07 aprile 2009

CRISI MALPENSA: SACRIFICI E ALTRA CASSA OLTRE IL 2010 PER I LAVORATORI STIPENDI E PROFITTI D’ORO PER I SOLITI (ig)NOTI

È passato ormai un anno dagli accordi che hanno introdotto la cigs in deroga e la mobilità per i lavoratori di Malpensa. Da quel momento abbiamo assistito all’attacco alle condizioni di vita e lavorative.

SEA:
Accordo dopo accordo i lavoratori Sea hanno visto, in questi mesi, aumentare la cassa e i carichi di lavoro.

L’accordo del 13-6-08, che tra le altre cose prevedeva l’eliminazione di tre riposi all’anno, sta dispiegando mese dopo mese i suoi effetti. Il 12 marzo si è giunti ad un‘altro capitolo all’attacco ai diritti acquisiti dei lavoratori, con la presentazione da parte di SEA delle tabelle turni e riposi e come ci si aspettava, non solo tutti i dipendenti SEA spa e SEA h. si troveranno 3 riposi in meno ma due di questi verranno fatti di domenica. Non solo: cambiando le tabelle riposi e quindi il posizionamento delle settimane da 5, (prendiamo come esempio la tabella CIL BHS) si dovrà lavorare due sabati e due lunedì in più rispetto alla vecchia tabella aumentando i riposi del giovedì e venerdì.

I vertici aziendali, con la complicità dei sindacati confederali, stanno introducendo la figura del “team leader”. Singolare è la posizione aziendale che a fronte di personale esentato e di lavoratrici, che non sono in condizioni di eseguire tutte le operazioni del team leader, pensano bene di obbligare tutti alla nuova figura professionale, scaricando sugli altri lavoratori, eventuali ridotte capacità lavorative di alcuni.
Mancati riposi, cassa integrazione discriminante tra lavoratori, sostituzione delle ferie con la cassa, trasferimenti tra Malpensa e Linate, ecc. ecc. sono tutti i sistemi buoni per aggirare le norme che prevedono che la cassa sia fatta a rotazione e che non si debba fare nessuno straordinario. Spesso tutto ciò avviene con il consenso di Cgil-Cisl-Uil e Flai.

Ora Sea, dopo aver ottenuto per due anni tutto quanto è possibile dalla collettività e dai lavoratori, con flessibilità e aumento dei carichi di lavoro, pensa di poter continuare a “mungere” lo Stato con altra cassa e nuova mobilità.

Ed infatti, dopo aver trionfalisticamente sbandierato la conclusione di accordi con la nuova Alitalia e Lufthansa, anziché comunicare la diminuzione della cassa, Bonomi e soci si apprestano a richiedere un altro anno di crisi, motivata ora non più dalla situazione Alitalia, ma dalla crisi internazionale, con l’obiettivo di continuare le sospensioni in cassa dei lavoratori Sea fissi e di mantenere un altro anno di contratto a termine, con i relativi ricatti, al personale “ex precario” da stabilizzare. Inoltre, dopo aver aperto la procedura la mobilità nel marzo scorso dicendo di dover licenziare i dirigenti e quadri che nonostante l’età non volevano lasciare l’azienda, ora Sea si appresta ad un’altra mobilità, questa volta, però, per gli operai, magari con un po’ di soldi di incentivo.

A Bonomi superstipendio garantito. Con un’abile mossa, il Carroccio ha aggirato la legge sui manager pubblici, che fissa uno stipendio massimo di 250 mila euro, e a garantire al suo uomo, Giuseppe Bonomi, presidente ed ex ad di Sea, la partecipata che gestisce Linate e Malpensa, uno stipendio più che doppio. Con la nuova legge i due incarichi diventano incompatibili e allora cosa s’inventa la Lega? Un’assunzione a tempo indeterminato come direttore generale di Sea, garantendo uno stipendio di 550mila euro. Oltre ai compensi per il raggiungimento degli obiettivi. Il giornale 16-1-09

SIAMO QUINDI AL PARADOSSO: SOLDI PER I VERTICI SEA E PER CHI ACCETTA IL LICENZIAMENTO, MENTRE PER CHI RESTA AL LAVORO C’è SOLO LA CRISI.

Da parte nostra quindi non è più pensabile continuare oltre il marzo 2010, con altra cassa e mobilità!

QUEI SINDACATI CHE ANDRANNO ANCORA UNA VOLTA A SIGLARE ACCORDI IN QUESTO SENSO, SANNO CHE NON CI SONO MOTIVI PER AUTORIZZARE ALTRA CASSA PER LA SEA.

Scaricati sull’INPS tre giornate per ogni lavoratore Sea

Con l’accordo firmato il 13-6-08, da tutti i sindacati confederali, si prevedono da quest’anno tre riposi in meno. La Sea da un lato chiede soldi per lasciare a casa i lavoratori pagati dall’INPS, mentre dall’altro aumenta l’orario di lavoro. Con questo meccanismo le tre giornate di lavoro in più per ogni lavoratore, saranno trasformate in giornate di cig e pagate dall’INPS.

AVIAPARTNER:
Dopo avere aperto vertenze sindacali
e legali in materia di condizioni di lavoro e di orari, igienico-sanitarie, sicurezza sul lavoro, contrattazione aziendale e lavoro precario, nelle scorse settimane abbiamo indetto le elezioni delle RSU, per poter avere una rappresentanza dei lavoratori eletta. Ma come al solito, nessun’altra organizzazione sindacale ha presentato i propri candidati, con il risultato che Aviapartner sta ora di fatto ostacolando le elezioni. Come in SEA, per votare ,abbiamo dovuto ricorrere al giudice per condotta antisindacale. Questa è la dimostrazione che a Malpensa la democrazia sindacale, non esiste.

È di queste settimane la vicenda del personale della coop. GS, che effettuava la pulizia aerei per Aviapartner. Prima licenziati dalla GS per cessione di appalto ed assunti come lavoratori interinali presso la stessa Aviapartner, sempre a fare pulizia aerei, ed ora di nuovo licenziati perché l’appalto è stato dato alla NAS, in palese violazione delle norme sui cambi di appalto, che prevede, nei passaggi di appalto, l’assunzione, da parte di chi subentra, di tutto il personale. Anche questa manovra di Aviapartner è stata gestita con la complicità dei sindacati confederali, ed ha portato come risultato la perdita del posto di lavoro da parte di molti operai.

COOPERATIVE FASULLE. LSG Sky Chefs, da diversi anni cede in appalto a varie cooperative il servizio pulizie e lavaggio legato al servizio catering. Le cooperative che si sono alternate (ultima la coop. Archimede) hanno sempre dimostrato tutta la loro arroganza, non riconoscendo la retribuzione prevista dal contratto nazionale e i diritti sindacali. Il 1° dicembre 2008 si è consumata l’ennesima beffa ai danni dei lavoratori; per motivazioni ancora poco chiare, si è deciso di sospendere l’appalto alla coop. Archimede logistica, passandolo alla coop. ServiGest.
Ma, mentre le lettere di licenziamento sono state indirizzate a tutti i lavoratori di Archimede senza peraltro prevedere il pagamento delle mensilità arretrate e del TFR e senza la restituzione della quota associativa trattenuta ogni mese in busta paga, le proposte di assunzione della nuova cooperativa sono state dirette solo ad alcuni. Inoltre i lavoratori licenziati, a causa del mancato pagamento della contribu-zione prevista da parte della cooperativa, non hanno neppure la possibilità di richiedere la disoccupazione.
Altra cooperativa, la Solution Team, addetta ad avvolgere i bagagli per conto della Securbag, presente in numerosi scali a livello mondiale, non solo risulta aver fatto firmare ai lavoratori, al momento dell’assunzione, dichiarazioni di dimissioni in bianco, ma utilizza un CCNL (unci) che non risponde ai requisiti di trattamenti minimi previsti dalla legge e trova pretesti disciplinari per sbarazzarsi dei lavoratori scomodi in dispregio dello Statuto dei lavoratori.

Riz service, coop. che opera presso Alha al carico e scarico merci. Dopo aver tenuto numerosi soci lavoratori senza lavoro e senza stipendio, nell’ottobre scorso ha siglato un accordo, con la sola Uil, con cui veniva concessa la cassa non a rotazione e senza l’anticipo dei soldi da parte della coop. Con questo “bellissimo” accordo, mai portato a conoscenza dei lavoratori, ora decine di operai sono da sei mesi senza stipendio e senza integrazione salariale. Il ritardo del pagamento della cassa integrazione, è dovuto in parte alle carenze dell’INPS ma soprattutto alla procedura sbagliata fatta dalla cooperativa, che con il ritardo dei pagamenti degli stipendi di cassa, ottiene il risultato che numerosi lavoratori in difficoltà economica, alla fine cercano un altro lavoro.

Quasi tutte le cooperative operanti a malpensa, non pagano i contributi di disoccupazione, con il risultato che i lavoratori una volta licenziati non possono avere la disoccupazione speciale prevista per tutti i lavoratori italiani.

Può bastare tutto questo per convincersi di non restare più spettatori passivi delle sorti della propria vita lavorativa?

E di non lasciarlo nelle mani dei sindacati confederali “firmaioli” per avere annualmente il loro bottino di migliaia di ore di permessi sindacali?

ORGANIZZIAMOCI E LOTTIAMO!

Nei prossimi giorni la CUB Trasporti organizzerà assemblee dei lavoratori SEA e delle aziende e coop. operanti sullo scalo di Malpensa per decidere insieme le azioni di lotta da mettere in campo e organizzarsi per arrivare ad uno SCIOPERO che coinvolga TUTTI i lavoratori degli scali milanesi. Oggi più che mai serve una scelta netta dei lavoratori per il sindacalismo di base sia in consensi sia di coscienza e soprattutto di PARTECIPAZIONE per contrastare questo attacco inaudito ai diritti dei lavoratori mentre i soliti (ig)noti vogliono scaricare sui lavoratori la loro crisi.

Aprile 2009 CUB TRASPORTI