Associazione Industriali di Vicenza (P.zza Castello) per manifestare contro la pretesa padronale di decidere con chi trattare e per un contratto vero: salari europei, lavoro stabile, diritti, dignità, meno orario.
13 novembre 2007
Nella notte tra sabato e domenica è morto Carmelo Calabrese in conseguenza di un grave tumore.
Carmelo è stato un grande dirigente della CUB e della RDB, si può dire che è stato uno degli artefici della costruzione della CUB.
E' morto a 57 anni nel pieno della sua attività sindacale, personalmente sono rimasto impressionato dalla grande forza e dignità con cui ha affrontato prima il male incurabile e poi la morte, anzichè chiudersi in se stesso, ha partecipato fino all'ultimo alle riunioni sindacali intervenedo e sostenendo le sue idee sempre con grande lucidità politica e di analisi che lo hanno sempre contraddistinto, come se il male neanche lo sfiorasse.
E' una grande perdita per la CUB, gli va dato l' onore che merita partecipando al suo funerale che si terrà domani martedì 13 novembre alle ore 14,30 presso la cappella del cimitero di BRUZZANO.
Carmelo è stato un grande dirigente della CUB e della RDB, si può dire che è stato uno degli artefici della costruzione della CUB.
E' morto a 57 anni nel pieno della sua attività sindacale, personalmente sono rimasto impressionato dalla grande forza e dignità con cui ha affrontato prima il male incurabile e poi la morte, anzichè chiudersi in se stesso, ha partecipato fino all'ultimo alle riunioni sindacali intervenedo e sostenendo le sue idee sempre con grande lucidità politica e di analisi che lo hanno sempre contraddistinto, come se il male neanche lo sfiorasse.
E' una grande perdita per la CUB, gli va dato l' onore che merita partecipando al suo funerale che si terrà domani martedì 13 novembre alle ore 14,30 presso la cappella del cimitero di BRUZZANO.
Marco Galli
10 novembre 2007
VENERDI' 9 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE
Ore 9,06 - Ansa TRASPORTI: SCIOPERO; ROMA, TRAFFICO IMPAZZITO SUL GRA
Ore 9,45 - Radio Città Aperta Roma - E' iniziato tra gli studenti delle università lo sciopero generale di oggi.
Ore 9,55 a Napoli Si ingrossa il concentramento, si aspettano i lavoratori da Salerno, Benevento, Caserta.
Ore 10,02 - Ansa SCIOPERI: SCUOLA,CORTEO STUDENTI MANIFESTA DAVANTI MINISTERO.
Ore 10,05 - Omniroma SCIOPERO, CANCELLI BLOCCATI A LA SAPIENZA.
Ore 10,10 a Bologna Il corteo ancora non è partito. Lavoratori, studenti medi e universitari, precari ingrossano il concentramento.
Ore 10,20 - Radio Città Aperta Sta partendo ora a Genova il corteo del sindacato di base "Sta partendo in questo momento sotto un cielo azzurro una grande manifestazione contro il massacro sociale".
Ore 10,25 a Milano Si sta muovendo il corteo.
Ore 10,30 a Roma La piazza è piena, il corteo ancora non si muove in attesa di due spezzoni da Porta Pia e dall'Università.
Ore 10,30 - Radio Città Aperta A Milano un corteo chilometrico "Malgrado la posizione geografica il clima a Milano è caldo il corteo è immenso, la coda non è ancora partita".
Ore 10,46 - Ansa SCIOPERO: A FIUMICINO CANCELLATI PER ORA 74 VOLI.
Ore 10,45 a Milano Oltre due km di corteo e la coda è ancora bloccata a Largo Cairoli.
Ore 10,50 - Radio Città Aperta Firenze in piazza contro la precarietà e gli allarmismi delle forze dell'ordine. Una forte partecipazione al corteo di Firenze malgrado le intimidazioni delle autorità di polizia nei giorni scorsi.
Ore 10,50 a Potenza Durante il presidio presso la Regione c'è stato un incontro con il Presidente della Regione a cui ha partecipato il coordinatore nazionale Tiboni;
Ore 11,10 a Cosenza E' partito il corteo formato da tutto il sindacalismo di base della Calabria, molti i precari.
Ore 11,15 a Firenze Il corteo è in movimento da circa mezz'ora.
Ore 11.30 - Radio Città Aperta A Torino in piazza anche i no TAV, assenti partiti centrosinistra.
Ore 11,35 - Ansa NAPOLI- SCIOPERO: ALLA FIAT DI POMIGLIANO ADESIONE DEL 90% Secondo quanto rende noto il sindacato, alla Fiat Auto di Pomigliano d'Arco, è massiccia l'adesione allo sciopero indetto dalle organizzazioni di base.
Ore 11,36 - Agi SCIOPERO: A FIRENZE BIMBI ROM SFILANO IN CORTEO
Ore 11,35 a Taranto Il corteo da circa un'ora sfila per la città.
Ore 11,40 a Cagliari Il corteo è a metà percorso.
Ore 11,40 - Radio Città Aperta Perugia - Sciopero contro morti sul lavoro e sindacati concertativi.
Ore 12,10 da Roma I primi dati sulla partecipazione allo sciopero ci dicono che 2 milioni di lavoratori hanno partecipato allo sciopero, superando di gran lunga la partecipazione a quello dello scorso anno. A Roma sono scese in piazza oltre 50.000 persone così come a Milano.
Ore 12,14 - Ansa MESSINA - TRASPORTI: STRETTO; PROTESTA DIPENDENTI RFI,BLOCCATI APPRODI.
Ore 12,28 - Ansa SCIOPERO: STOP COBAS, 400 MILA IN CORTEO;
Ore 12,46 - Ansa
SCIOPERO: ROMA; FERRANDO (PCL), RENDO MERITO A COBAS
SCIOPERO: ROMA; FERRANDO (PCL), RENDO MERITO A COBAS
Ore 12,48 - Apcom SCIOPERO/ SINDACATI DI BASE: PARTECIPANO DUE MILIONI LAVORATORIDal trasporto locale alla scuola, 400 mila in piazza.
Ore 13,00 - Genova. Grande partecipazione nazionale alloSCIOPERO GENERALEindetto da tutto il sindacalismo di Base nella giornata di oggi.
Ore 13,00 - Ansa SCIOPERO: MILANO; A MALPENSA 46 VOLI CANCELLATI, A LINATE 33
Ore 13,00 - Radio Città Aperta Bologna: diventa realtà la parola d'ordine della generalizzazione dello sciopero.
Ore13,07 - Asca SCIOPERO GENERALE: CUB, ADERISCONO OLTRE DUE MILIONI DI LAVORATORI.
Ore 13,10 - Radio Città Aperta Palermo. In piazza l'opposizione sociale e sindacale in una realtà dominata dall'omertà e dalla cappa dei poteri occulti.
Ore 13,32 - Agi SCIOPERO: PUGNI CHIUSI E FALCE E MARTELLO A FIRENZE.
Ore 13,41 - Adnkronos SCIOPERO: CREMASCHI(FIOM), OGGI SEGNALE IMPORTANTE PER SINDACALISMO CONFEDERALE.
Ore 13,50 - Agi SCIOPERO: ROMA; ORGANIZZATORI, SIAMO 60 MILA
Ore 14,15 -Riuscito anche in Piemonte lo sciopero e la manifestazionedel sindacalismo di base.
Ore 14,20 - Agi SCIOPERO SINDACATI BASE: E.ROMAGNA, IN MIGLIAIA A BOLOGNA.
Ore 15,20 - Adnkronos SCIOPERO: CARUSO (PRC), SEGNALE CHIARO CONTRO ACCORDO WELFARE.
Ore 15,40 -Buona l’adesione allo sciopero e alla manifestazione regionale di Cosenza
Ore 15,43 - Anche nel Friuli Venezia Giulia i lavoratori si sono fermati quest’oggi per protestare contro la Finanziaria , il protocollo sul welfare e la precarietà ; a favore di «una politica di redistribuzione del reddito e di rilancio del sistema previdenziale pubblico, assieme alla tenuta del contratto nazionale e il reinserimento della scala mobile.
Ore 15,45 - MIGLIAIA DI LAVORATORI IN PIAZZA A FIRENZE IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE.
Ore 15,54 - Adnkronos ROMA: CODICI, CODE E INGORGHI PER MANIFESTAZIONE E SCIOPERI 'LA CAPITALE E' SOTTO ASSEDIO, REGNA IL CAOS'
Ore 16,29 - Agi SCIOPERI: CUB, GOVERNO NON PUO' IGNORARE 2 MILIONI DI PERSONE.
Ore 16,29 - Agi SCIOPERI: CUB, GOVERNO NON PUO' IGNORARE 2 MILIONI DI PERSONE.
Ore 16,40 - Napoli. Buona l'adesione allo scioperoScioperano anche non iscritti, fatto anomalo mai successo in precedenza.
Ore 17,25 - Comunicato Stampa A Potenza un nutrito e colorato presidio ha caratterizzato lo sciopero generale.
Ore 17,45 - Repubblica.it-L'agitazione indetta dai sindacati di base, 50.000 in piazza a Milano e Roma, 400.000 in tutta Italia. Gli organizzatori: "Risultati oltre ogni aspettativa, un governo di centrosinistra non può non tenerne conto"Statali, scuola e trasporti in sciopero,alta l'adesione ma disagi contenutiRipercussioni soprattutto all'aeroporto di Fiumicino, nella capitale: cancellati 74 voli. Padova, Disobbedienti bloccano un treno e chiedono un prezzo politico per andare al corteo di Venezia.
9 novembre 2007 - Il Tempo- L'Italia si ferma contro la FinanziariaL'Italia si ferma per protestare contro la Finanziaria, il protocollo sul welfare e la precarietà. A favore di «una politica di redistribuzione del reddito e di rilancio del sistema previdenziale pubblico assieme alla tenuta del contratto nazionale e il reinserimento della scala mobile.
UN ALTRO SINDACATO E’ POSSIBILE
07 novembre 2007
04 novembre 2007
PRESIDIO IN REGIONE IL 6 NOVEMBRE A SOSTEGNO DELLA LEGGE POPOLARE SUI TICKET SANITARI
La Federazione Regionale RdB/CUB, è stata tra i Promotori di questa iniziativa, ed è stata determinante nella raccolta Firme, raccogliendo oltre 8.000 firme, in tutta la Regione
La legge chiede l’esenzione dei Ticket sanitari, e l’esenzione dei Ticket del pronto soccorso.
Questa battaglia ha portato dei primi risultati, costringendo questa Regione ad modificare in opera l’imposizione sfrenata del pagamento dei Ticket sulla Sanità.
IL Consiglio Regionale del 30 gennaio 2007 aveva rinviato in commissione la proposta di legge d’iniziativa popolare “Norme sulle esenzione dai ticket sanitari ed esenzioni dai ticket delle prestazioni di pronto soccorso” depositata in Regione nel 2004 con oltre 22.000 firme, è stata finalmente avviata la discussione sul merito della proposta nell’ambito della III Comm. Consiliare (con ben 3 anni di ritardo).
La votazione finale in aula è stata per il giorno martedì 6 novembre 2007 (un eventuale rinvio sarà tempestivamente comunicato).
Invitiamo tutti a partecipare al presidio davanti alla Regione che abbiamo organizzato per quella data .
L’appuntamento è fissato per
MARTEDI’ 6 NOVEMBRE ORE 10.00
IN VIA F. FILZI 22,
La legge chiede l’esenzione dei Ticket sanitari, e l’esenzione dei Ticket del pronto soccorso.
Questa battaglia ha portato dei primi risultati, costringendo questa Regione ad modificare in opera l’imposizione sfrenata del pagamento dei Ticket sulla Sanità.
IL Consiglio Regionale del 30 gennaio 2007 aveva rinviato in commissione la proposta di legge d’iniziativa popolare “Norme sulle esenzione dai ticket sanitari ed esenzioni dai ticket delle prestazioni di pronto soccorso” depositata in Regione nel 2004 con oltre 22.000 firme, è stata finalmente avviata la discussione sul merito della proposta nell’ambito della III Comm. Consiliare (con ben 3 anni di ritardo).
La votazione finale in aula è stata per il giorno martedì 6 novembre 2007 (un eventuale rinvio sarà tempestivamente comunicato).
Invitiamo tutti a partecipare al presidio davanti alla Regione che abbiamo organizzato per quella data .
L’appuntamento è fissato per
MARTEDI’ 6 NOVEMBRE ORE 10.00
IN VIA F. FILZI 22,
(ingresso Pirellone) MILANO.
RdB/CUB FEDERAZIONE REGIONALE LOMBARDIA
RdB/CUB FEDERAZIONE REGIONALE LOMBARDIA
01 novembre 2007
dibattito pubblico lunedì 5 novembre 2007 alle ore 20,30 nella sede CUB di Varese.
In preparazione dello Sciopero Generale di 24 ore
Di tutte le categorie, indetto dalla CUB
e da tutto il sindacalismo di base per il giorno
9 novembre 2007,
La Confederazione unitaria di Base della provincia di Varese
Ha organizzato un dibattito pubblico
nella sala cinema della sede CUB di Varese
in via de Cristoforis 5, per il giorno:
lunedì 5 novembre 2007 alle ore 20,30.
Tutti i lavoratori, i pensionati, i precari,
i disoccupati, gli studenti, le associazioni
Sono invitati a partecipare.
Lo sciopero generale e generalizzato del 9 novembre 2007,
sia un passaggio cruciale nell’opposizione al famigerato
Protocollo del 23 luglio 2007, una giornata fondamentale
nella lotta per la garanzia del lavoro e del reddito,
per la difesa dei diritti acquisiti e per l’estensione
di essi a tutti per la conquista di nuovi diritti sociali nel
lavoro e oltre il lavoro.
Di tutte le categorie, indetto dalla CUB
e da tutto il sindacalismo di base per il giorno
9 novembre 2007,
La Confederazione unitaria di Base della provincia di Varese
Ha organizzato un dibattito pubblico
nella sala cinema della sede CUB di Varese
in via de Cristoforis 5, per il giorno:
lunedì 5 novembre 2007 alle ore 20,30.
Tutti i lavoratori, i pensionati, i precari,
i disoccupati, gli studenti, le associazioni
Sono invitati a partecipare.
Lo sciopero generale e generalizzato del 9 novembre 2007,
sia un passaggio cruciale nell’opposizione al famigerato
Protocollo del 23 luglio 2007, una giornata fondamentale
nella lotta per la garanzia del lavoro e del reddito,
per la difesa dei diritti acquisiti e per l’estensione
di essi a tutti per la conquista di nuovi diritti sociali nel
lavoro e oltre il lavoro.
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