
L’obiettivo delle riforme del lavoro, della sanità, della scuola e dell’università è di renderci sempre più precarie: mogli e madri “rispettabili” rinchiuse nelle case, economicamente dipendenti da un uomo, che lavorano gratuitamente per badare ad anziani e bambini.Il 24 gennaio scorso si è tenuta a Roma la terza assemblea nazionale del Tavolo 4 «Lavoro/precarietà/reddito»della rete femminista e lesbica delle Sommosse, lì si è deciso di lanciare l’idea di uno sciopero al femminile, costruito in modo autonomo dalle donne lavoratrici, operaie, precarie, disoccupate, giovani, migranti.
Una rottura inattesa contro i padroni, il governo, il Vaticano, ma anche nei confronti dei sindacati istituzionali e del privilegio maschile sul lavoro. Oggi le donne sono le prime a pagare la crisi.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!