19 marzo 2008

LA SEA NEGA LE INFORMAZIONI, PER AVERE MANO LIBERA

A tutti gli incontri, i vertici aziendali, non spiegano nel dettaglio come sono arrivati a determinare quanti lavoratori da porre in cigs e in quali settori sono collocati. Oltre a non rispettare la legge, che espressamente prevede che all’atto della procedura vadano fornite tutte le informazioni alle RSU, Sea vuole tenersi le mani libere per procedere senza nessun controllo.
Non fornendo dati sui motivi che hanno portato alla richiesta di 900 lavoratori in cigs, non sarà possibile nei prossimi mesi verificare se diminuirne il numero.
Non fornendo i dati dei lavoratori in cigs per settore, Sea si riserva la possibilità di cambiare il numero dei lavoratori in cigs per ogni settore e per ogni figura professionale a suo piacimento.

PER QUESTI MOTIVI, BISOGNA STABILIRE SUBITO:
1. quanti sono i lavoratori in cigs per ogni settore.
2. che la cigs non può essere fatta ad ore ma a giornate intere.
3. che tutti i lavoratori debbono ruotare in cigs e che tutti debbono farne la stessa proporzione.
4. che dove ci sono lavoratori in cigs, non si possono fare ore straordinarie e ore aggiuntive, e non si possono mettere al loro posto, lavoratori interinali e stagionali.
5. che la collocazione in cigs sia formalizzata per iscritto, e quindi non venga modificata in modo informale. Ad esempio, richiamando al lavoro il lavoratore sospeso in cigs, e al suo posto si sospenda un altro che nel frattempo si è ammalato.
La Sea, in modo illegale, all’incontro di oggi, non ha convocato le nostre Rsu. Secondo Sea e sindacati confederali, a discutere della cigs possono essere presenti solo quelli che firmano gli accordi. È come se in parlamento la maggioranza impedisce a chi non è d’accordo di verificare il suo operato. Le rsu della nostra organizzazione all’incontro in regione del 14-3, non hanno firmato l’accordo della cigs, per i motivi sopra elencati. Questo però non ci impedirà di controllare il corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Per questo invitiamo tutti i lavoratori a informarci di tutti gli abusi che si verificheranno.