24 novembre 2007

AGUSTA: Inqualificabile comportamento di FIM FIOM e UILM

Inqualificabile comportamento di FIM FIOM e UILM che, in piena trattativa nazionale per il rinnovo del CCNL dei Metalmeccanici, si incontrano segretamente con la direzione aziendale per sottoscrivere un accordo che prevede la turnazione del 6x6, 24 ore su 24, a ciclo continuo.

Solo un paio di anni fa gli stessi sindacati fecero un accordo simile che, attraverso un referendum di fabbrica, fu poi rigettato in blocco dai lavoratori, ma l’azienda ne impose comunque l’applicazione e FIM FIOM e UILM abbandonarono i lavoratori al loro destino.


E’ necessario ricordare che Agusta, grazie anche a quell’accordo, è passata, nel giro di poco tempo, dalla produzione di 70 macchine anno alle attuali 180, triplicando di fatto il fatturato ed ai lavoratori è stato in cambio concesso un decontribuito misero premio di risultato e ….. tante ore di straordinario, tanto lavoro precario, co.co.co., assunzioni interinali, tanti contratti a termine, cooperative senza diritti sindacali, lavoratori a progetto e continue esternalizzazioni di settori lavorativi.

La FLMUniti ritiene quantomeno contraddittorio il comportamento di FIM FIOM e UILM che, facendo i picchetti ai cancelli, obbligano i lavoratori a scioperare e poi concedono all’azienda centinaia di ore di straordinario, lavoro al sabato, alla domenica, al 1° novembre ed ora, per aumentare ancor più la produttività, in una fase così delicata del rinnovo del contratto nazionale, saltano fuori accordi segreti ancora in favore dell’azienda.
Da anni FIM FIOM e UILM non tutelano più i lavoratori, il loro unico e solo interesse è quello di continuare a mantenere i privilegi che l’azienda, in cambio di accordi in suo favore, gli ha concesso e così possono continuare ad approfittare dell’enorme quantità di ore sindacali ad essi concesse, delle comode poltrone messe a loro disposizione nelle salette sindacali, di passaggi di categorie (molti delegati sono di 7° livello) ed elargizioni di superminimi tra i delegati e, più in generale, della gestione dei fondi pensione, del controllo del fondo sociale per la formazione (0,30 % dello stipendio per ogni lavoratore) e via dicendo.

Agusta FLMUniti-CUB
23 Novembre 2007