24 ottobre 2006

Agusta Contratto Interno: intervento FLMU-CUB

Dal 1996 in poi si sono susseguite una serie di leggi con lo scopo di ridurre i contributi previdenziali e sociali versati dalle aziende all’INPS, tra questi sono stati tolti i contributi per gli asili nido, per il servizio sanitario nazionale, per assistenza malattia pensionati, ridotto dello 0,8% il contributo per gli assegni al nucleo familiare ecc.. .
La pensione contributiva è strettamente legata all’entità dei contributi versati all’INPS.

SALARIO:
La legge 135 del ’97 ha introdotto due novità nei contratti interni detti di secondo livello:
1- tutti gli aumenti legati a risultati aziendali avranno la durata dell’accordo, cioè 4 anni, dopo o si farà un nuovo accordo aggiungendo le nuove richieste o si perderà tutto.
2- tutti gli aumenti legati a risultati aziendali consentono alle aziende di non versare l'80% dei contributi previdenziali all’INPS. In questo modo tutti i rinnovi fatti con questo sistema hanno portato ad una rilevante riduzione dei contributi previdenziali versati all’INPS che, sommati alla riduzione contributiva in corso, ha messo in serio pericolo la sopravvivenza stessa dell’INPS.
Il recupero economico deve comprendere le seguenti voci:
- recuperare il “gap” tra inflazione dichiarata dall’ISTAT e quella reale degli ultimi 8 anni.
- recuperare i contributi previdenziali e la mancata ripartizione negli istituti della busta paga non versati sui P.D.R. degli ultimi 2 Contratti Interni.
Si chiede pertanto un aumento di stipendio di 150 euro mensili, come consolidamento dell’ultimo P.D.R. pagato nel 2006 slegato da risultati ed obiettivi aziendali, ripartito su tutti gli istituti, ultrattivo nel tempo e con il versamento dei contributi previdenziali.
Si chiede inoltre, a fronte della nuova richiesta d’aumento economico previsto per i prossimi quattro anni, l’istituzione della 14° mensilità.
I lavoratori non sono obbligati a chiedere aumenti legati al risultato aziendale, l’azienda si vanta di essere diventata leader nel mondo, abbiamo il dovere di chiedere aumenti ultrattivi nel tempo e con il versamento dei contributi previdenziali. Possiamo essere di esempio a molte altre aziende che stanno rinnovando il contratto interno.

LAVORO PRECARIO:
Le nuove forme di lavoro precario, introdotte con il “pacchetto Treu” prima e con la “legge 30” poi, hanno trasformato in lavoratori precari il 15% di lavoratori che prima erano a tempo indeterminato (lavoratori stagionali, co-co-co, soci di cooperative, a progetto ecc..), riducendo ulteriormente i contributi che i datori di lavoro versano all’INPS.
La mobilità e la cassa integrazioni sono ammortizzatori sociali che hanno lo scopo di aiutare economicamente i dipendenti di aziende che sono in situazioni economiche tali da non poter più pagare gli stipendi ai lavoratori. I soldi usati sono prelevati dalle casse dell’INPS, più soldi sono usati con questo scopo e meno soldi ci sono per pagare le pensioni.
In azienda si è appena chiusa l’ultima procedura di mobilità, il lavoro svolto dai lavoratori posti in mobilità ora è stato affidato alle cooperative, con lavoratori precari senza diritti sindacali e con esigui versamenti contributivi all’INPS. Sono stati usati i fondi dell’INPS per sostituire lavoratori a tempo indeterminato con lavoratori precari, nel contempo l’azienda ha deciso di spostare una parte di lavoro in Romania, per poter sfruttare ulteriormente la manodopera sottopagata.

PROFESSIONALITA’:
Merita particolare attenzione la professionalità espressa dai lavoratori che ha permesso all’azienda di raggiungere il primo posto nel mercato internazionale. Il riconoscimento professionale ha un’importanza rilevante ma le ultime esperienze relative ai passaggi di categoria hanno ancora una volta dimostrato che il clientelismo ed il nepotismo l’hanno fatta da padrone. Noi riteniamo che, per veder gratificato l’impegno da tutti profuso si debba buttare a mare la fallimentare struttura delle EPA 1, EPA2 ecc…e si debba invece attuare un sistema che riconosca la professionalità espressa da tutti.: chiediamo pertanto di introdurre 6 scatti d’anzianità per i lavoratori inquadrati al 4° livello e l’aggiunta di ulteriori 6 scatti d’anzianità per i lavoratori inquadrati di 5° livello.

22 sett 2006