04 marzo 2008

Assemblea sindacale - 3 marzo 2008 - Personale dell’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Gallarate.

Gallarate, 03 marzo 2008

Alle sedi territoriali e nazionali delle OO.SS.

OGGETTO: Verbale Assemblea sindacale 3 marzo 2008
Personale dell’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Gallarate.


I dipendenti dell’Agenzia delle Entrate Ufficio di Gallarate, aderenti allo stato di agitazione proclamato a livello nazionale dalle OO.SS., si sono riuniti in assemblea per valutare il testo della “ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Agenzie Fiscali per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007” sottoscritto da CGIL CISL e UIL il giorno 26 febbraio u.s.

Parte normativa

A 3 anni dalla scadenza del C.C.N.L. ( quadriennio 2002-2005), dopo mesi di stato di agitazione e piattaforme sindacali discusse soltanto dai delegati sindacali, nulla di quanto tutte le sigle rivendicavano è stato ottenuto.
In particolare la cosiddetta “tassa sulla malattia”, divenuta a giusta ragione uno degli argomenti cardine da rimuovere.

Ancora una volta, al comma 1 dell’art. 16 si dice “ ferma restando la necessità di rivedere la disciplina relativa alla decurtazione dell’indannità di amministrazione in caso di malattia inferiore a 15 giorni” ma si sottoscrive una regola ancora più odiosa: i soldi detratti a tale titolo ai dipendenti in malattia per meno di 15 giorni, andranno ad incrementare il premio di produttività erogato al personale che nel corso dell’anno ha totalizzato fino ad un massimo di otto giorni lavorativi di assenza per malattia. Viene così modificato l’art. 84 del C.C.N.L. precedente, prevedendo che il Fondo sia alimentato anche da tali “risparmi”

Parte economica

A due anni dalla scadenza del C.C.N.L. biennio economico ( 2004-2005), a fronte di valanghe di dati che ormai arrivano da tutte le fonti ( Banca d’Italia, Confindustria, ISTAT ecc.) sull’enorme perdita del valore d’acquisto degli stipendi, gli incrementi mensili della retribuzione tabellare ( Tab. B e C allegata all’ipotesi contrattuale) sono non solo miseri, ma addirittura inferiori a quanto ottenuto per il biennio 2004- 2005!

Stesso discorso vale per l’Indennità di Amministrazione. Su questa voce, che ha una incidenza media pari al 20% circa della retribuzione complessiva, non solo non è stato ottenuto il richiesto trasferimento in quota A, ma addirittura si prevede la decorrenza degli incrementi al 01/01/2007. Perdiamo un anno di aumenti!

Non si prevede alcuna stabilizzazione di ulteriori quote di produttività ( art. 15 della preintesa), ed il Fondo viene incrementato di € 11,91 mensili pro-capite per tredici mensilità.
L’art. 9, al comma 3 prevede anzi che “ nell’ambito della contrattazione integrativa si valuterà la possibilità di destinare, anche una quota parte delle risorse del Fondo per le politiche di sviluppo all’attuazione dell’art. 91, comma 6 del C.C.N.L. del 28 maggio 2004”. Tale articolo prevedeva che l’Agenzia dovesse tentare di reperire le risorse destinate ad “eventuale copertura assicurativa della responsabilità civile dei dipendenti che operano in condizione di piena autonomia, con assunzione diretta di responsabilità verso l’esterno, …salvo le ipotesi di dolo e colpa grave”.

La preintesa prevede invece che anche questa voce sia finanziata dai dipendenti stessi!
Ci chiediamo perché i firmatari hanno invitato i dipendenti a mobilitarsi, a rinviare di anni il rinnovo del contratto se questi devono essere i risultati.

Ora devono partire consultazioni serie in tutti i posti di lavoro, capillarmente.

Non siamo stati consultati prima sulle piattaforme, vogliamo esserlo ora, prima della firma perché vogliamo che questo contratto sia cambiato, perché vogliamo che le mobilitazioni siano servite non solo ad evitare attacchi a diritti acquisiti ( part-time, legge 104) ma anche a conquistare qualcosa di positivo.

Nell’assemblea del 21 febbraio u.s. i dipendenti dell’Ufficio di Gallarate avevano chiesto il ripristino di meccanismi automatici di adeguamento degli stipendi e dei salari al costo della vita (scala mobile), sottraendo così alle incapacità o non volontà politico/sindacali almeno la salvaguardia del potere d’acquisto.

I dipendenti devono poter votare e decidere, siano essi iscritti o meno ad un sindacato, perché i contenuti del contratto riguarderanno tutti.

La RSU da indicazione a tutti i dipendenti di aderire all’iniziativa referendaria promossa dalle sigle sindacali non firmatarie ( SALFI, Rdb, FLP). Tenuto conto delle difficoltà organizzative che si avrebbero a concentrare il voto nelle giornate del 6 e 7 marzo 2008 ( attività esterna, corsi di formazione ecc.), si procederà con il voto in via telematica.

Vogliamo però votazioni in tutti i posti di lavoro, gestite e controllate anche dai dipendenti.

Da questa assemblea sono usciti i seguenti orientamenti:

Partecipanti 39
Contrari alla preintesa 39
Favorevoli alla preintesa 0



IL PERSONALE E LA RSU
dell’Agenzia delle Entrate
Ufficio di Gallarate