31 marzo 2009

Perché il 2 aprile i dipendenti del Comune di Varese scioperano

Lottiamo per ottenere un adeguamento dei nostri miseri salari.

Salari in media di 1000/1200 euro mensili (come fa una famiglia ad arrivare alla fine del mese ?) … Per ottenere un piccolo aumento in busta paga di 30/50 euro MENSILI medi per lavoratore rinunciamo ad una quota di salario differito (premio produttività). Stiamo chiedendo insomma di stabilizzare una quota del salario variabile nella paga–base in modo tale da avere un beneficio costante nel tempo, che ha effetti anche sulla pensione e sulla liquidazione.

L’Amministrazione Comunale nega questa possibilità (prevista dal contratto nazionale) da circa 5 anni, una possibilità, ripetiamo, a costo zero per le casse comunali poiché si tratta semplicemente di spostare risorse da un premio annuale sempre più incerto ad un riconoscimento salariale mensile stabile.
Ed è questo che l’Amministrazione non vuole..… stabilizzare risorse vuol dire non poterle più tagliare. Cosa che invece ha intenzione di fare anche quest’anno, sulle orme delle disposizioni impartite dal Ministro Brunetta.

Questa rigidità nelle trattative in corso si aggiunge ad una situazione già difficile determinata dal blocco delle spese di personale (ferme per legge all’anno 2004) e al blocco delle progressioni verticali, che rappresentano per i lavoratori la possibilità, attraverso concorsi/selezioni, di avere il giusto inquadramento professionale rispetto alle mansioni svolte. Anche quest’anno, nel piano occupazionale che è all’esame del Consiglio Comunale, l’Amministrazione non ha previsto nulla per risolvere il problema dello svolgimento di mansioni superiori.

E’ in atto un grave tentativo di delegittimazione delle rivendicazioni sindacali.
Il ben noto Ministro non perde occasione per dividere i lavoratori privati dai lavoratori pubblici addossando a questi le responsabilità di lunghi anni di politica clientelare che ha prodotto enormi guasti nel paese e di cui oggi tutti noi siamo chiamati a pagarne le conseguenze.
E sarà facile anche per qualche nostro amministratore usare l’arma della divisione dei lavoratori per rendere impopolare questo sciopero, magari dicendo “cosa vogliono questi fannulloni in un momento in cui si sta vivendo una grave crisi che sta producendo migliaia di licenziamenti, cassa integrazione e disperazione?” (come se nelle nostre famiglie questi problemi non ci fossero !!!).
Anche i cittadini che vengono in Comune tutti i giorni per ricevere i servizi, sono vittime di questo sistema … e per noi non è facile far comprendere le condizioni e le difficoltà in cui svolgiamo il nostro lavoro.

Noi lavoratori comunali, consapevoli di erogare servizi pubblici di primaria importanza per la società (educazione ai bambini dei nidi e delle scuole materne, assistenza ad anziani e minori, rilascio documenti e certificati, redazione di progetti di opere pubbliche, vigilanza e viabilità, ecc.) cerchiamo di dare il massimo dei risultati con impegno e professionalità.
Siamo però i primi a subire una burocrazia insopportabile, voluta da Governi e Amministrazioni, che vincola e rallenta il nostro lavoro; così come siamo i primi, insieme ai cittadini, a subire il taglio dei trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni che incide sempre più pesantemente sui servizi, sulla loro qualità e determina l’aumento delle tariffe.
Tutto questo, avviene nel silenzio quasi totale degli amministratori, ai quali evidentemente fa più comodo “giocare” sull’impopolarità dei dipendenti pubblici !
Le colpe e gli sprechi della classe politica non devono emergere !
Si usa una politica di rigore, ma solo con i lavoratori !

E qualche esempio potremmo farlo anche per il Comune di Varese … le indennità di carica degli amministratori che ammontano a ben 700.000 euro all’anno, ma nessuno parla di risparmio; le spese per tutti quegli eventi (mondiali di ciclismo, notti bianche, eurochocolat, ecc.) dove i contributi pubblici sono ingenti, ma i ritorni economici sono solo per pochi.

Per questo chiediamo ai cittadini di non farsi imbrogliare dalla campagna diffamatoria “brunettiana” contro i dipendenti pubblici, serve solo a coprire tutti i problemi reali e concreti di questo periodo di crisi economica che colpisce le famiglie e le classi più deboli.
Rivendichiamo giusti salari, dignità, rispetto, ma anche servizi migliori ai cittadini…. anche perché la maggior parte di loro sono lavoratori come noi !

Agli Amministratori chiediamo di scendere dal piedistallo per capire che senza i lavoratori i servizi non si erogano e il loro potere non serve a nulla. Certo non è penalizzando i lavoratori comunali che migliora la qualità della vita nelle nostre città !

GIOVEDI’ 2 APRILE 2009
SCIOPERO di due ore all’inizio di ciascun turno
CON PRESIDIO DALLE ORE 8.15 ALLE ORE 10.15
DAVANTI A PALAZZO ESTENSE