11 ottobre 2009

Morti bianche, Giornata delle vittime

ROMA - Negli ultimi cinque anni in in Italia si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro, con oltre 7.000 morti e quasi 200mila invalidità permanenti. Per non dimenticare questi numeri l'Anmil (Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra) ha organizzato per oggi la 59/a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti di lavoro.
Occorre "riflettere su quante vittime e quanti infortuni sul lavoro potrebbero essere evitati con una sempre più efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme e delle misure tecniche ed organizzative già ora disponibili". Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro Franco Bettoni, in occasione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. "Il fenomeno degli incidenti sul lavoro - prosegue il capo dello Stato - rimane dolorosissimo, inquietante ed inaccettabile per una società che voglia dirsi civile. Anche per effetto degli interventi normativi adottati dal Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche e sociali, si è verificata una riduzione del numero delle morti bianche. E' dunque possibile e necessario agire efficacemente perfezionando le misure volte ad arginare sempre più il fenomeno". "Il livello di attenzione, di comune sensibilità sociale e civile al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro va dunque tenuto alto - scrive Napolitano - La battaglia contro gli infortuni e le malattie professionali può essere vinta con una sempre più solida cultura della sicurezza, con sistematiche campagne di informazione e di sensibilizzazione, con la diffusione di buone pratiche e la valorizzazione degli esempi migliori".