14 gennaio 2010

Il tempo della carota... e del bastone

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati
Bertolt Brecht

Con l'eleganza di un branco di cinghiali il blocco di interessi che sostiene il TAV sta rilanciando l'iniziativa per imporre la costruzione del treno ad alta voracità.
Questi signori si sentono oggi forti, governo nazionale e locale, grandi mezzi di comunicazione, partiti di governo e di "opposizione" si schierano a favore di un progetto caratterizzato da un costo spaventoso e da un altrettanto spaventoso impatto ambientale.
D'altronde è questa la vera ragione della mobilitazione del blocco tavista: privatizzare i beni comuni, appropriarsi di ricchezza pubblica, garantirsi robusti profitti a spese della comunità.
Un progetto tanto semplice quanto sciagurato, per realizzare un'opera inutile e devastante.

Il movimento NO TAV, che ha maturato negli anni una riflessione seria ed approfondita sulla difesa dei beni comuni ed una pratica di mobilitazione e di lotta che coinvolge in prima persona le popolazioni direttamente interessate, sta dando una risposta forte con presidi, assemblee, iniziative sul territorio.

Noi riteniamo che oggi il nostro compito principale sia sviluppare un'azione capace di contrastare sul piano generale l'azione del blocco tavista, che coinvolga la popolazione di Torino e dei comuni circostanti, i lavoratori e le lavoratrici, le rappresentanze sindacali aziendali su alcuni obiettivi condivisi che proponiamo al confronto:

1. utilizzo della ricchezza sociale non per grandi opere nocive e per spese militari ma per garantire investimenti socialmente utili, il diritto al lavoro, al reddito, ai servizi, all'abitazione, attraverso la sistemazione del territorio, la valorizzazione delle risorse locali, la messa in sicurezza degli uffici pubblici;

2. sviluppo di un sistema di trasporti pubblico che ponga al primo posto le esigenze dei lavoratori e dei cittadini. Non ci interessa né ci serve una fantomatica Alta Velocità ma, casomai, un'Alta Qualità delle ferrovie e del trasporto urbano che oggi ci garantiscono al massimo carri bestiame, per non parlare degli incidenti che colpiscono lavoratori e pendolari;

3. tutela della salute nelle aziende e sui posti di lavoro. Su questo terreno proprio nella nostra città la CUB e l'assieme del sindacalismo di base sono da anni fortemente impegnati contro tutte le nocività, le morti e gli incidenti sul lavoro, il diritto alla sicurezza.

La Confederazione Unitaria di Base, di conseguenza, sosterrà tutte le mobilitazioni decise dal movimento NO TAV e si impegna a sviluppare nelle aziende e sul territorio una campagna di informazione e mobilitazione a sostegno del movimento stesso.

Confederazione Unitaria di Base Corso Marconi 34, 10125 Torino