27 aprile 2009

SICUREZZA SUL LAVORO: CON LODO SACCONI AI PADRONI I PROFITTI AI LAVORATORI I MORTI E LE RESPONSABILITA’

Salvare i manager per salvare i profitti. E’ questa la filosofia che ispira la modifica al Testo Unico sulla Sicurezza apportata, con un vero e proprio colpo di mano, dal ministro Sacconi che l’ha inserita nella bozza di decreto legislativo.La norma che inchiodava gli alti vertici delle aziende alle loro responsabilità, in quanto “il non impedire l’evento equivale a cagionarlo”, viene di fatto annullata dalle condizioni introdotte: “che l’evento non sia imputabile ai soggetti di cui agli articoli dal 56 al 60 compreso del presente decreto legislativo per le violazioni ivi richiamate”. I soggetti a cui si riferisce sono i preposti, il medico competente, i progettisti, i fornitori e i lavoratori.

Settimana nera per gli incidenti sul lavoro

Otto vittime sono morte per schiacciamento, due per caduta dall’alto, una a seguito di un violento colpo subìto, un’altra è rimasta coinvolta in un incidente stradale e un’ultima vittima è rimasta folgorata. I lavoratori erano tutti italiani con un’età compresa tra i 25 e i 63 anni. Gli ultimi due incidenti sono avvenuti nella mattinata di oggi: un uomo, Rosario Cona, 63 anni, è morto dopo essere stato colpito da un grosso ramo mentre stava chiudendo il cancello di Villa Trabia per evitare che entrassero persone in quanto erano già caduti altri rami. L'incidente mortale è avvenuto verso le 10,30 proprio all'ingresso della Villa in via Salinas. Cona era uno dei custodi del parco di Palermo.

25 aprile 2009

19 aprile 2009

I lavoratori hanno diritto di conoscere tutti i dati personali

I lavoratori hanno diritto di conoscere tutti i dati personali che riguardano la gestione del rapporto di lavoro secondo le modalità previste dal Codice Privacy.
E' quanto ribadito dal Provvedimento 19 dicembre 2008 con il quale il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto in merito ad un ricorso proposto da un conducente di mezzi pubblici al quale era stata negata la possibilità di ottenere tutte le informazioni relative alla gestione del rapporto di lavoro, ed in particolare i dati sui turni di servizio giornalieri da lui effettuati nell'arco degli ultimi dieci anni (richiesti al fine di promuovere una causa di fronte al Giudice del lavoro ed alla quale il datore di lavoro si era opposto anche invocando il temporaneo differimento all'accesso per non pregiudicare il proprio esercizio del diritto di difesa).
In particolare il Garante ha evidenziato che "le informazioni relative all'ordinaria gestione del rapporto di lavoro costituiscono senza dubbio dati personali e, in quanto tali, possono essere legittimamente oggetto di richiesta di accesso da parte dell'interessato" e che non essendovi al momento della richiesta avviata alcuna controversia "non esisteva allo stato alcun pregiudizio concreto che avrebbe potuto condizionare o alterare l'esercizio del diritto di difesa da parte della società".

Vietate le telecamere per controllare chi lavora

Non è lecito installare telecamere che possano controllare i lavoratori, anche in aree e locali dove si trovino saltuariamente. Lo ha ribadito il Garante della privacy ricordando che l'uso delle telecamere sui luoghi di lavoro deve rispettare in maniera rigorosa gli obblighi previsti dallo Statuto dei lavoratori, richiamati anche dal Codice della privacy. Per questo motivo al termine di un'operazione di controllo sull'utilizzo di apparati di videosorveglianza da parte di una cooperativa l'Autorità ha disposto il blocco del trattamento effettuato mediante alcune videocamere poste in aree suscettibili di transito da parte dei lavoratori, come quelle di carico e scarico delle merci, i box informazioni e la zona circostante. Il sistema di videosorveglianza può, infatti, configurarsi come forma di controllo a distanza dell'attività lavorativa anche nel caso in cui i luoghi di lavoro siano frequentati anche solo temporaneamente dal personale. A tale proposito, il Garante ha ricordato quanto a suo tempo stabilito dalla Cassazione, la quale aveva confermato che il divieto di controllo a distanza dell'attività lavorativa "non è escluso dal fatto che il controllo sia destinato ad essere discontinuo perché esercitato in locali dove i lavoratori possono trovarsi solo saltuariamente".(06 aprile 2009)

liquidazione del danno biologico conseguente ad infortunio sul lavoro

Tribunale CivileSentenza 26.02.09, n.23Tribunale di Novara: personalizzazione della liquidazione del danno biologico conseguente ad infortunio sul lavoro.
esponeva:di essere stato assunto, nei periodi 24.8/30.9.1999 e 5.10/12.11.1999, dalla ditta (.....) per espletare mansioni di lavoro temporaneo, ex art. 13 L. 196/1997, con inquadramento quale operaio di II livello presso la ditta (B) e mansioni di operaio metalmeccanico nel reparto lastroferratura in qualità di “addetto alla foratura ed all’assemblaggio di componenti di sedili per auto”;che la mattina del giorno 8 novembre 1999 il ricorrente si trovava presso detto reparto addetto a svolgere la sua abituale attività di assemblaggio sedili per auto, eseguendo forature mediante un trapano manuale;che quella stessa mattina un altro operaio del medesimo reparto, (.....), si era infortunato mentre lavorava su una macchina denominata trapano a colonna ed in conseguenza di tale infortunio il capo turno, (.....), aveva deciso in tutta fretta di destinare il ricorrente a tale ultimo macchinario, informandolo sbrigativamente e sommariamente sulle modalità di lavoro;che verso le ore 13,30 il ricorrente, durante la sostituzione della punta del trapano, necessaria al fine di effettuare fori di diametro diverso, eseguiva la manovra poco prima illustratagli dal capoturno: spegneva il trapano ed impugnava con la mano sinistra il mandrino per fermare più rapidamente il movimento e quindi sostituire più velocemente la punta stessa; mentre afferrava il mandrino, il guanto di protezione che indossava si impigliava nella punta, che stava ancora ruotando, facendo subire alla mano una brusca rotazione che causava la rottura scomposta del V dito;

Orientamenti in materia di aiuti a favore dell’occupazione

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione)
2 aprile 2009 (*)
«Aiuti di Stato a favore dell’occupazione – Orientamenti in materia di aiuti a favore dell’occupazione – Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale – Regolamento (CE) n. 2204/2002 – Nozione di “creazione di posti di lavoro” – Calcolo dell’incremento del numero di posti di lavoro»
Nel procedimento C‑415/07,
avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’art. 234 CE, dal Tribunale ordinario di Nocera Inferiore con ordinanza 20 luglio 2007, pervenuta in cancelleria il 10 settembre 2007.

IL MOBBING E LE REGISTRAZIONI FONOGRAFICHE

Con la sentenza n. 10430 del 08 maggio 2007 la Corte di Cassazione ha statuito che il mobbing può essere provato anche mediante registrazioni audio. Il caso su cui si è pronunciata la Corte riguarda, nello specifico, la vicenda di una dipendente (D. N.) che, essendo stata vittima di ingiurie e molestie sul luogo di lavoro, era stata costretta a dimettersi chiedendo il risarcimento del danno subito.
In giudizio, la ricorrente aveva prodotto come prova una cassetta registrata. La persona (P. L.) accusata di aver assunto tali atteggiamenti vessatori, non è stata sottoposta ad interrogatorio formale in quanto non rivestiva la carica di legale rappresentante della società; inoltre, avendo la società resistente contestato l´esistenza delle asserite conversazioni e della loro conformità ai fatti, il giudice di primo grado ha ritenuto inammissibile, ai sensi dell´art. 2712 c.c., la consulenza tecnica d´ufficio richiesta e volta alla trascrizione del nastro magnetico prodotto.L´art. 2712 c.c., infatti, prevede: “Le riproduzioni (cod. proc. Civ. 261) fotografiche o cinematografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale vengono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime”.

Licenziamento del dipendente – Modalità operative del licenziamento – Riconsegna del Libretto di Lavoro – Validità

La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro Civile, con Sentenza n. 6447 del 17 Marzo 2009, avente ad oggetto “ Lavoro subordinato – Licenziamento del dipendente – Modalità operative del licenziamento – Riconsegna del Libretto del lavoro – Validità”, ha sancito che, nell’ambito delle procedure inerenti il licenziamento, non sussiste per il Datore di lavoro alcun onere di adottare formule “sacramentali”, e la volontà di eseguire un licenziamento può essere espressa anche in forme indirette purchè siano chiare, trasparenti e raggiungano correttamente il lavoratore interessato; del resto l’annotazione sul libretto del lavoro della data di cessazione del rapporto di lavoro esprime inequivocabilmente la volontà del datore di lavoro ad effettuare il licenziamento, e proprio a decorrere da tale data, decorre il termine, a favore del lavoratore, per impugnare il medesimo.

16 aprile 2009

I ventitré lavoratori licenziati dalla cooperativa ServiGest accolti dal Prefetto di Varese

Affiancati dai rappresentanti sindacali di Sdl, Cobas e Cub, i dipendenti che lavoravano nel settore lavaggio e pulizia in appalto per la Lsg SkyChefs, società leader nel comparto catering, si sono ritrovati davanti a Villa Recalcati e sono stati accolti dal Prefetto di Varese Simonetta Vaccari, alla quale hanno esposto i passaggi della loro via crucis. La motivazione del licenziamento è stata spiegata con il passaggio dalla cooperativa “Archimede Logistica e packaging” al consorzio ServiGest: non una novità dato che prima a gestire una parte del servizio c’era la Cis, poi la Archimede e infine la ServiGest, tutte cooperative riconducibili alla stessa proprietà (anche se il responsabile legale è diverso), che ogni due/tre anni cambia nome e ragione sociale e lascia a casa parte dei dipendenti non ottemperando al pagamento di contributi e tfr (trattamento di fine rapporto di lavoro).

Il Tar della Lombardia ha sancito con una sentenza del 20 marzo scorso l’illegittimità di quei licenziamenti poiché non sono state attivate le necessarie procedure sindacali in caso di licenziamento collettivo, condannando così la cooperativa Archimede a reintegrare tutti i lavoratori ricorrenti e a risarcire loro il danno nella misura prevista dall’art. 18. A perdere il posto e a protestare sono rimasti in 23 dei 50 licenziati dalla cooperativa: gli altri sono stati reintegrati dal nuovo consorzio subentrato, mentre quelli licenziati sono stati sostituiti nei numeri e nei compiti da altri nuovi dipendenti

15 aprile 2009

presidio davanti alla prefettura di Varese

Giovedì 16 aprile
dalle 9.30
PRESIDIO CON CONFERENZA STAMPA
davanti alla
PREFETTURA DI VARESE
PIAZZA LIBETA'
organizzato con le lavoratrici ed i lavoratori
licenziati dall'appalto lavaggio e pulizie
interno alla LSG SKY Chefs di malpensa.

10 aprile 2009

AGUSTA-INCREDIBILE: LA FIOM PROTEGGE I PADRONI ED ESPONE GLI OPERAI ALLA RITORSIONE AZIENDALE

Giustifica le carenze ambientali e dice chi ha avuto il coraggio di chiamare l’ASL. Neanche l’ASL aveva osato farlo


Non è nostra abitudine rispondere ai farneticanti comunicati che leggiamo ogni tanto alle bacheche ma questa volta stanno mettendo in pericolo lo stipendio di parecchi operai, dipendenti della Palmar, che operano all’interno di Agusta e svolgono l’attività di movimentazione.

Quanto esposto alle bacheche da parte della RSU FIOM Agusta ci lascia completamente allibiti, un comunicato fitto di rabbia e di incapacità di ragionamento, un comportamento totalmente irresponsabile che espone in maniera ingiustificata i lavoratori alla ritorsione aziendale:


1- comunicano a tutti chi ha chiesto all’ASL di fare i controlli.

2- giustificano l’azienda anche davanti alle evidenti carenze ambientali


La Palmar ha già dimostrato di non avere scrupoli nel vendicarsi sui lavoratori. I precedenti comunicati sui licenziamenti per futili motivi non lasciano dubbi sul modo di operare da parte della dirigenza aziendale, non c’era proprio bisogno di agevolare l’azienda dichiarando apertamente chi ha avuto il coraggio di chiamare l’ASL per eseguire i controlli ambientali all’interno dei vari reparti ………. Eppure lo hanno fatto.

Invitiamo i vertici della FIOM nazionale a prendere seri provvedimenti nei confronti di questi delegati che, oltre a non essere in grado di fare il loro mestiere, espongono in maniera pericolosa i lavoratori, facendo perdere la faccia a tutta la FIOM.

Per dovere di cronaca: il RLS Palmar è stato regolarmente eletto dai lavoratori in modo democratico (leggere il significato sul vocabolario) nel 2008. Inoltre, gli interventi sull’impianto di riscaldamento e sui portoni di accesso, per evitare le correnti d’aria all’interno del magazzino spedizioni, Agusta li ha fatti solo dopo le numerose richieste da parte dei lavoratori e non perché la RSU FIOM si è incatenata al cancello per tutelare gli operai!!!!!!! Cosa di cui si è persa la memoria.

07 aprile 2009

Ahlstrom gallarate: licenziamenti e mobilità confermati

Mentre i lavoratori dell’Ahlstrom di Gallarate continuano il presidio davanti ai cancelli della fabbrica di viale XXIV maggio, ieri la direzione, dopo aver annullato la precedente, ha aperto la procedura per il licenziamento con la mobilità di cinquantanove lavoratori.
Il sindacato di base che guida la protesta dei lavoratori gallaratesi è però fiducioso nella possibilità di un accordo. Prosegue il blocco delle merci.
«In questo incontro - scrivono l'AL Cobas - sono stati raggiunti significativi obiettivi, ottenuti dalla determinazione dei lavoratori che in queste settimane hanno lottato. Restano però aperte alcune richieste da noi avanzate: la cassa integrazione deve essere fatta a rotazione con la garanzia della maturazione dei ratei; si deve aprire la mobilità tra i vari stabilimenti (Gallarate, Mozzate, Cressa e Carbonate); la mobilità deve coinvolgere solo i lavoratori volontari, senza nessun licenziamento anche fra 12 mesi; si deve aumentare sensibilmente l’incentivo all’esodo».

Oce' Italia: cassa integrazione. Perchè? Per chi?

Ocè Italia: cassa integrazione ordinaria (Cigo). Perché? Per chi? Quanto pesano i sacrifici per lavoratori e lavoratrici??

La direzione ha interrotto un confronto su eventuali tagli perché la casa madre non aveva deciso quanto mettere a disposizione per gli incentivi.. (hanno altri problemi più grossi e l’Italia vale solo il 3,2% della Corporation). Cosa dobbiamo pensare che ora la cassa integrazione ordinaria è un modo per risparmiare, prendere tempo e torneranno alla carica??

La ipotesi in discussione prevede 8 ore di Cigo a settimana per circa 350 lavoratori dei 540 dipendenti (esclusi venditori e similari e alcuni centri B.S. che hanno particolari carichi di lavoro). Quel che dovrebbe essere ovvio è che prima di andare in cassa integrazione si devono verificare i carichi di lavoro ed evitarla il più possibile (e potete contattarci se ritenete ci siano forzature ingiustificate per intervenire ed evitarla e/o contestarla). Si cerca di far passare un discorso che con 4 giorni di lavoro e la cassa integrazione a rotazione si possono soddisfare le necessità dei clienti e delle attività … ma allora stabilizziamo con la riduzione dell’orario di lavoro in via definitiva la settimana di 4 giorni lavorativi a parità di retribuzione.

In molti dicono che nessuno verrà lasciato indietro… ma con 4 giorni di cassa integrazione al mese ovvero 32 ore retribuite a circa 5 euro ora le perdite economiche saranno diverse centinaia di euro… al mese.
Ed è per questo che chiediamo anche nello sciopero generale in preparazione con manifestazione al Pirellone che la integrazione salariale ritorni ad essere realmente l’80% dello stipendio e non le 850 euro nette al mese attuali.

La multinazionale risparmierà oltre 500mila euro di stipendi e per molti aumenterà la fatica di arrivare a fine mese. Lo strumento della cassa integrazione ordinaria è utile e necessario in caso di cali di lavoro (la crisi è abbastanza grave se sia la Confindustria che la Cgil vorrebbero estenderla da un anno a due anni..).

Quello che non va è che non si preveda la garanzia del pagamento integrale della 13esima, delle ferie, ecc e che non si preveda l’integrazione all’80% dello stipendio a carico della direzione in attesa che arrivi la legge a livello generale (il che comporterebbe che anche le aziende sarebbero interessate a spingere il governo per aumentare il valore della integrazione salariale). Oppure si dovrebbe fare come in altre aziende che i dirigenti si autotassano per fare una cassa di solidarietà per chi non lavora tutto il mese? Cercare di imporre miglioramenti della integrazione salariale in ogni azienda è compito fondamentale che aiuta la vertenza generale per migliorare gli ammortizzatori sociali. Questa richiesta a parole è sostenuta sia dalla Cgil che dalla Fiom ma non pare che in Ocè per ora si stia tentando di renderla concreta. Noi crediamo si debba continuare a fare pressioni in tutti i modi (evitando la Cigo dove è possibile e migliorando l’accordo con la clausola della integrazione dello stipendio).

Per chi volesse fare due conti può provare a dividere il proprio stipendio netto x 173 ore e vedere quale è la paga oraria netta… con le 850 euro della Cigo diviso 173 viene 4 euro e 91 centesimi… calcolate le ore di cassa integrazione mensili 32 ore circa per la differenza e avrete la perdita a cui si somma un altro 8,33% per la perdita in % della tredicesima e non sarebbe finita…

CRISI MALPENSA: SACRIFICI E ALTRA CASSA OLTRE IL 2010 PER I LAVORATORI STIPENDI E PROFITTI D’ORO PER I SOLITI (ig)NOTI

È passato ormai un anno dagli accordi che hanno introdotto la cigs in deroga e la mobilità per i lavoratori di Malpensa. Da quel momento abbiamo assistito all’attacco alle condizioni di vita e lavorative.

SEA:
Accordo dopo accordo i lavoratori Sea hanno visto, in questi mesi, aumentare la cassa e i carichi di lavoro.

L’accordo del 13-6-08, che tra le altre cose prevedeva l’eliminazione di tre riposi all’anno, sta dispiegando mese dopo mese i suoi effetti. Il 12 marzo si è giunti ad un‘altro capitolo all’attacco ai diritti acquisiti dei lavoratori, con la presentazione da parte di SEA delle tabelle turni e riposi e come ci si aspettava, non solo tutti i dipendenti SEA spa e SEA h. si troveranno 3 riposi in meno ma due di questi verranno fatti di domenica. Non solo: cambiando le tabelle riposi e quindi il posizionamento delle settimane da 5, (prendiamo come esempio la tabella CIL BHS) si dovrà lavorare due sabati e due lunedì in più rispetto alla vecchia tabella aumentando i riposi del giovedì e venerdì.

I vertici aziendali, con la complicità dei sindacati confederali, stanno introducendo la figura del “team leader”. Singolare è la posizione aziendale che a fronte di personale esentato e di lavoratrici, che non sono in condizioni di eseguire tutte le operazioni del team leader, pensano bene di obbligare tutti alla nuova figura professionale, scaricando sugli altri lavoratori, eventuali ridotte capacità lavorative di alcuni.
Mancati riposi, cassa integrazione discriminante tra lavoratori, sostituzione delle ferie con la cassa, trasferimenti tra Malpensa e Linate, ecc. ecc. sono tutti i sistemi buoni per aggirare le norme che prevedono che la cassa sia fatta a rotazione e che non si debba fare nessuno straordinario. Spesso tutto ciò avviene con il consenso di Cgil-Cisl-Uil e Flai.

Ora Sea, dopo aver ottenuto per due anni tutto quanto è possibile dalla collettività e dai lavoratori, con flessibilità e aumento dei carichi di lavoro, pensa di poter continuare a “mungere” lo Stato con altra cassa e nuova mobilità.

Ed infatti, dopo aver trionfalisticamente sbandierato la conclusione di accordi con la nuova Alitalia e Lufthansa, anziché comunicare la diminuzione della cassa, Bonomi e soci si apprestano a richiedere un altro anno di crisi, motivata ora non più dalla situazione Alitalia, ma dalla crisi internazionale, con l’obiettivo di continuare le sospensioni in cassa dei lavoratori Sea fissi e di mantenere un altro anno di contratto a termine, con i relativi ricatti, al personale “ex precario” da stabilizzare. Inoltre, dopo aver aperto la procedura la mobilità nel marzo scorso dicendo di dover licenziare i dirigenti e quadri che nonostante l’età non volevano lasciare l’azienda, ora Sea si appresta ad un’altra mobilità, questa volta, però, per gli operai, magari con un po’ di soldi di incentivo.

A Bonomi superstipendio garantito. Con un’abile mossa, il Carroccio ha aggirato la legge sui manager pubblici, che fissa uno stipendio massimo di 250 mila euro, e a garantire al suo uomo, Giuseppe Bonomi, presidente ed ex ad di Sea, la partecipata che gestisce Linate e Malpensa, uno stipendio più che doppio. Con la nuova legge i due incarichi diventano incompatibili e allora cosa s’inventa la Lega? Un’assunzione a tempo indeterminato come direttore generale di Sea, garantendo uno stipendio di 550mila euro. Oltre ai compensi per il raggiungimento degli obiettivi. Il giornale 16-1-09

SIAMO QUINDI AL PARADOSSO: SOLDI PER I VERTICI SEA E PER CHI ACCETTA IL LICENZIAMENTO, MENTRE PER CHI RESTA AL LAVORO C’è SOLO LA CRISI.

Da parte nostra quindi non è più pensabile continuare oltre il marzo 2010, con altra cassa e mobilità!

QUEI SINDACATI CHE ANDRANNO ANCORA UNA VOLTA A SIGLARE ACCORDI IN QUESTO SENSO, SANNO CHE NON CI SONO MOTIVI PER AUTORIZZARE ALTRA CASSA PER LA SEA.

Scaricati sull’INPS tre giornate per ogni lavoratore Sea

Con l’accordo firmato il 13-6-08, da tutti i sindacati confederali, si prevedono da quest’anno tre riposi in meno. La Sea da un lato chiede soldi per lasciare a casa i lavoratori pagati dall’INPS, mentre dall’altro aumenta l’orario di lavoro. Con questo meccanismo le tre giornate di lavoro in più per ogni lavoratore, saranno trasformate in giornate di cig e pagate dall’INPS.

AVIAPARTNER:
Dopo avere aperto vertenze sindacali
e legali in materia di condizioni di lavoro e di orari, igienico-sanitarie, sicurezza sul lavoro, contrattazione aziendale e lavoro precario, nelle scorse settimane abbiamo indetto le elezioni delle RSU, per poter avere una rappresentanza dei lavoratori eletta. Ma come al solito, nessun’altra organizzazione sindacale ha presentato i propri candidati, con il risultato che Aviapartner sta ora di fatto ostacolando le elezioni. Come in SEA, per votare ,abbiamo dovuto ricorrere al giudice per condotta antisindacale. Questa è la dimostrazione che a Malpensa la democrazia sindacale, non esiste.

È di queste settimane la vicenda del personale della coop. GS, che effettuava la pulizia aerei per Aviapartner. Prima licenziati dalla GS per cessione di appalto ed assunti come lavoratori interinali presso la stessa Aviapartner, sempre a fare pulizia aerei, ed ora di nuovo licenziati perché l’appalto è stato dato alla NAS, in palese violazione delle norme sui cambi di appalto, che prevede, nei passaggi di appalto, l’assunzione, da parte di chi subentra, di tutto il personale. Anche questa manovra di Aviapartner è stata gestita con la complicità dei sindacati confederali, ed ha portato come risultato la perdita del posto di lavoro da parte di molti operai.

COOPERATIVE FASULLE. LSG Sky Chefs, da diversi anni cede in appalto a varie cooperative il servizio pulizie e lavaggio legato al servizio catering. Le cooperative che si sono alternate (ultima la coop. Archimede) hanno sempre dimostrato tutta la loro arroganza, non riconoscendo la retribuzione prevista dal contratto nazionale e i diritti sindacali. Il 1° dicembre 2008 si è consumata l’ennesima beffa ai danni dei lavoratori; per motivazioni ancora poco chiare, si è deciso di sospendere l’appalto alla coop. Archimede logistica, passandolo alla coop. ServiGest.
Ma, mentre le lettere di licenziamento sono state indirizzate a tutti i lavoratori di Archimede senza peraltro prevedere il pagamento delle mensilità arretrate e del TFR e senza la restituzione della quota associativa trattenuta ogni mese in busta paga, le proposte di assunzione della nuova cooperativa sono state dirette solo ad alcuni. Inoltre i lavoratori licenziati, a causa del mancato pagamento della contribu-zione prevista da parte della cooperativa, non hanno neppure la possibilità di richiedere la disoccupazione.
Altra cooperativa, la Solution Team, addetta ad avvolgere i bagagli per conto della Securbag, presente in numerosi scali a livello mondiale, non solo risulta aver fatto firmare ai lavoratori, al momento dell’assunzione, dichiarazioni di dimissioni in bianco, ma utilizza un CCNL (unci) che non risponde ai requisiti di trattamenti minimi previsti dalla legge e trova pretesti disciplinari per sbarazzarsi dei lavoratori scomodi in dispregio dello Statuto dei lavoratori.

Riz service, coop. che opera presso Alha al carico e scarico merci. Dopo aver tenuto numerosi soci lavoratori senza lavoro e senza stipendio, nell’ottobre scorso ha siglato un accordo, con la sola Uil, con cui veniva concessa la cassa non a rotazione e senza l’anticipo dei soldi da parte della coop. Con questo “bellissimo” accordo, mai portato a conoscenza dei lavoratori, ora decine di operai sono da sei mesi senza stipendio e senza integrazione salariale. Il ritardo del pagamento della cassa integrazione, è dovuto in parte alle carenze dell’INPS ma soprattutto alla procedura sbagliata fatta dalla cooperativa, che con il ritardo dei pagamenti degli stipendi di cassa, ottiene il risultato che numerosi lavoratori in difficoltà economica, alla fine cercano un altro lavoro.

Quasi tutte le cooperative operanti a malpensa, non pagano i contributi di disoccupazione, con il risultato che i lavoratori una volta licenziati non possono avere la disoccupazione speciale prevista per tutti i lavoratori italiani.

Può bastare tutto questo per convincersi di non restare più spettatori passivi delle sorti della propria vita lavorativa?

E di non lasciarlo nelle mani dei sindacati confederali “firmaioli” per avere annualmente il loro bottino di migliaia di ore di permessi sindacali?

ORGANIZZIAMOCI E LOTTIAMO!

Nei prossimi giorni la CUB Trasporti organizzerà assemblee dei lavoratori SEA e delle aziende e coop. operanti sullo scalo di Malpensa per decidere insieme le azioni di lotta da mettere in campo e organizzarsi per arrivare ad uno SCIOPERO che coinvolga TUTTI i lavoratori degli scali milanesi. Oggi più che mai serve una scelta netta dei lavoratori per il sindacalismo di base sia in consensi sia di coscienza e soprattutto di PARTECIPAZIONE per contrastare questo attacco inaudito ai diritti dei lavoratori mentre i soliti (ig)noti vogliono scaricare sui lavoratori la loro crisi.

Aprile 2009 CUB TRASPORTI

AGUSTA: LA SALUTE DEI LAVORATORI NON E’ IN VENDITA

Controlli dell’ASL in meccanica ed in magazzino

“VIETATO ACCENDERE LA VENTOLA” firmato: ing. B….

Questo cartello è rimasto appeso per mesi sotto il pulsante di accensione delle ventole che servono per riscaldare i lavoratori all’interno del magazzino, eppure nessuno diceva nulla. L’RSPP, più volte interpellato, alzava le spalle e diceva “più di così cosa posso fare? Io ho parlato con il responsabile e il mio dovere l’ho fatto”. Il cartello giovedì pomeriggio è sparito, strana coincidenza. Sembra che qualcuno ha visto l’ing. B…. masticare frettolosamente ed ingoiare dei pezzi di carta dove si intravedeva la scritta “VIETATO…”. Si dice che per un giorno questo “capo reparto” abbia avuto problemi digestivi. Chissà se il cartello ricomparirà di nuovo?! Magari, questa volta, suggeriamo di non mettere la firma almeno cosi ci si salva la faccia.

I FATTI: Giovedì pomeriggio due ispettori dell’ASL di Cardano si presentano al cancello dell’Agusta dichiarando di dover fare dei controlli all’interno di alcuni reparti dell’azienda.
Fanno un’ispezione accurata in diversi reparti tra cui il magazzino spedizione, dove parlano con diversi lavoratori e verificano le condizioni ambientali del reparto: dalle correnti d’aria alla temperatura dell’ambiente, dal corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento al deposito di terriccio che portano i muletti all’interno del reparto, al rischio di incidenti tra muletti e dipendenti che operano all’interno ecc.. . I due ispettori sono accompagnati dal capo della meccanica ing. M., e dall’RSPP dott. M. ma non viene convocato nessun rappresentate dei lavoratori, nessun delegato sindacale e nemmeno l’RLS.
I controlli proseguono all’interno della meccanica, fino al reparto lavaggio pezzi, dove l’ASL verifica lo stato d’opera delle vasche dell’olio per la protezione dei pezzi, l’impianto di aspirazione ecc.. .
La visita si conclude dopo più di due ore, i due ispettori, dopo aver riempito diversi fogli di appunti, lasciano l’azienda.

Per un giorno hanno vinto i lavoratori; per un giorno, i dirigenti ed i responsabili della salute dei lavoratori si sono seriamente preoccupati di come potrebbero finire le cose

I problemi all’interno del magazzino erano stati segnalati da tempo
all’azienda, tanto è vero che per tutelare gli impiegati che operano all’interno nel magazzino, hanno modificato gli accessi all’ufficio, ma per gli operai le cose non sono per niente migliorate, anzi.

Approfittiamo dell’occasione per salutare il delegato della FIOM che si è nascosto per tutto il tempo dell’ispezione e che poi, pensando di non essere visto, si è andato a “confessare” dall’RSPP, probabilmente per dichiararsi estraneo al controllo dell’ASL.
BRAVO, COMPLIMENTONI e soprattutto BELL’ESEMPIO!

05 aprile 2009

ASSISTENZA FISCALE - 730 - UNICO - ISEE - 2009

Il ritiro della documentazione per la compilazione dei modelli 730 e Unico sarà effettuato dal 10 aprile al 20 maggio 2009 su appuntamento contattando le sedi di zona più vicine.

Il servizio di assistenza e compilazione viene erogato gratuitamente ai lavoratori ed ai pensionati iscritti per l’anno 2009 o in possesso della Carta Servizi CUB 2009.


La Carta Servizi CUB 2009 è disponibile da Gennaio 2009 e viene rilasciata a fronte della sottoscrizione di una quota di 40 euro. La Carta Servizi CUB 2009 garantisce l’assistenza fiscale per il 2009

Gratis il tuo 730 precompilato

orari sede di VARESE VIA De Cristoforis n° 5

LUNEDI' Mattino 9.00 – 12.00 Pomeriggio 15.00-18.30
MARTEDI’ Mattino chiuso Pomeriggio 15.00-18.30
MERCOLEDI’ Mattino 9.00 – 12.00 Pomeriggio 15.00-18.30
GIOVEDI’ Mattino chiuso Pomeriggio 15.00-18.30
VENERDI’ Mattino chiuso Pomeriggio 15.00-18.30

orari sede di GALLARATE (Ronchi) VIA Delle Rose 2

LUNEDI' Mattino 9.00-12.00 Pomeriggio 15.00-18.30
MARTEDI’ Mattino Chiuso Pomeriggio 15.00-18.30
MERCOLEDI’ Mattino 9.00-12.00 Pomeriggio 15.00-18.30
GIOVEDI’ Mattino 9.00-12.00 Pomeriggio 15.00-18.30
VENERDI’ Mattino Chiuso Pomeriggio 15.00-18.30

Documenti da consegnare:


Documentazione inerente i redditi percepiti nel 2008:

  • Mod. 730 o UNICO presentato nel 2008 per i redditi 2007;
  • Mod.CUD/2009 - certificazione redditi da lavoro dipendente e assimilati o da pensione, rilasciato dal datore di lavoro o ente pensionistico relativo all’anno 2008;
  • Ricevute pagamento acconti / imposte versati nel 2008;
  • compensazioni effettuate nel mod.F24;
  • Atti di proprietà, di compravendita, di successione per fabbricati e terreni movimentati nel 2008 e/o visure catastali
  • Altri redditi imponibili IRPEF 2008 (esempio: l'assegno di mantenimento al’ex coniuge, lavoro autonomo occasionale, compensi per attività sportive dilettantistiche, ecc…);
  • Certificazione per dividendi titoli azionari 2008.


Quadro B – ICI dovuta:

  • Bollettini ICI pagati nell’anno 2008.


Documentazione inerente le spese detraibili e deducibili sostenute nel 2008:

  • Ricevute spese mediche generiche e specialistiche Spese per occhiali, protesi e per l'acquisto o l'affitto di apparecchi o attrezzature sanitarie e relative prescrizioni mediche;
  • Spese per ausilio ed assistenza ai portatori di handicap;
  • Spese per veicoli adattati per portatori di handicap;
  • Ricevute versamenti contributi volontari, riscatti previdenziali, ricongiunzioni, restituzione di quote pensionistiche indebite, altri contributi previdenziali obbligatori, assicurazione INAIL casalinghe;
  • Quietanze RC AUTO (CSSN) pagati nel 2008;
  • Contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari (quietanze);
  • Contributi versati per la previdenza complementare e/o individuale;
  • Contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari fiscalmente a carico (quietanze);
  • Quietanze pagamenti interessi passivi e copie dei contratti di mutuo e compravendita immobiliare;
  • Spese di intermediazione immobiliare (fattura Agenzia e contratto di compravendita);
  • Spese di istruzione (tasse scolastiche, iscrizione e frequenza );
  • Spese funebri;
  • Spese per frequenza palestre,piscine ecc (ricevute iscrizione abbonamento -età 5-18 anni);
  • Spese per la frequenza di asili nido pubblici o privati (ricevute o quietanze di pagamento, fatture, bollettino bancario o postale);
  • Quietanze assicurazioni vita / infortuni;
  • Spese per acquisto abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale;
  • Spese sostenute dai docenti con incarico annuale per l’autoaggiornamento e la formazione;
  • Ricevute di spese sostenute dai genitori adottivi per l'espletamento di procedure relative all'adozione di minori stranieri;
  • Erogazioni liberali alle ONLUS, ONG, Enti universitari, Ricerca pubblica, Partiti politici...;
  • Documentazione inerente gli assegni erogati per il mantenimento del coniuge (sentenza di divorzio, quietanze liberatorie, codice fiscale ex coniuge);
  • Spese per l’assistenza personale di soggetti non autosufficienti (certificato medico, dichiarazione dell’addetto all’assistenza);
  • Spese veterinarie;
  • Spese per sostituzione frigorifero o congelatore, classe A+ (fattura, modalità di smaltimento del vecchio);
  • Spese per acquisto motori ad elevata efficienza di potenza e variatori di velocità (fattura, scheda raccolta dati, ricevuta invio all’Enea, certificazione del produttore solo per i motori);


Detrazione 36% per ristrutturazioni edilizie 2008:

  • Copie dei bonifici bancari o postali, fatture e copia ricevuta della raccomandata della comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara;
  • Per lavori condominiali, apposita dichiarazione dell'amministratore di condominio.


Detrazione 55% per risparmio energetico 2008:

  • Certificato di asseverazione redatto dal tecnico abilitato;

· Ricevuta di invio documentazione all’Enea tramite internet/raccomandata;
· Fatture comprovanti le spese con costo manodopera evidenziato;
· Ricevuta bonifico bancario o postale;

  • Per lavori condominiali, apposita dichiarazione dell'amministratore di condominio-copia delibera assembleare - tabella millesimale.


Benefici per proprietari di alloggi e inquilini (Legge 431/98- Contratti convenzionali):

  • I proprietari: Contratto di locazione (Legge 431/98 art.2, c.3 e art.5, c.2) completo degli estremi di registrazione e copia della denuncia ICI;
  • Gli inquilini: Contratto di locazione (Legge 431/98 art.2, c.3 e art.4, c.2 e 3).
    Detrazioni per canoni di locazione (per inquilini, giovani 20-30 anni, studenti universitari fuori sede e lavoratori fuori regione):
  • Contratti di locazione stipulati ai sensi della Legge 431/98.


Fotocopia di un documento di identità per le eventuali autocertificazioni

02 aprile 2009

Comune di Milano: 6 Aprile 2009. Sciopero di 2 ore e Presidio

Lottiamo tutti assieme:

Per una progressione orizzontale per tutti i lavoratori dell’ente;

Contro la progressiva privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi (Case di Riposo, Servizi funebri, Scuole civiche, Musei);

Per la stabilizzazione del personale precario e una politica di nuove assunzioni per far fronte alle necessità dei servizi;

Per soluzione delle vertenze aperte in numerosi settori dell’ente (Polizia locale, Scuole dell’infanzia, N.U.I.R., Biblioteche).

Sciopero Generale

ultime due ore dell’orario di lavoro

presidio davanti Palazzo Marino

dalle ore 15.30