03 maggio 2009

Infortunio mortale, il giudice condanna un imprenditore al massimo della pena

2 aprile 2009. Sentenza del tribunale di Imola: 5 anni al datore di lavoro accusato di omicidio colposo aggravato per l'incidente che costò la vita a un artigiano. Alla moglie e ai figli della vittima un milione di euro di risarcimento, 260mila euro ai genitori e fratelli
BOLOGNA - Una pena esemplare. Cosi, in sostanza scrive il giudice di Imola Sandro Pecorella nella motivazioni per la sentenza di condanna, a cinque anni, inflitta a un imprenditore, accusato di omicidio colposo aggravato per la morte in un incidente sul lavoro di Agostino Graziano, 29 anni, artigiano di Budrio che lavorava in subappalto. "Ritiene il giudice che necessitata sia l'applicazione del massimo di pena edittale prevista", recita la sentenza, "non essendo altrimenti comprensibile in quale caso si debba applicare questa previsione della legge".