19 aprile 2008

MALPENSA: 100 LAVORATORI IN CAUSA PER RIENTRARE

MALPENSA,100 LAVORATORI IN CAUSA PER RIENTRARE.
MA SEA PREFERISCE CONTINUARE CON DISSERVIZI PER I PASSEGGERI, ORE DI STRAORDINARI CASSA INTEGRAZIONE E SALTO DEI RIPOSI PER IL PERSONALE

Dal 30 marzo, giorno del loro allontanamento dal lavoro, ben 100 lavoratori interinali e stagionali, si sono rivolti alla nostra organizzazione ed ai nostri legali, per avviare la procedura per la causa contro Sea per ottenere la riammissione al lavoro a Malpensa.
Nonostante le belle parole, spese da tutti in campagna elettorale, contro il lavoro precario, questi lavoratori che da anni operano a Malpensa, sono a casa senza lavoro.
Nonostante i disservizi
dovuti allo scarso personale presente a Malpensa, che è pesato su lavoratori e passeggeri, Sea continua a negare la necessità di riammettere al lavoro questi lavoratori.

Le code agli imbarchi sono incredibili nonostante il traffico sia diminuito drasticamente.
Qualche passeggero arrivato in aeroporto per tempo, ha poi perso il proprio volo perché rimasto in coda agli imbarchi.
Con guardie in cigs e trasferite da Malpensa a Linate, spesso viene a mancare anche il giusto numero di guardie giurate che per legge corrisponde a 4 per filtro.

Il personale è insufficiente, soprattutto dove operavano lavoratori interinali e stagionali, ai quali dal 30 marzo non è stato rinnovato il contratto.
Nell’area 1, dove ci sono continui problemi per la mancanza di personale e al terminal 2 nella gestione dei voli easy jet.
Con la situazione delle quattro lavoratrici che pur avendo vinto la causa per essere riammesse al proprio posto, da un mese sono pagate da Sea per restare a casa.
Al carico/scarico e allo smistamento bagagli non si riesce a coprire i voli, e di conseguenza si creano disagi per i passeggeri che debbono attendere per poter partire o ritirare i bagagli.

Non potendo sopperire al lavoro con il personale presente, nonostante la cigs, massiccio è il ricorso allo straordinario, in modo illegale.
Come illegale è il continuo aumento dei carichi di lavoro, e l’introduzione dei turni 4-12, 4.30-12.30 e 5-13, che la Sea ha introdotto senza nessun accordo con le OOSS.

Non contenti di questa situazione i vertici di Sea, pensano addirittura di licenziare altri 300 lavoratori con la mobilità, senza nessuna sostituzione di personale.


17-4-2008
Cub-Trasporti