17 settembre 2008

I lavoratori del Comune di Varese protestano in comune contro il taglio del salario accessorio

Ieri sera i lavoratori del Comune di Varese si sono ritrovati in presidio, in concomitanza con la seduta del Consiglio Comunale, per protestare contro il taglio del salario accessorio (contrattazione di secondo livello) di 270.000 Euro.

I delegati RSU sono stati ricevuti dai capigruppo dei partiti rappresentati in Consiglio e dal Sindaco. Quest’ultimo si è però rifiutato di entrare nel merito del problema non ritenendo di poter sottostare a quello che ha definito un ricatto dei lavoratori nei confronti dell’Amministrazione. Si è limitato quindi a proporre alla RSU un incontro per il giorno successivo (oggi). Poi, di fronte alla conferma della RSU di voler il reintegro delle risorse sottratte se ne è andato sbattendo la porta.

I lavoratori, già stanchi del continui attacchi alla loro professionalità e dignità ed ora colpiti pesantemente anche nel loro salario hanno deciso di occupare la sala del Consiglio.

Da diverse forze politiche è stato invocato l’intervento delle forze dell’ordine.
Sono stati chiamati gli agenti della polizia locale, poi minacciati da esponenti dell’Amministrazione di denuncia penale, per non essere intervenuti “energicamente” contro i pacifici manifestanti. Sono arrivati quindi gli agenti della digos con i quali c’è stato un confronto pacato sulle ragioni delle protesta e sui motivi che hanno portato i lavoratori a decidere di entrare tra i banchi del Consiglio.
Solo gli amministratori del Comune hanno continuato nel muro contro muro.
A questo punto il Presidente del Consiglio Comunale ha preso la decisione di sciogliere la seduta.

Di fronte a questa chiusura incomprensibile e demagogica, i lavoratori si sono dati appuntamento per una nuova assemblea generale per venerdì mattina, 19 settembre, dove verranno decise ulteriori iniziative di lotta.
Non abbiamo alcun interesse o volontà precostituita a “disturbare” un evento come quello dei Mondiali di ciclismo, ma se necessario i lavoratori comunali continueranno a manifestare la loro rabbia anche durante la settimana delle gare.