25 giugno 2008

Polo Chimico di Rodano: Assemblea del 19 giugno

Assemblea del 19 giugno (polo chimico di rodano): un’ora scarsa di dibattito per decidere il futuro dei prossimi 10 o 15 anni …??

All’ordine del giorno del confronto c’è una revisione del modello contrattuale cha dal 1993 ha provocato la perdita di circa il 10% del salario reale con la abolizione della scala mobile e .. senza contare il resto.
L’eventuale nuovo accordo inciderà nel bene (??) o nel male sulla vita di tutti iscritti e non iscritti e giovani che entreranno nei luoghi di lavoro.
Perciò tutti e tutte hanno o dovrebbero avere diritto di parola, diritto a presentare posizioni alternative ma a decidere secondo noi dovrebbero essere i lavoratori prima dell’avvio del confronto e non a frittata fatta in una consultazione certificata (senza diritto di parola alle posizioni alternative e gestita solo da “loro”).

La assemblea del 19 giugno sul confronto con la Confindustria, Governo e le altre realtà imprenditoriali è stato (per noi) un primo momento di confronto.
Dopo la relazione a nome di Cgil, Cisl e Uil e l’intervento di un delegato critico al momento dell’intervento del sindacalista CUB si sono aperte una serie di dichiarazioni sulla possibilità o legittimità di intervenire…
L’intervento è stato fatto. E alcune polemiche sono continuate dopo..
Le polemiche sono il sale della vita. E quindi ben vengano soprattutto se in gioco c’è il futuro di tutti/e.

Due considerazioni su alcune affermazioni: “le assemblee le indiciamo noi (cgil, cisl, e uil) e voi inditele da soli”; “non firmate i contratti non avete diritto alle assemblee”.
Premesso che le assemblee sono un diritto di legge (statuto dei lavoratori) e se l’argomento riguarda iscritti e non iscritti ribadiamo la necessità che tutti i lavoratori e le lavoratrici possano sentire le diverse campane e soprattutto decidere.

La Fiom e la Cgil per brevi periodi non hanno firmato accordi e non per questo era giusto discriminarli e impedirgli l’utilizzo dei diritti di assemblea o altro.

Cgil, Cisl e Uil continuano ad avere iscritti e voti e non si capisce perché si rifiutano di verificare democraticamente se hanno la maggioranza e quale sia il problema a definire una legge democratica e pluralista invece che accordi con la Confindustria per limitare i diritti dei lavoratori e degli altri sindacati.

La CUB con gli altri sindacati di base ha chiesto gli incontri a Governo e Confindustria e sono in corso una serie di iniziative per sostenere ipotesi diverse e alternative da quelle sostenute da Cgil, Cisl e Uil su cui torneremo per contribuire a far capire a tutti/e dell’importanza dei problemi in discussione.